"Tesoro alzati è tardissimo!" Urla mia madre entrando in camera mia e aprendo le tende, io ancora stordita dalla dormita la guardo senza proferire parola, "Ambra sono le 7:50, muoviti o non ti faranno entrare a scuola, io vado a lavoro, giù c'è Niccolò che ti aspetta", a quel nome il mio sonno svanisce, "Ancora lui?" chiedo disperata, mia madre mi guarda male come per rimproverarmi e subito dopo mi comunica che per il momento suo padre non tornerà a lavorare per noi, quindi dovrò farmene una ragione. Mi alzo con molta calma, ormai entrò all'ora dopo, oggi i miei genitori sarebbero partiti per Milano dopo il lavoro, hanno i loro soliti impegni grazie al quale mi concedono una pausa dalle loro regole.
"Signorina Mariani è in ritardo" commenta la mia prof nel vedermi entrare in classe, "ha ragion Prof, ho avuto un problema a casa, tutto risolto" lei mi guarda fingendo di crederci, con tutti i soldi che danno i miei a questa scuola nessuno di loro mi si metterebbe mai contro. "Fammi indovinare, ti sei persa in chiacchiere con quel bel ragazzo del tuo autista?" mi chiede Elisa non appena mi siedo al banco e tiro fuori il materiale, "chiacchierare? neanche saluta....comunque non ho sentito la sveglia", "immagino tua madre hahaha". La giornata scolastica sembra interminabile ma finalmente tra una risata e l'altra suona la campanella di uscita e posso tornare a casa a godermi la tranquillità senza i miei genitori.
Oggi a pranzo ho detto ad Anna di far mangiare anche suo figlio, in fin dei conti aveva cucinato tantissime cose e io sono sola, "mi degnerai mai di uno sguardo o una parola?" Chiedo al moro mentre infilzo un maccherone di carbonara, sua madre era in cucina e di conseguenza non avrebbe sentito nulla, "le uniche parole che non posso rifiutarmi di pronunciare con te sono dove ti devo portare?, per il resto me posso pure stà sulle mie" questa volta parla guardandomi in faccia per poi tornare a guardare il piatto, "senti Niccolò, che non ci piacciamo l'hanno capito pure i giardinieri, ma penso che dovresti almeno sforzarti ad instaurare un rapporto civile con me", "ma certo pariolì, dopo mi inviterai anche alle tue feste?" mi prende in giro, è insopportabile, "uno ci mette la buona volontà e questo è ciò che ottiene" dico alzandomi per portare il piatto ormai vuoto in cucina e salire poi in camera mia. Sarei stata disposta ad una tregua ma lui continua ad essere freddo e avvelenato in tutto ciò che dice.
Oggi pomeriggio ho comunicato a tutto il personale di casa di prendersi il giorno libero dato che sono da sola, Anna prima di andare ha voluto per forza prepararmi qualcosa per la cena e poi è andata casa a riposarsi. La mia serata prevede cena sul divano davanti a Netflix e dopo anche un po' di gelato, mi sono dedicata a me tutto il pomeriggio ed ero estremamente rilassata, finché non sento bussare alla porta, proprio mentre stavo per assaporare il mio gelato al cioccolato davanti alla tv. Contro ogni aspettativa quando apro la porta mi ritrovo difronte il moro, "beh?" chiedo scocciata come fa di solito lui, "ciao" pronuncia e in quel momento mimo uno svenimento in riferimento al suo saluto, "allora conosci i saluti?", "pensavo fossi svenuta per il mio fascino pariolì" dice con un sorrisetto, "te piacerebbe Niccolò!".
Lo faccio entrare qualche minuto e si scusa per oggi a pranzo e per di più mi ha proposto di ricominciare da capo, come se non ci fossimo mai visti, se andrà bene lo scopriremo solo vivendo. "Domani puntuale" dice uscendo per dirigersi alla macchina, "come sempre" gli urlo e poi chiudo la porta tornando sul divano a mangiare il mio gelato per poi andare a dormire.
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Tu mi hai salvato da me
RomanceAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...