Capitolo 6 Una madre

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–Mighele

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–Mighele ...

Anzela accostò due dita sulla ruvida guancia del fratello.

–Mighele ...

–Mmh ...

Il giovane emise un sospiro, sbadigliò e aprì gli occhi, pigramente.

–Temo d'essermi appisolato– mormorò e placò un altro sbadiglio con il pugno sopra la bocca.

–Siamo arrivati?

Si raddrizzò e osservò la sorella che sbirciava dal finestrino in modo insistente pensierosa d'aspetto.

–Che cos'hai?– domandò.

–Ti sei accorto che la carrozza ha rallentato l'andatura?– rispose la fanciulla –Scorgo laggiù la locanda, ma c'è della gente armata là fuori.

–Ci siamo fermati!– constatò Mighele –Perché?

Rimpiazzò la sorella al finestrino e si sporse, poi socchiuse lievemente lo sportello. Vide il cocchiere, sceso per terra, che sfilava il fucile dalla cassetta.

–Jaime!– esclamò –Che cosa succede? Perché ti sei fermato?

–Signore!– il cocchiere si voltò –Signore, il capitano Cerrati m'ha ordinato di non proseguire oltre– allungò il braccio e l'indice verso la locanda la cui vista era in parte celata dalla vegetazione –C'è una baruffa laggiù. Il capitano ha preferito recarvisi da solo per accertare che non vi sia alcun rischio per voi e per la signorina Anzela.

–Ah!– esclamò il giovane –Caro Alfio! Mi priva del divertimento!

–Non scherzare, Mighele!– lo rimbrottò la sorella e lo imitò scendendo dalla carrozza.

Preservati dalla distanza e dall'ingombro della vegetazione, i due giovani osservarono con interesse la scena che si svolgeva dinanzi al piccolo albergo, immerso nel verde oscuro dei lentischi.

S'udiva un vocio confuso, concitato, in mezzo al quale s'alzavano nitide urla femminili, mentre le due lucerne agganciate sul prospetto chiaro della locanda chiazzavano d'ombre e di luce il grappolo d'uomini che s'agitava lì davanti.

–Sono soldati– constatò Mighele.

–Sì ... li vedo: e quei due tengono prigioniero un uomo.

–Un uomo? Un ragazzo a parer mio!

–E quel soldato? Non sta stringendo malamente una donna?

–Sì, sì, non sbagli, piccolina, è una donna. E senti come strilla! Poveretta, che cos'avrà fatto? E quegli altri... Cosa fanno? Ah mi sembra ... sì, c'è un morto. Lo mettono a terra.

–Ho visto ... che orrore! Ha una spada infitta nel petto.

–È un soldato mi pare ... e c'è Alfio tra loro.

Il Patto DiabolicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora