21 | Lei

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AIDEN POV

"Ci vediamo dopo," sentii la mia stessa voce dire. Tutto attorno a me era scuro.

"Sì. Ci vediamo sull'altare."

Mi ricordavo ancora il bellissimo sorriso che le sollevò gli angoli delle labbra, mentre mi parlava. Volevo vederlo per il resto della mia vita.

Il silenzio riempì l'aria, ma il buio attorno a me cominciò a cambiare. Le luci iniziarono a schiarire leggermente la mia visuale, prima che tutto attorno a me diventasse bianco.

Distintamente, sentii i chiacchiericci delle persone al mio fianco. Sembravano tutti felici. Nell'aria si poteva respirare la sensazione di gioia, come se si stesse celebrando un grande evento.

Ma poi, le loro voci si zittirono improvvisamente ed il silenzio tornò ad avvolgermi. Abbassai lo sguardo e mi trovai ad indossare un paio di scarpe eleganti in pelle nera.

Quando il mio sguardo si soffermò sul mio braccio, notai che stavo indossando uno smoking da matrimonio. Poi mi ricordai che giorno fosse.

Ero lì in piedi, senza provare nient'altro se non gioia ed eccitazione. Sembrava tutto sereno. Pacifico. Il mio cuore non era mai stato così felice ed io non riuscivo ad esprimere a parole ciò che provavo.

Potevo fieramente ammettere di essere l'uomo più felice sulla faccia della terra, perché oggi, mi sarei scambiato le promesse con la donna che amavo, proprio su questo altare. Saremmo stati insieme per sempre.

Amore. Qualcuno poteva chiedersi se l'amassi davvero e la risposta è sì.

Amo Olivia. La amo con tutto il mio cuore.

Avevo imparato il valore dell'amore sin da quando ero bambino. Ero stato spettatore e testimone dell'amore che legava i miei genitori. Avevo visto come un uomo amava una donna, proprio dal modo in cui mio padre amava mia madre. E questo era il motivo per cui sapevo di amare la mia donna. Niente di meno.

Crescendo, avevo sempre saputo cosa volevo.

Non volevo baciare una ragazza a caso. Non volevo toccare la pelle altrui, a caso. E non avevo mai voluto fare sesso soltanto per il gusto di farlo.

Non volevo.

Per me, esisteva solo lei. Olivia.

Tra tutte, avevo scelto lei.

La prima confessione.

Il primo litigio.

La prima volta.

La prima ragazza.

Il primo amore.

Avevamo trascorso anni assieme e finalmente, era arrivato il nostro grande giorno. Avremmo costruito una famiglia con cui trascorrere il resto delle nostre vite.

Un sospiro lasciò le mie labbra, mentre la attendevo pazientemente. Avrei mantenuto la promessa secondo la quale lei era l'unica persona di cui necessitavo per sopravvivere. Non importava cosa la vita ci avrebbe messo di fronte, l'avremmo affrontata. Insieme.

Aspettai. Il ticchettio dell'orologio scandiva i secondi ed il tempo passava.

Aspettai ancora. Pazientemente.

Sì, non l'avevo ancora vista. Non era ancora arrivata, come mi aveva promesso.

La luce che mi circondava cominciò a scurirsi. Un orribile sensazione cominciò a sconquassarmi lo stomaco. Il mio battito cardiaco aumentò, mentre io cercavo di mantenere il controllo.

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