Niccolò
"Provo a dimenticare, scelte che fanno male, abbraccio le mie certezze, provo a darmi da fare, ma ancora non riesco a capire se il mondo un giorno io potrò amarlo, se restò chiuso a dormire quando dovrei incontrarlo-" canticchio mentre suono una melodia che sembra essere perfetta per queste parole, a fermarmi è il suono del campanello, mi alzo subito e chiudo la porta della stanza dopo che esco. Raggiungo la sala e mentre mi avvicino all'ingresso sento crescere dentro di me una sensazione strana, forse di ansia.
"Bella Nì, com'è?" Mi saluta il mio amico Cocco, "ciao Cò, se va avanti, tu?" dico invitandolo ad entrare e ad accomodarsi, vado poi a prendere in cucina due birre così da potercele bere buttati sul divano. "Ho una proposta da farti Nic, sai il pub che c'è in centro nuovo?" mi chiede, "quello che diceva ieri Priscilla?", "si esatto, oggi sò passato e ho visto un volantino attaccato sulla vetrina, cercano musicisti dal vivo per le serate, ho pensato a te" ormai i miei amici mi avevano sentito cantare moltissime volte, sapevano che avessi una bella voce e soprattutto che fossi bravo, l'unica cosa che nessuno ha mai sentito sono i miei testi, tranne Adriano forse. "Non lo so Gabriè" sono molto riservato su questa cosa, "daje Nì, sò sicuro che spaccheresti" mi incita lui, decido di pensarci tutta la mattina e qualche ora dopo gli scrivo che avrei cantato e suonato.
L'ansia mi sta già facendo avere ripensamenti sulla mia decisione, d'altro lato però potrebbe essere un trampolino di lancio per entrare in questo mondo, Nic ma che stai a dì? Te le sei sempre voluto tenè per te ste cose. Ed è così, ma forse questa cosa di tenermi tutto sempre dentro inizia a pesarmi, ho bisogno di urlare al mondo tutto quello che sento, per far sentire meno solo chi è ultimo come me......si ultimo, chi è incompreso.
"Ma glielo posso dì alla pariolina che canti lì venerdì?" Mi scrive Adriano, non appena avevo deciso di accettare l'ho scritto sul gruppo con i miserabili, quindi sapevano tutti tutto.
"Che te dovrei dì Adrià?"
"La verità Nì"
Ci penso, ci ripenso, vado avanti e indietro per casa, parlo con Pisolo come se potesse darmi la sua opinione, alla fine a me che cambia se viene o no?
"Per me non c'è problema"
Decido di distrarmi tornando a suonare, scelgo anche che canzone cantare alla serata al pub e poi guardando l'orario mi rendo conto che sono le 14, ho dimenticato di andare a prendere Ambra, cazzo!
Corro in macchina e parto subito, nel frattempo le scrivo che sto arrivando e che ho trovato traffico, anche perché se le dicessi la verità mi ucciderebbe. Quando arrivò fuori da scuola la vedo seduta sul muretto con una sigaretta in mano che fuma in tranquillità, rallento e mi fermò difronte a lei con la macchina, "sali?" le chiedo, lei mi guarda e sale sbattendo la portiera, "domani mattina devo farmi trovare in stazione alle 7:30, vado a Firenze con la scuola" mi dice scocciata, "ok, quanto starai?", "che palle, che te frega a te?" mi risponde con un tono abbastanza infastidito, capisco che è meglio lasciarla stare quindi mi taccio è una volta arrivati alla Villa la faccio scendere e vado direttamente a casa mia.So bene che sono stato io ad essermi voluto staccare da lei dopo quella "discussione", eppure la rabbia sembra svanire ogni volta che me la trovo davanti e posso parlarci, lei mi fa un effetto stranissimo, in questo momento la voglia di averla qui affianco a me sul letto è tanta, come quella notte in cui abbiamo avuto il nostro primo e probabilmente ultimo momento di intimità.

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Tu mi hai salvato da me
RomanceAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...