Tu mi hai salvato da me

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Era una settimana che Sandro stava male e di conseguenza in questi giorni mi ha fatto da autista Niccolò, dopo 1 settimana non ha ancora imparato che salutare è buona educazione, posso definirlo un incubo tutto questo; ieri Eli è uscita da scuola con me ed è venuta a salutarlo e parlarci un po' e a gran sorpresa era gentilissimo, una persona quasi piacevole, è particolare questo ragazzo.

Questa sera andrò a Trastevere con la mia mica, lo so non è proprio da parioline, ma è giusto per cambiare aria, dopo aver finito di mangiare tutti insieme passi in cucina da Anna ad avvisarla di chiamare Niccolò per dirgli che mi serve un passaggio e poi scappo a prepararmi. Per non dare nell'occhio mi metto un semplice paio di jeans e un top leggermente scollato, capelli sciolti dritti e scarpe comode da tennis.

"Dove devi andá pariolí?" mi chiede il moro alla guida, "Trastevere", "hai scoperto che ci vado pure io stasera e ti è venuta questa folle idea di uscire dal tuo quartiere perfetto?" era uno scherzo forse, non è possibile che venga pure lui, "forse sei tu che hai cambiato i tuoi piani perché ci sono io", lui ride non staccando gli occhi dalla strada, "all'1 ti aspetto al parcheggio, solita storia, se ritardi te lascio qui", "agli ordini mister simpatia" scendo e mi dirigo verso il locale dove mi aspettava la mia amica.

Era tutto un mondo nuovo per me, solitamente vado a feste in ville di lusso, gente ubriaca ovviamente ce n'era ma almeno ero "al sicuro" o così sembrava, questo locale ha la musica altissima, è colmo di ragazzi distrutti dall'alcol, ragazze pure e che ballano addirittura sui divanetti, sembra quasi di soffocare da quanti siamo qua dentro. Nonostante questo mi piace l'ambiente ma per stasera preferisco non bere, non ho la certezza che mister simpatia venga a prendermi quindi devo rimanere sobria in caso mi trovassi obbligata a prendere un taxi. "Dovremmo fare più spesso queste uscite a Trastevere" urlo alla mia amica cercando di farmi sentire nonostante il volume assordante, "quando vuoi amica, inoltre ammetto che questi non-pariolini mi intrigano abbastanza" ci mettiamo a ridere e passiamo la serata a cantare e ballare rimanendo sempre vicine. Roma di sera è ancora più magica e oggi ho scoperto il suo lato notturno, non ero quasi mai uscita dal mio quartiere per fare serata ma dopo oggi penso che ci tornerò presto.

Fortunatamente all'1:32 vedo arrivare la macchina nel parcheggio, "se ritardi ti lascio qua" gli dico facendo il verso riferendomi alla sua frase di quando mi ha accompagnata, "Che palle che sei, sali o te devo lasciá qua?" mi dice il moro e subito sento una risata provenire dai sedili posteriori, apro la portiera e a grande sorpresa trovo un ragazzo che mi sorride, "finalmente conosco la famosa pariolina, piacere sono Adriano" dice porgendomi la mano, "Ambra, piacere, scommetto che il tuo amico non mi ha mai chiamato con il mio nome giusto?", "in effetti no, e per di più aveva pure detto che non fossi un granché....posso dire che si sbagliava" dice sbiascicando, "ok statte zitto Adriá" interviene subito Niccolò leggermente infastidito. Adriano era ubriaco e si vedeva, tutto il tragitto fino a casa sua non ha fatto altro che ridere e ripetermi quanto fosse curioso di vedermi, il suo amico alla guida nel frattempo, sbuffava scocciato.

Dopo aver lasciato il ragazzo a casa ci siamo diretti verso la mia destinazione, prima di scendere l'ho ringraziato e salutato, ma come sempre è stato come parlare con il muro. Era alquanto strano e non permetteva neanche di instaurare un rapporto civile, non si sa per quanto ancora continuerà così, l'unica certezza che ho stasera è che non vedo l'ora di farmi una bella dormita senza nessuno che mi disturba.

Spazio autrice
Ciao a tutti!
Dopo questi primi 3 capitoli mi sento di chiedervi che ne pensate per ora della storia, se potrebbe interessarvi andare avanti a leggere ma anche se non la state apprezzando, ogni parere è fondamentale per me❤️
Spero comunque che vi stia piacendo, io non vedo l'ora di entrare nel vivo💕