77 | Allo specchio

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Puntai lo sguardo oltre il finestrino, mentre facevamo ritorno all'attico. Aiden mi stava riportando finalmente a casa, mentre eravamo immersi in un confortevole silenzio.

Tuttavia, la mia mente non riusciva ad andare oltre al fatto che avevamo appena finito di fare sesso nella biblioteca dell'Università.

Si avevamo già fatto cose inappropriate prima, ma ciò che avevamo fatto questa volta, andava oltre la mia immaginazione. Non avevo mai pensato che mi potessero piacere delle cose tanto selvagge. E se qualcuno fosse entrato in quella sezione e ci avesse visti?

"Non riesco a credere a ciò che abbiamo fatto," ammisi improvvisamente, spezzando il silenzio che ci cullava.

Spostai lo sguardo su Aiden che mi rispose con un lieve sorriso. Come al solito, il suo profilo era così bello da farmi distrarre.

In questo momento Aiden sembrava estremamente calmo, a contrario di poco fa, quando era entrato in libreria. Alcune volte non ero in grado di capire ciò che covava dentro. Delle volte sembrava, insicuro. Altre volte invece, sembrava contento.

Mi guardò e ridacchiò. "Dovremmo preoccuparci?"

Spostò la mano con il palmo rivolto verso l'alto in direzione del cambio, invitandomi silenziosamente ad avvolgerla con la mia. Il mio cuore si sciolse nel vedere gesto tanto semplice, ma al contempo colmo di significato. Intrecciai le dita con le sue e lui mi rivolse un altro sorriso rassicurante, facendomi distogliere completamente dai pensieri che mi offuscavano la mente.

Era strano. La sua sola presenza aveva un effetto veramente importante sul mio cuore. Mi faceva sentire come se nient'altro importasse, a patto che rimanessimo assieme.

In qualche modo, vedere che Aiden aveva bisogno di me mi dava speranza. C'era una speranza che mi faceva pensare che, insieme, fossimo abbastanza per vincere le battaglie e le sfide che si sarebbero messe tra noi.

D'altro canto, se Aiden avesse realmente bisogno di me al suo fianco, non mi lascerà e non mi dirà di andare via, una volta scoperto cos'era successo in passato.

Sapevo di essere egoista. Ero una ragazza egoista per volere lo stesso uomo che, indirettamente, ero stata io a spezzare. Sì, solo in questa occasione, mi permettevo di essere egoista. Perché non riuscivo ad immaginarmi senza di lui. Perché non riuscivo ad immaginarmi di poterlo perdere.

Il mio cuore si spezzerebbe in mille pezzi se lui cominciasse ad odiarmi.

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Un'altra mezza giornata in Università si era conclusa. Io, Ash e Maya avevamo svolto una presentazione quella mattina e quando arrivò finalmente l'ora di pranzo eravamo affamate.

"Dio, è piena come sempre," disse Ash, non appena entrammo in caffetteria.

"Vado ad assicurarmi un tavolo vuoto. Ordinate voi per prime," le dissi, incamminandomi verso il tavolo che avevo scorto in lontananza.

Mi sedetti e sbuffa, in attesa che le mie amiche facessero ritorno al tavolo. Nel mentre approfittai del tempo per guardarmi attorno, vedendo gli altri studenti impegnati a mangiare e chiacchierare. Come sempre, la caffetteria era piuttosto piena durante la pausa pranzo.

Ash tornò con un vassoio con sopra un piatto di pasta, mentre Maya aveva scelto un piatto di una qualche pietanza thailandese. La mia mente, invece, stava ancora dibattendo su cosa mangiare.

Mentre guardavo il bancone, notai Kai ed altri ragazzi parlare e ridere seduti ad un tavolo poco più in là. I suoi occhi si fissarono sul nostro posto, non appena ci notò.

Riportai lo sguardo sugli hamburger, notando che la fila non sembrava essere troppo lunga. Un chesseburger ed un frullato mi sembravano l'ideale.

"Sento gli occhi di molte ragazze puntati addosso," disse Ash.

Mi guardai attorno, sapendo di cosa stava parlando. Riuscivo a sentirli anche io.

Ash guardò oltre le sue spalle, notando Kai guardarci. "Non importa," sospirò, tornando a concentrarsi sul cibo.

Kai era senza dubbio uno dei ragazzi più popolari e più voluti dell'Università, quindi aveva puntate addosso le attenzioni di tutte le ragazze, ovunque fosse. Ora che ci stava guardando, alcune ragazze non riuscirono a trattenersi dallo sbirciare nella direzione che stava guardando, per cercare di catturare la sua attenzione. Era già successo prima. Strinsi le palpebre e guardai Kai, prima di distogliere definitivamente lo sguardo.

Maya, al mio fianco, si mosse in segno di chiaro disagio. "Penso che stia guardando te, Nevaeh."

Mi morsi il labbro per trattenere un sorriso, consapevole che l'assunzione di Maya fosse errata. Feci spallucce e guardai Ash. "Non penso che stia guardando me."

Ash ridacchiò, essendo della mia stessa opinione.

Maya si accigliò. La sua espressione confusa era così tenera da farmi venire voglia di stringerla in un abbraccio.

Mi alzai, così da farle capire ciò che io e Ash volevamo comunicarle. "Lo vedrai. Ora vado a prendere il mio pranzo."

Con quelle parole, lasciai il tavolo per andare a comprarmi il cheeseburger. Mentre mi allontanavo, notai Kai continuare a guardare il nostro tavolo. Guardare Maya, per l'esattezza.

Maya sembrò notarlo dal momento che le sue guance si colorarono di un lieve color cremisi. Abbassò lo sguardo, senza più incontrare il suo. A giudicare dalla sua reazione, avevo il presentimento che anche lui le piacesse, aveva soltanto troppa paura per ammetterlo a sé stessa.

Un sorriso mi incurvò le labbra. Ero felice. Felice per lei e Kai. Speravo che tra loro nascesse qualcosa, perché sarebbero stati davvero perfetti l'uno per l'altra.

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Entrai nel bagno, cominciando a togliermi i vestiti. Oggi era stata una giornata stressante in Università, ricolma di attività. L'unica cosa di cui avevo bisogno era di una lunga calda doccia.

Mi guardai allo specchio, prendendomi un po' di tempo per studiare il mio corpo nudo. Da quando la mia relazione con Aiden era diventata intima, non riuscivo a non porre attenzione alle mie forme. Mi domandavo cosa piacesse ad Aiden e cosa, al contrario, non lo entusiasmasse.

Alcune volte, odiavo la mia pelle secca, quindi ci spalmavo una generosa quantità di lozione ogni volta che ne avevo la possibilità. Speravo anche di essere più abbronzata, la mia carnagione sarebbe stata sicuramente più bella in questo modo.

Quando mi confrontavo con il precedente amore di Aiden, Olivia, non potevo non sentirmi insicura. Era più alta di me, con delle gambe più lunghe. Il suo corpo era snello, ma il suo seno... Era più grande del mio, almeno così pensavo.

Avevo sempre pensato che agli uomini piacessero le modelle o le donne sexy, prosperose e dalle curve formose che si trovavano spesso nei video porno. Io non facevo parte di nessuna delle due categorie. Ero esattamente... nel mez--

"Ti sei dimenticata di chiudere la porta a chiave?" La voce di Aiden mi fece quasi sobbalzare per lo spavento.

Spalancai gli occhi, mentre mi circondava la vita con le braccia.

Quando è entrato? Come ho fatto a non accorgermene?

"Perché ti dimentichi sempre di chiudere la porta del bagno a chiave?" Mi chiese. "Non sai che qualche sconsiderato potrebbe entrare?" La sua mascella si contrasse, come se il solo pensiero che qualcuno potesse guardarmi mentre mi facevo la doccia, lo facesse sentire frustrato.

Deglutii. Dovevo ammettere che avrei dovuto essere più attenta.

Aiden appoggiò le labbra sul mio orecchio, sussurrando a bassa voce, "Cattiva ragazza."

I brividi mi incresparono la spina dorsale. "Non lo sono," negai, sentendo le guance scaldarsi. Non ero una ragazza cattiva. Sentivo il bisogno di negarlo. "Non lo sono. Sono una brava ragazza."

Con mia sorpresa, un sorriso incurvò le labbra di Aiden. I suoi occhi brillarono divertiti, mentre incatenava il suo sguardo con il mio. 

"Sì," mi rispose con voce roca. "Sei una brava ragazza."

Mi baciò la guancia ed io appoggiai le mani sulle sue, mentre aumentava la stretta attorno al mio corpo. Ero consapevole di essere nuda, mentre lui era ancora completamente vestito.

Così come ero consapevole della sua erezione che premeva contro di me.

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