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Il sole oggi splende a Roma e il mio unico pensiero è quello di uscire da questa scuola e godermi un po' questo bel tempo all'aria aperta, inetti penso che oggi mi metterò a studiare in giardino e magari mi faccio anche un bagno in piscina. "Signorina Russo è fra noi?" Mi domanda la prof, per un attimo ho scordato di essere ancora in classe, "si prof", "la vedo distratta, non si faccia più richiamare o la manderò dal preside". In effetti non sono proprio concentrata, da stamattina non faccio che pensare a ieri sera, quando Niccolò mi è venuto a prendere stamattina ci siamo salutati e basta, c'era come dell'imbarazzo ma in realtà non è successo nulla per cui esserlo.

"Che è successo ieri sera?" Mi chiede Elisa, "niente perché?", lei mi guarda e ride, "puoi dirmelo se sei uscita con qualcuno, si vede da 2 metri che hai la testa altrove", lei riusciva sempre a capire tutto, a volte mi faceva quasi paura, "sono andata con Niccolò e i suoi amici a Trastevere", "COSA? Io pensavo fossi uscita con Federico o qualcuno di loro, tua madre come l'hai convinta a farti uscire con loro?", "sono partiti, torneranno domani". La mia amica rimane senza parole, solitamente obbedisco alle regole che mi impongono i miei da sempre, alla fine però non ho fatto nulla di così male, sono uscita con persone nuovo, non avranno macchine di lusso e i soldi che ho io, ma va,tono molto di più di tutti questi ricconi che mi circondano ogni santo giorno.

Quando esco vedo il moro poggiato al cofano dell'auto e non appena mi vede si avvicina allo sportello per salire in macchina, "ciao pariolì" mi fa ancora strano sentirlo parlarmi tranquillamente e sopratutto degnarmi del suo saluto, "ciao Niccolò" lo saluto rivolgendogli un sorriso, "come è andata a scuola post sbronza?" domanda divertito, "ma se ero sobrissima" gli dico dandogli una pacca sul braccio, "me cojoni! se eri sobria te" scoppiamo a ridere entrambi, in casa mia non si parlava mai romanaccio mentre Niccolò parlava praticamente sempre così e ogni volta mi divertiva sentirlo.

"Ciao Anna, come va oggi?" Dico non appena entrò in cucina seguita dal moro, "ciao ragazzi, tutto bene Ambrina, tu? Ti vedo sorridente", "e se lo dice mi madre..." si intromette il ragazzo, "tu non centri in questa conversazione", "forza ragazzi sedetevi che diventa tutto freddo sennò". Ci sediamo e mangiamo, oggi però fuori in giardino per sfruttare il bel tempo, dopo aver pranzato prendo il computer per fare i compiti e lo porto in giardino dove abbiamo mangiato, nel frattempo Niccolò si rilassava. C'era tranquillità ed ero completamente concentrarsi su cui che facevo, finché non squilla il telefono del ragazzo; "Ciao Valè, no sono ancora con mamma alla villa, no stasera non penso che faremo qualcosa, daje ciao", chiude la chiamata con suo fratello e dopo tira fuori dalla tasca il pacchetto di sigarette e lo poggia sul tavolo, senza pensarci 2 volte lo afferro ma non appena Niccolò se ne accorge diventa serio e l'unica cosa che mi viene in mente di fare è alzarmi dal tavolo e allontanarmi ridendo. "Pariolì se mi madre scopre che t'ho dato na' sigaretta me sgozza" dice avanzando verso di me che ero vicino al muro esterno dell'abitazione, "non me l'hai data tu, l'ho presa io" dopo la mia frase lo vedi continuare a venire verso di me a piccoli passi e questo mi porta ad indietreggiare, accorgendomi però che ormai dietro di me c'era solo la parete a cui ormai la mia schiena era completamente poggiata, "ti vedo in ansia pariolì" dice mettendo le sue mani sul muro bloccando così il mio corpo. Questa vicinanza non mi faceva bene, iniziavi a sentire il caldo salire dai miei piedi fino alla testa, il respiro si stava accorciando e gli occhi di Niccolò che si alternavano tra i miei e le mie labbra non aiutavano per nulla. "Ansia? e per cosa?" dico sicura di me, "Non so, magari per questa vicinanza" sussurra al mio orecchio provocandomi brividi ovunque, lui stacca una mano dal muro e sfiora il mio braccio salendo con i polpastrelli dal polso fino alla spalla, per poi posare il palmo sul mio collo.

Tu mi hai salvato da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora