È passata più di una settimana dalla cena a casa di Gianmarco, per tutti questi giorni io e il moro ci vedevamo ovviamente la mattina quando mi portava a scuola e il pomeriggio quando veniva a riprendermi, a volte si è anche fermato a pranzare con me, ma come sempre era una toccata e fuga. È tornata anche Anna ieri, finalmente suo figlio avrà una scusa che si può dire per stare a casa mia, non capisco perché se nasci ai parioli devi frequentare solo ragazzi dei parioli, sono tutti uguali, arroganti e vuoti dentro, vorrei solo che non ci fosse questo pensiero nella mia famiglia e potermi godere Niccolò.
Questo pomeriggio sono andata a fare un po' di shopping con Priscilla, Sara e Federica, siamo arrivate 1 ore fa e siamo ancora qua a svaligiare ogni negozio. Domenica andremo al mare a fare un falò e poi dormiremo in hotel e dato che le temperature sono strane in questi giorni è meglio portarsi vestiti sia pesanti che leggeri. "E quindi come va con Nic?" mi chiede Federica mentre ci accomodiamo al bar per prendere un caffè, "in che senso? Normale, perché?" Chiedo stranita, a lei spunta subito un sorriso, "eddai Ambrina, si vede che c'è qualcosa....vi mangiate con gli occhi ogni volte che vi guardate" si intromette Priscilla, "se vuoi un consiglio, cerca di conoscere a fondo Niccolò, è davvero davvero speciale, non pensò di aver mai conosciuto un ragazzo così, non fartelo scappare però" dice a sua volta Sara. "Il problema purtroppo non è nè lui nè io, il problema è il pensiero dei miei genitori, loro vogliono che io trovi un altro riccone come me, di buona famiglia e ancora meglio se figlio di proprietari di qualche azienda" sbuffo girando il mio caffè, "che palle, e tu che ne pensi di tutto questo?" mi chiede la bionda al mio fianco, "Fede io ovviamente non condivido questa cosa, però non ho scelta, purtroppo non posso mettermi contro di loro, per ora però non c'è ancora nulla tra noi e non voglio disperarmi su sta cosa".
Mi era servito parlarne e sfogarmi con qualcuno, Eli sapeva già tutto e lei mi aveva detto di rischiare se pensavo che ne valesse davvero la pena. In questi giorni voglio vivermi ogni istante con lui e cercare di capire cosa provo, la fortuna è dalla mia dato che i miei genitori andranno ancora a Milano per qualche giorno, sperando che rimangano lì anche al mio compleanno....si tra 3 giorni sarà il mio compleanno, so che solitamente sono tutti felici perché i propri genitori spesso fanno i regali più belli e costosi, io lo odiavo proprio per questo. Inoltre dato che le mie destre non dovevano passare inosservato, ogni anno mia madre si inverava qualcosa di nuovo ed estremamente esagerato per i miei gusti.....ma chi ero io per decidere come festeggiare?
"Ciao Anna, che cosa profuma in questo modo?" Chiedo andando in cucina dalla donna, un profumino dolce si starà spargendo per tutta casa e mi stava facendo venire l'acquolina, "torta alla vaniglia, se aspetti qualche minuto la sforno", "certo che aspetto, ma come farò quando andrò a vivere da sola senza tutto questo?" Dico riferendomi al cibo che prepara ogni giorno per noi, "potrai sempre venirmi a trovare a casa mia, faremo pranzi o cene insieme tutte le volte che vorrai Ambrina" lei mi chiamava così da qualche tempo, eravamo affezionate l'una all'altra, forse perché avendo un figlio di pochi anni più grandi di me mi vedeva come una figlia.
"C'è qualcuno a casa?" Mi scrive Niccolò,
"tua madre sta per sfornare una torta buonissima, passi?" Dopotutto lui è sempre venuto durante il giorno per stare con sua madre, non sarebbe stato strano, "arrivo".Il moro arriva in pochi minuti e sua madre, felicissima di vederlo, inizia a riempirlo di domande sulla sua giornata, "ma tra quando se magna la torta?" Chiede a sua madre guardando il forno, "tu non te magni proprio niente, questa è per Ambrina" gli risponde lei facendomi ridere, Niccolò si siede sull'altro sgabello dell'isola accanto a me, "hai capito Ambrina, mo le torte le fa solo per te" commenta lui guardandomi negli occhi, così belli e profondi, ma ora non potevo di certo incantarmici, "fatti qualche domanda caro Niccolò, comunque dato che sono gentile te ne concederò una fetta" risponde sorridendogli, lui mi stringe in un abbraccio sotto lo sguardo attento di Anna che probabilmente in questo momento si starà domandando come siamo arrivati io e suo figlio ad abbracciarci e ad avere tutta questa confidenza.
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Tu mi hai salvato da me
RomanceAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...