79 | Ospiti speciali

389 18 0
                                    

AIDEN POV

Aprii l'acqua, facendo ricadere il getto sui nostri corpi, mentre sorreggevo Nevaeh contro il mio petto. La abbracciai stretta, finché l'acqua fredda non diventò calda. 

Mi ritrassi, sorreggendo Nevaeh dalle spalle e baciandola con tutto il mio cuore. Ricambiò il bacio e come ogni volta che lo faceva, il mio petto si contrasse di fronte all'emozione che provavo.

I suoi baci mi facevano sempre sentire come se non esistesse null'altro oltre noi. Speravo di poterla baciare per il resto dei miei giorni.

Le appoggiai una mano sulla schiena, accarezzandole la guancia con l'altra. Continuammo a baciarci, persi nell'abbraccio l'uno dell'altra, finché l'acqua calda scioglieva i nostri muscoli contratti. Ne avevamo entrambi bisogno dopo il sesso selvaggio di poco prima.

Che strana sensazione. Nonostante, fino a poco prima, avevo sentito il mio desiderio andare fuori controllo, l'unica cosa che volevo ora era stringerla a me, baciarla e prendermene cura. Volevo la rassicurazione di poterla stringere tra le mie braccia, di pensare che non se ne sarebbe mai andata.

Nevaeh mi circondò il collo con le braccia ed io la trascinai verso di me, senza mai smettere di baciarla.

Avevo bisogno di lei. Dio, avevo fottutamente bisogno di lei.

Non riuscivo ad immaginare cosa sarebbe successo se l'avessi persa. Sarebbe stato il mio peggior incubo. Alcune volte, anche solo l'idea di considerare una tale possibilità mi faceva venire voglia di scomparire da questo mondo. La paura di perderla mi portava spesso a pensare se dovessi continuare a provare questi sentimenti per lei, se dovessi continuare ad alimentarli. 

Mi ero ripromesso di non innamorarmi mai più così sconsideratamente di una donna, di non tornare ad essere acciecato dall'idea dell'amore.

Ma Nevaeh mi aveva fatto abbassare la guardia con facilità ed ora, speravo, pregavo che rimanesse per sempre tra le mie braccia.

Non sapevo cosa c'era di sbagliato in me. Una parte di me stava aspettando che arrivasse questo momento, che guarissi, ma l'altra parte continuava ad avvisarmi di non cadere nel baratro, di non farmi circondare dall'oscurità.

Nevaeh aveva capovolto il mio mondo ed io non avevo la forza per combatterla.

Approfondii il bacio, sentendola gemere dolcemente. Nonostante la confusione che avevo in testa, ero felice che fosse reale, che esistesse, che non fosse solo e soltanto un sogno.

Cosa mi hai fatto, Nevaeh?

Cos'hai fatto?

NEVAEH POV

Era stata una giornata estenuante in Università, ma ero felice di riuscire a tornare a casa prima che facesse buio. Aiden mi aveva già scritto che stava tornando a casa, quindi avremmo potuto, come sempre, cenare insieme.

Un sorriso mi incurvò le labbra, mentre mi incamminavo verso il parcheggio. L'asfalto era coperto dalle foglie degli alberi, data la brezza autunnale, ed io mi strinsi le braccia attorno al corpo a causa delle repentine raffiche di vento. Riuscivo a percepire il freddo nonostante la felpa che avevo iniziato ad indossare qualche giorno fa.

Presto sarebbe arrivato l'inverno. Ero stata così trasportata dalla felicità, ultimamente, da essermi quasi dimenticata di una cosa importante. Il tempo.

Più trascorreva velocemente, prima la mia esperienza di scambio universitario sarebbe giunta al termine. Dovevo pensarci, dovevo decidere se tornare in Texas o estendere il mio programma a Seattle per un altro semestre. Inizialmente avevo pianificato di rimanere qui soltanto 6 mesi, ma ora, tutto era cambiato.

Ciò nonostante, avevo paura che questa felicità che mi stava confondendo, presto sarebbe scomparsa, portandomi ad affrontare la realtà. L'addio era un momento che io ed Aiden avremmo dovuto fronteggiare prima o poi, e, più mi lasciavo cadere nei sentimenti totalizzanti che mi invadevano quando si trattava di lui, più sapevo che il mio cuore si sarebbe irrimediabilmente rotto.

Mentre mi incamminavo verso la mia auto, superai la caffetteria, notando qualcosa di sorprendente, ma di cui ero estremamente felice.

Kai e Maya erano seduti assieme. Stavano bevendo le loro bibite, mentre discutevano di qualcosa. Sembrava che Kai le stesse insegnando qualcosa vista la quantità di libri e di fogli sparsi sul tavolo.

Ridacchiai. Quella vista era così bella da riscaldarmi il cuore.

Speravo che Maya riuscisse a trovare il suo lieto fine con Kai, perché era davvero un bravo ragazzo e se lo meritavano entrambi.

---

Quando entrai in casa, trovai Aiden in salotto, ancora in piedi. Era al cellulare, ancora vestito con il classico completo da ufficio. Era chiaro che fosse appena rientrato dal lavoro.

"Lo chiederò a Nevaeh," rispose, facendomi sollevare il sopracciglio.

Con chi stava parlando e di cosa stavano parlando?

Dopo che Aiden concluse la chiamata si fece ricadere sul divano, appoggiandosi contro lo schienale e sospirando. Mi avvicinai, sedendomi al suo fianco. Mi salutò con un veloce bacio sulle labbra, prima di stringermi in un abbraccio.

Chiusi gli occhi, sentendomi completa mentre appoggiavo il capo contro il suo petto. Tutta la stanchezza della giornata sembrò dissolversi.

"Con chi stavi parlando?" Gli chiesi, dolcemente.

"Con mio padre," mi rispose e le sue parole mi fecero irrigidire.

Non avevo idea che i suoi genitori sapessero di me. Sentire che Aiden stava parlando di me a suo padre, mi colse alla sprovvista.

"I miei genitori verranno a Seattle, questa domenica," a contrario mio, Aiden sembrava piuttosto calmo. Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio guardandomi negli occhi. "Gli stavo parlando di alcuni documenti che deve assolutamente firmare. Il mio impiegato poteva inviarglieli, ma mamma e papà vogliono venire qui. Vogliono venirmi a trovare da sempre, ma stavano aspettando il momento giusto."

"Lo capisco. Ed io cosa dovrei fare?" Mentirei se dicessi che dal mio tono di voce non trasparisse tutta la mia preoccupazione. Ero sul vertice di un attacco di panico. Non potevo nascondere che il piano dei suoi genitori di venire a fargli visita mi rendeva nervosa. "Devo trasferirmi al piano di sotto?"

I genitori di Aiden sarebbero sicuramente rimasti a casa sua durante la loro permanenza a Seattle ed io non volevo rendere strane le cose.

Aiden scosse la testa con disappunto. "No, in realtà..." Si interruppe, pensando a come continuare la frase.

Il mio battito aumentò, in attesa che concludesse la frase.

"Se fosse soltanto per questioni lavorative non prenderebbero un aereo fino a qui. Vogliono vedermi, per assicurarsi che io stia bene, ma...," si fermò, guardandomi negli occhi. "C'è anche un altro importante motivo per il quale non vedono l'ora di venire."

Deglutii, cercando di calmarmi.

"Vogliono conoscerti, Nevaeh," concluse Aiden, lasciandomi frastornata.

Destinati a stare insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora