Niccolò
"Mortacci tua, menomale che non eri granché in costume" commento alla vista di Ambra con indosso il bikini che ha comprato stamattina in vista del nostro weekend al mare, ora che abbiamo risolto ne abbiamo approfittato per organizzarlo un'altra volta, "non so se riuscirò a resisterti pariolì" le dico avvicinandomi forse un po' troppo a lei, "Niccolò siamo nei camerini un negozio!" mi risponde lei quasi nervosa, la poca distanza tra noi non è mai un bene, nessuno dei due riesce più a capire nulla.
Alla fine ha comprato mezzo negozio, abbiamo pranzato insieme al ristorante e ora siamo tornati a casa sua, nessuno sa ancora di questa nostra frequentazione e infatti tutte le volte che varco la soglia di questa porta mi viene l'ansia. Ad accoglierci c'è mia madre in cucina, come sempre saluta in modo molto affettuoso Ambrina, come la chiamava lei e come ormai la chiamano anche i miei amici, "vedo un bel po' di sacchetti, shopping terapeutico?" Le domanda lei alla bionda, neanche mia madre sa niente, o almeno spero. "No no Anna, nessuna delusione, mi servivano solo delle cose" risponde la ragazza sorridendomi trovando il mio sguardo già puntato su di lei, mi bastava poco per perdersi ad osservarla completamente affascinato da lei, "insomma me lo volete dì voi o ce devo arrivà da sola che state insieme?" Chiede mia madre con tomi divertito e facendosi scappare il romanaccio, noi geliamo sul posto, vedo poi Ambra ridere e poi prendere parola, "per ora non stiamo insieme....diciamo che però quel giorno ci avevi visto bene, quando mi avevi detto che tra me e tuo figlio c'era qualcosa", "ah quindi voi avete parlato di me e non me l'avete detto? A me mamma m'ha minacciato di morte in caso facessi qualche cazzata con te" dico ridendo.
C'era una bella atmosfera, mia madre ha sempre adorato Ambra e so che ci tiene tantissimo, è consapevole del fatto che io non sia il ragazzo che tutti si aspettano porti a casa lei, però sa anche che io sono un testardo e non mi spaventa questo. Mentre esco in giardino a fumare il mio telefono squilla e sullo schermo vedo un numero non salvato, "pronto?", "pronto, Niccolò?" Dice una voce maschile dall'altra parte del telefono, "si sono io, con chi parlo?", "sono Jacopo, piacere, lavoro per la Honiro Label, la casa discografica, ho chiesto il tuo numero al proprietario del pub dove hai cantato la settimana scorsa" mi spiega lui, "piacere mio, non c'è problema tranquillo", "taglio corto, ci hai colpito e ci piacerebbe sentire qualcos'altro di tuo e in caso dovesse piacerci, e tu fossi d'accordo, produrti" mi dice lasciandomi senza parole, produrmi.....diventare qualcuno, far diventare i miei pensieri vere canzoni che chiunque può ascoltare, "non so che dire, non me l'aspettavo, sarebbe un onore" rispondo con la voce che trema, ci mettiamo d'accordo per incontrarci in un bar domani e poi chiudo la chiamata.
Voglio aspettare a parlarne a qualcuno di questa cosa, vediamo se si concretizza. "Che fai entri?" Si affaccia Ambra, "si eccomi" la seguo dentro e ci buttiamo sul divano, i suoi genitori sono a lavoro quindi possiamo stare tranquilli per qualche ora ancora, "comunque dovresti buttarle anche tu quelle sigarette" mi dice riferendosi a cui che le avevo detto prima che partisse con la scuola, "mmh, e perché mai sentiamo?" le rispondo, "perché meriti di vivere per sempre pure tu Nicco" , "Come mi hai chiamato?" le chiedo sorridendo facendola imbarazzare, "come ti ho chiamato?" mi risponde facendo la finta tonta, era sempre più rossa sulle guance, "mia madre mi chiama così, e comunque sta cosa che me rubi le citazioni nun me piace eh" le dico avvicinandomi alle sue labbra, ho già voglia di risentirle sulle mie, "c'è tua madre di là" pronuncia lei sotto voce, "pensi che mi madre se scandalizza per un bacio?" non le do neanche il tempo di rispondermi che mi ci fiondo, coinvolgendola in uno dei nostri baci pieni di passione.
Alla fine mi sono fermato anche a cena dato che era sola a cena, le ho fatto compagnia finì a quando non si è addormentata. Quando sono rientrato a casa il sonno mi era completamente passato e avevo mille idee in testa, sono corso subito a buttarle giù e provarle col piano, non vedo l'ora di incontrare Jacopo e sperare che anche le altre cose gli piacciano.
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Tu mi hai salvato da me
RomansaAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...