"Ma sei un coglione!" urlo al moro quando prima di scendere dalla macchina per entrare in casa mi do una controllata nello specchietto, notando i segni rossi sul collo, lui se la rideva divertito mentre io pregavo che non ci fosse nessuno a casa a quest'ora, "e comunque guarda che siamo pari" dice lui alzandosi la maglia mostrandomi il suo petto abbastanza marchiato, "beh......sarà stata una delle tue amiche di letto" dico imbarazzata, come faccio a non ricordarmelo? "Si sì, una bionda, occhi chiari e di buona famiglia, è anche logorroica a tratti e spesso antipatica" mi stuzzica lui.
"Ah comunque tua madre ha lasciato qua una maglia l'altro giorno, se entri te la do così la porti a casa" dico al moro ricordandomi questo particolare, "trovi addirittura la scusa per farmi entrare, vuoi un secondo round?" dice lui ridendo riferendosi alla nottata passata, "sei proprio scemo, fai come vuoi". Alla fine mi segue e dopo aver lasciato in camera mia le mie cose, vado in cucina dove c'era Niccolò seduto e gli porto la maglia di Anna. "Eccola" dico posandola davanti a lui sul ripiano dell'isola, lui gira su se stesso con lo sgabello fino a trovarsi esattamente di fronte a me, "che fai ti sei incantato?" chiedo io notando che il suo sguardo è fisso sul mio seno, dovuto al fatto che da seduto arriva lì come altezza con la testa. "Beh" risponde lui beccandosi uno schiaffetto, "ahia, t'ho visto nuda e mò te fai problemi se te guardo vestita?" Continua lui con tono divertito, la mia faccia si fa sempre più rossa e lui allunga una mano posandola sulla mia guarda per accarezzarla e dopo fare unire le nostre labbra.
Un bacio che avrebbe dovuto avere durata breve, ma che invece si sta prolungando, qualcuno del personale poteva entrare da un momento all'altro ma in questo momento non era un nostro pensiero, il suo telefono inizia a vibrare sul tavolo e dopo aver sbuffato Niccolò lo afferra e risponde, "Adrià" risponde al suo amico. Rimangono in chiamata non molto e quando mette giù mi comunica l'invito di stasera a casa di Gianmarco per vedere la Roma, non che a me importi chissà quanto, ma stare con loro mi piace. "Sicuro che non sono di troppo?" domando insicura, "ma che de troppo, sei già uscita con noi altre volte...e poi sono stati loro ad invitarti, fosse stato per me t'avrei lasciata a casa" mi risponde lui facendo il simpatico, io stacco le mie braccia che erano avvolte al suo collo e lo sguardo male, "ok, allora quello di prima è stato l'ultimo bacio che mi hai potuto dare" gli dico facendo la finta infastidita, nel frattempo cammino verso il salotto e mentre mi trovo all'altezza del divano sento tirarmi verso di esso.
"Non fare la bimba offesa dai" mi dice lui mentre siamo sul divano, io trattengo una risata e resto in silenzio, lui cerca di stamparmi un bacio ma io mi sposto apposta facendolo sbuffare, "te l'ho detto che non mi avresti più baciato, con me non si scherza Moriconi" sussurro al suo orecchio, "pariolì, non te conviene fà sto gioco...." sussurra a sua volta, l'atmosfera si stava facendo eccitante ma non potevamo rimanere così ancora per molto, siamo pur sempre in casa mia, "nessun gioco, meglio se ci alziamo da qua", "si meglio.....potrei non rispondere più delle mie azioni tra pochi secondi"
Alla fine è rimasto qualche minuto e poi se ne è andato, questa giornata diventava sempre più strana è avevo proprio bisogno di stare un po' da sola. Dopo aver riposato e sistemato un po' il disordine spaventoso di camera mia, ho iniziato a prepararmi. "Ah esci?" Chiede mia mamma vedendo dallo spiraglio della porta socchiusa che mi sto vestendo, "si vado a casa di un'amico, gioca la Roma", lei pensando di aver capito male entra in camera chiedendomi di ripetere, "questo amico deve essere speciale, tu non ti sei mai interessata di calcio", la conversazione si stava complicando e decido di tagliare corto dicendole che ci saranno anche delle ragazze e che è per quello che vado. Non stavo del tutto mentendo, le ragazze ci sono davvero e non vedo l'ora di approfondire la conoscenza con loro, sembrano molto gentili e soprattutto disponibili.
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Tu mi hai salvato da me
RomanceAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...