105 | La sua promessa

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Dopo l'incidente del giorno precedente, volevo rimanere a dormire con Aiden nella camera degli ospiti, ma questo avrebbe probabilmente fatto venire un infarto a mio padre, quindi avevo optato per dormire in camera mia.

Ora che la mattina era sopraggiunta, stavo rispondendo ad Aiden.

Aiden: Buongiorno :)

Aiden: Sei sveglia?

Io: Sì, già da un'ora, ma non volevo disturbare il tuo sonno.

Io: Hai bisogno di riposare.

Mi ero già lavata la faccia, i denti ed ero tornata a letto con un libro in mano.

Io: Come stanno le ferite? Ti senti meglio?

Aiden: Sì, sto meglio.

Aiden: Avrei voluto svegliarmi al tuo fianco.

Ridacchiai.

Io: Anche io :)

Io: Caffè? Colazione insieme?

Aiden: Certo.

Aiden: Dove?

Aiden: Tuo padre estrae la pistola se esco da questa stanza e girovago per la casa?

Ora stavo scoppiando a ridere. Sapevo che stava scherzando.

Io: Non devi preoccuparti.

Io: Troviamoci in cucina tra 5 minuti, ok?

Aiden: A presto :)

Mi alzai dal letto e mi sistemai davanti allo specchio per farmi una treccia e mettermi del burro cacao. Poi uscii dalla stanza, diretta verso la cucina.

Non c'era nessuno quando oltrepassai il corridoio, probabilmente a causa dell'orario. La casa non doveva essere piena come il giorno precedente, dal momento che sia i Cooper che Luna erano ripartiti per New York la scorsa notte.

Non avevo fretta di tornare a Seattle perché avevo ormai quasi terminato tutti gli esami ed avevo soltanto alcune lezioni a cui partecipare prima di finire il semestre. Per quanto riguardava Aiden, si stava concedendo una breve pausa dal lavoro e aveva concesso ad Ashton di assumere le redini.

Quando arrivai in cucina, sorrisi nel vedere Aiden già seduto attorno al tavolo in legno. Mi stava dando la schiena, così gli avvolsi le braccia attorno al collo da dietro, ridendo mentre gli baciavo la guancia.

Ridacchiò. Ma poi voltò il capo, notando che non c'era nessuno all'orizzonte. "I tuoi genitori stanno ancora dormendo?"

Perché sta sussurrando? Oh Dio, è così carino.

"Immagino di sì." Avevo cominciato a sussurrare anche io, ora. "Non preoccuparti."

I suoi occhi brillarono per il divertimento. "Bene allora perché non mi dai un bacio sulle labbra?" Stava continuando a tenere la voce bassa.

Per poco non gettai indietro la testa, scoppiando a ridere. Mi spostai, facendo come mi aveva chiesto. Lo baciai velocemente sulle labbra. Avrei voluto dargli un bacio più lungo e passionale, ma era troppo rischioso. Dovevamo ancora comportarci bene. La maggior parte delle volte, quel tipo di bacio ci conduceva ad altri epiloghi felici.

"Perché non rimani qui, mentre preparo la colazione?" Gli dissi dolcemente.

Sollevò un sopracciglio. "Perché non posso aiutarti a prepararla?"

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