49 | Trovata

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"Come sai che--" La voce del ragazzo si interruppe, venendo sostituita da un grido atroce.

Sentii il suono di un osso rompersi ed il mio cuore si fermò. Il ragazzo cadde al mio fianco, facendomi sussultare per lo spavento.

"Sei un pezzo di merda," lo offese, cercando di trattenere il dolore, mentre si allontanava da noi.

Voltai il capo verso l'aggressore, vedendo Aiden.

Oh Dio, è qui. É realmente qui.

Stava indossando una giacca nera -- Non l'avevo mai visto vestito così. Ero abituata a vederlo in tenuta da casa o in completo da lavoro.

Mi guardò così intensamente che il respiro mi morì in gola.

Avevo molte domande da fargli, ma la prima cosa che gli chiesi fu, "Gli hai rotto il polso?"

Ero scioccata che un ragazzo avesse tentato di molestarmi, ma ero altrettanto scioccata che Aiden gli avesse rotto il polso.

"Se lo meritava," mi rispose, con un'espressione infastidita.

"Cosa ci fai qui?" Balbettai.

Volevo piangere per due diverse ragioni. La prima era che mi aveva appena salvata, la seconda, che non volevo che fosse qui.

"Beh, cosa ci fai qui da sola?" Mi chiese di rimando. Il suo tono di voce era piuttosto infuriato. "Pensavo venissi con le tue migliori amiche. Dove diamine sono? Riesci ad immaginare cosa sarebbe potuto accadere se non ti avessi trovata in tempo?"

Ero sbalordita. Qualsiasi cosa avessi detto, sarei sembrata una stupida perché Aiden mi aveva salvato da una cosa che poteva finire nel peggiore die modi.

"Sono io che le ho detto che andavo da sola. Devo aver sottostimato le cose," ammisi.

Mi ero tecnicamente allontanata da Maya perché la mia vescica stava per scoppiare e Ash aveva già dovuto affrontare una spiacevole esperienza ad inizio serata.

Aiden fece un passo in avanti ed io aggiunsi velocemente, "Non puoi stare qui." Mi guardai attorno, sperando che nessuno stesse ascoltando la nostra conversazione. "Ci sono molte persone e molte di loro probabilmente sanno chi sei. Non esiterebbero a postare delle tue foto sui social media."

Aiden si fermò. "Non me ne frega un cazzo di ciò che possano postare o dire di me. Ho già affrontato diverse stronzate in passato che hanno infangato la mia famiglia. Posso occuparmene in un battito di ciglia."

Sapevo che la famiglia di Aiden fosse così potente da poter controllare i media, ma non riuscii comunque a cercare la rassicurazione di cui avevo bisogno.

"Ma a me importa," gli dissi, pregandolo. "Se la mia famiglia vedesse delle nostre foto? Non sono più in grado di mentire."

Aiden si accigliò, notando quanto fossi sinceramente. "Nevaeh." Cercò di prendermi la mano, ma io la ritrassi prontamente.

"Penso che dovremmo tenerci a distanza," ammisi, cercando di mantenere un tono deciso. Le mie parole lo stavano ferendo, potevo intuirlo dalla sua espressione. "O puoi andartene. Non torno a casa con te. Non ora," ammisi fermamente, voltando i tacchi.

"Nevaeh," mi chiamò, seguendomi nell'area più popolata della festa.

Mi stava facendo impazzire. Non sapevo se sarei sopravvissuta. Ma per ora, l'unica cosa di cui avevo bisogno era tornare dai miei amici.

Maya sospirò dal sollievo, vedendomi avvicinare al tavolo. "Oh Dio, mi hai fatta preoccupare." Si appoggiò le mani sul petto. Notai che aveva appoggiato sul tavolo le bibite che aveva recuperato per tutti.

Mi guardai indietro, vedendo che Aiden si era seduto ad un altro tavolo. Fortunatamente, aveva compreso le mie preoccupazioni.

Sbuffai, sedendomi accanto a Maya. I miei occhi cercarono Flynn e Ash. Con mia sorpresa, erano sulla pista da ballo.

Mentre stavano ballando piuttosto vicini, notai l'ex di Ash guardarli con la coda dell'occhio. Non riusciva a celare la sua irritazione. Quello che vidi mi fece sollevare le sopracciglia.

Flynn sussurrò qualcosa ad Ash, che scoppiò a ridere. Era la prima volta che la vedevo ridere da quando eravamo arrivate alla festa ed ero felice per lei.

"Perché ci hai messo così tanto?" Mi chiese Maya.

Bevvi un sorso dell'acqua che mi aveva portato, "Mi sono persa."

Risposta veramente stilosa, Nevaeh.

Guardai ovunque, eccetto che nella direzione in cui si trovava Aiden. Non sapevo se sarei stata in grado di reggere il suo sguardo. Il mio povero cuore riusciva a malapena a sopportare la sua presenza.

"Nevaeh," Maya si avvicinò improvvisamente al mio orecchio, "Non so se l'hai notato, ma l'uomo seduto in quel tavolo... Continua a guardarti."

Il mio battito aumentò. Non avevo bisogno di spostare lo sguardo, per capire di chi stesse parlando.

"Lo so," ammisi sinceramente. "Ci conosciamo."

"Davvero?" Maya mi guardò incredula.

Deglutii.

Non guardarlo. Per favore, non guardarlo, Nevaeh.

Sfortunatamente non riuscii a resistere. Alzai lo sguardo, incontrando quello di Aiden. Mi guardava così intensamente, che il mio cuore sembrò bruciarmi nel petto.

Distolsi velocemente lo sguardo, sentendomi improvvisamente accaldata.

"É ovvio che sia attratto da te," mi disse Maya. "Tu cosa provi?"

Non le risposi, ma Maya non aveva bisogno di sentire le mie parole, per intuire che per me fosse lo stesso.

"Stai arrossendo," la sua voce era carica di eccitazione. "Piace anche a te, vero?"

Le feci un lieve cenno col capo e gracchiai, "Sì, mi piace."

Ammettere ciò che provavo a me stessa era una cosa, ma ammetterlo davanti ad altre persone rendeva la cosa più vera.

"Oh Dio, è davvero eccitante," ridacchiò Maya. "Non pensavo ti piacessero i ragazzi più grandi."

Aveva una birra in mano, doveva sicuramente averla recuperata dal cameriere che ogni tanto serviva i drink. Chiuse gli occhi, bevendo un sorso di birra e gettando il capo all'indietro, prima di deglutire. Sembrava essere addolorato.

Spostai lo sguardo sul mio grembo, cercando di deglutire il nodo che avevo in gola.

"Perché non gli chiedi di unirsi a noi?" Mi chiese Maya.

Scossi la testa. "Non posso. É complicato. Mio papà è estremamente protettivo ed anche mio cugino lo conosce. Non posso rischiare che scopra qualcosa, tanto meno ora che Flynn è presente."

Ora che l'avevo detto, realizzai la reale motivazione per la quale non volevo lasciare l'attico di Aiden. Era perché non volevo stargli lontana. Sembravo davvero una bambina.

"Mi dispiace," mi disse dolcemente Maya, stringendomi la mano con conforto.

Dopo un po', riprese la parola, "Ma sei sicura di volerlo lasciare lì così? Sembra in agonia. Vuoi che vada a dirgli qualcosa?"

Scossi nuovamente la testa. Non avrei neanche saputo cosa dirgli.

Sentivo ancora sulla pelle quanto avevo desiderato un suo bacio. Le mie emozioni, al momento, erano confuse.

Più passavano i minuti e più mi sembrava di essere preda di una tortura. Maya stessa sembrava essere a disagio a causa della tensione palpabile tra me ed Aiden.

"Oh Dio, voi due mi state uccidendo. Vado a parlargli," Maya si alzò improvvisamente.

"Aspetta. Cosa vuoi fare?" Sussurrai, urlando per la breve distanza che aveva compiuto.

Maya sospirò, "Non lo so, ma sembrate due depressi. Sento di dover fare qualcosa."

Maya si interessava troppo delle persone e la sue gentilezza mi avrebbe uccisa, prima o poi. Prima che potessi fermarla, si incamminò verso Aiden.

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