50

223 6 4
                                    

Niccolò

Stamattina abbiamo inciso un nuovo pezzo, sono andato a pranzo con il mio team, e poi siamo tornati in studio, una giornata intensa. Ho sentito Ambra e mi ha detto che oggi non è andata andata a scuola dato che stava male, ho intenzione di andare a trovarla per vedere come sta, ma andrò verso sera. Sono ogni giorno più soddisfatto del mio lavoro, perché si, ormai è davvero il mio lavoro, fa ancora strano dirlo. Fa strano passeggiare per strada ed essere fermato da ragazzi, ragazza, genitori è una volta anche da qualche anziano, mi piace la musica che non è solo per una generazione, mi piace la musica multi generazionale, ed è ciò che spero di vedere ai miei concerti....tanta gente mista.

"Dopo che facciamo? Se bevemo na biretta?" Propone Cocco, lui è sempre stato amante dell'aperitivo, infatti la maggior parte delle volte l'idea parte da lui, "per me va bene regà, basta che non se fa tardi, voglio passare da Ambra che oggi non è stata bene" dico io ai miei amici, facendo partire diversi versi da parte loro, "ah mò me pijate p'er culo?" dico io facendoli ridere insieme a me. "Ormai lui è un uomo occupato, è un cantante e soprattutto ha la psichella" continua Adriano prendendomi in giro, alla fine passiamo tutto il pomeriggio così, a ridere del mio cambiamento, era da tanto che non stavo così bene e anche loro se ne sono accorti.

Dopo l'aperitivo che alla fine si è prolungato più del previsto decido di andare dalla mia ragazza, e già che ci sono porto a casa mamma. Prima di recarmi a casa sua però passo dal fioraio, che stava giusto per chiudere, ma lo convinco a farmi un mazzo di fiori da portare alla bionda, i suoi fiori preferiti. Stranamente non mi ha più scritto da oggi pomeriggio, sarà a letto, ma so che questo gesto la tirerà un po' su di morale.

Parcheggio la macchina nel vialetto appena fuori dalla villa e arrivo al cancello che stranamente trovo aperto, mi incammino verso la porta di ingresso e quando suono, ad aprirmi c'è Eleonora, la madre di Ambra, che spalancando la porta permette ai miei occhi di vedere la mia ragazza ridere e scherzare con Manuel, mentre entrambi hanno ancora il giubbotto e lei una borsa. Il cuore mi si ferma per un secondo, il sorriso che avevo sul viso scompare, e il braccio che teneva le rose cade lungo il fianco. La confusione mista alla delusione si fanno strada dentro di me, e l'unica cosa che riesco a fare è andarmene.

Lancio il mazzo di fiori nel porta ombrelli fuori dalla porta e salgo in macchina, scrivo a mia madre di uscire e non appena arriva partiamo, lei prova a parlarmi ma capisce che non ne ho voglia, sono praticamente distrutto, lei aveva detto che oggi stava a casa da scuola perché stava male, invece la trovo lì a ridere e scherzare, e per di più appena rientrata da non so dove con quel coglione. "Nicco mi dispiace, non sapevo niente io" mi dice mia madre cercando di consolarmi, lei c'è sempre stata per aiutarmi nei momenti difficili, "tranquilla mà, lo so che me l'avresti detto....io vorrei solo capire che cosa c'è che non va in me, ogni volta che trovo una persona che mi fa vivere certe emozioni poi in un modo o nell'altro la perdo" confido io quando arriviamo sotto casa, "tu non l'hai persa, e in ogni caso ora vai a casa e riposati, domani quando sarai più lucido ne parlerete, è così che si risolvono i problemi amore", mi lascia un bacio e io l'abbraccio come se volessi tenerla qui con me.

Tu mi hai salvato da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora