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Niccolò

L'inizio della fine.

Quando vado a casa di Ambra fin dall'inizio sentivo un brividino, le farfalle allo stomaco, oggi è stato uguale, le solite sensazioni che però sono state demolite dalla notizia che mi è stata data da sua madre mentre aspettavo che la bionda arrivasse da scuola.

"Tu te ne vai e non mi hai detto nulla" sputo fuori non appena varca la soglia di casa sua, lei mi guarda spiazzata, il sorriso che aveva non appena ha aperto la porta sparisce, "come hai potuto Ambra? Come? Spiegamelo perché non capisco" continuo disperato. "Niccolò intanto calmati un attimo" mi dice vedendomi fin troppo agitato, i miei occhi si fanno sempre più lucidi e respiro veloce, non riesco a stare rilassato, "Ambra non mi riesco a calmare, tu hai avuto mille occasioni per dirmelo che saresti andata a studiare a Milano e non l'hai mai fatto", "hai ragione Nic, ma sai quale è un grande problema? Il fatto che mia madre si sia intromessa" dice girandosi verso di lei, "sei stata una stronza, lo sapevi che la mia indecisione era legata a lui, spettava a me dirglielo" conclude cacciando la madre dal salotto.

Ormai non aveva senso nascondere le lacrime, che tanto scendono in basso, siamo in questa stanza da mezz'ora a discutere e ci stiamo uccidendo a vicenda, "Niccolò ti prego dì qualcosa" mi implora lei piangendo dopo che sono rimasto nel mio silenzio per 5 minuti che sono sembrati eterni, "non ho nulla da dirti Ambra, solo che forse sei come tutti gli altri pariolini.....e io il coglione che ha perso la testa per una di loro" concludo io alzandomi dal divano per dirigermi alla porta, "io ti amo Nic, e ti ho sempre amato dall'inizio, però non puoi trattarmi così ora solo perché ho scelto di spostarmi per la mia istruzione, lo sai quanto la mia famiglia ci tenga che io faccio scelte di un certo tipo" pronuncia lei facendomi bloccare un istante prima di abbassare la maniglia della porta d'ingresso, "è proprio questo il problema, quando vivrai come desideri, eh? Quando Ambra? Per l'ennesima volta hai obbedito a ciò che ti è stato imposto, senza ribellarti....per l'ennesima volta rinunci a ciò che ti fa felice per loro, vorrei solo non averti mai conosciuta" dico io aprendo la porta e sbattendola dopo essere uscito.

Sono nel parchetto, ho scritto ai miserabili di raggiungermi con un bel po' di birre, l'ultima delusione d'amore mi ha letteralmente distrutto e loro lo sanno. "Ao Nic, sei conciato, ma che è successo?" Mi chiede Gianmarchino non appena ferma la macchina affianco alla mia, "è finita Gianmarchì, è finita, me sento un cojone" confesso io ricevendo un abbraccio da parte sua. "Non sei un cojone Nic, hai solamente aperto il tuo cuore alla persona sbagliata, sappiamo quanto dai all'altra persona ogni volta che sei innamorato, è una cosa bellissima" conclude lui andando poi a prendere le birre nel bagagliaio mentre arrivano anche Adriano e Cocco.

I miei amici hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, da sempre, sono sempre loro.....gli stessi di sempre, quelli del parchetto. In questi momenti bui per me loro sono una costante e non immaginerei non averli. "Nì, mo non te chiude, non con noi" mi dice Adriano riferendosi a ciò che ho fatto in passato, ero diventato solitario, pensavo che i miei problemi potessero solo pesare a chi mi stava intorno, non capivo che loro invece volevano aiutarmi, anche caricandosi di tutti i miei problemi. "Ce provo Adrià......grazie a tutti per essere qui nonostante il tempo che passa" dico io leggermente emozionato. Ci avviciniamo e mi stringono in un abbraccio fraterno.

Spazio autrice
Ciao!💞
Siete lettori estremamente silenzioso😕
Comunque spero che questo capitolo vi piaccia.......e ahimè è il penultimo di questa storia.
Vorrei fare una seconda storia riprendendo questi due a distanza di tempo, però ditemi voi se andreste avanti a leggerla.
Nel prossimo capitolo vedremo il punto di vista di Ambra e concluderò così.
Grazie di leggere❤️

Tu mi hai salvato da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora