Leggere la sua lettera mi ha stupito, nonostante sia stato lui a prendere le distanze vuole che ci riavviciniamo. Forse dovrei farlo aspettare un po' e farmi desiderare, ma il punto è che Niccolò è essenziale per me, e non voglio perdere altro tempo senza di lui al mio fianco. Decido di vestirmi e sistemarmi almeno i capelli, non mi trucco perché non è neanche abituato a vedermi truccata, quando sto con lui mi sento talmente bene e accettata che non me sento il bisogno. Dopo aver fatto tutto chiedo ad Anna un grandissimo favore, dato che è quasi ora di cena le faccio preparare la carbonara che fa lei buonissima, la mette in un contenitore e scappo dal mio ragazzo prima che si raffreddi.
Busso alla porta, nel momento in cui le mie nocche la toccano mi viene in mente quel giorno in cui sono stata qua fuori a disperarmi per lui, a distogliermi dai pensieri è essa che si apre, mostrandomi il viso di Niccolò. Non so neanche io perché, ma i miei occhi diventano lucidi e mi emoziono nel rivederlo, lui sorride e mi accoglie tra le sue braccia, "sono stato un coglione, scusami amore mio" mi sussurra lui all'orecchio mentre lo stringo forte, 'amore mio', il mio stomaco si riempie di farfalle ma cerco ti tenerle a bada, "ho sbagliato io a non dirti che sarei andata a Milano con Manuel".
Ci siamo seduti a tavola per gustarci la pasta di Anna, e ho raccontato bene al moro come è andato quel giorno, "perché non mi hai chiesto di accompagnarti? Lo sai che sarei venuto con te" chiede lui dopo il mio racconto, "io avevo detto che sarei andata con te, ma ovviamente mia madre si è opposta obbligandomi ad andare con Manuel, e poi forse Nicco è stato meglio, era pieno di gente e sicuramente ti avrebbero riconosciuto" lui annuisce, ha capito la situazione, sa che mettendo i contro a mia madre mi complico solo l'esistenza. "E ora con Manuel?" Chiede con un tono geloso, "che cosa?" Gli domandò io ridendo, "non so, state insieme a casa?", "assolutamente no, non lo saluto da quel giorno, quando mangiamo non parliamo, se ci incrociamo in casa nemmeno, io voglio che tu capisca che voglio te, non me ne frega niente se c'è o non c'è lui" Niccolò in risposta posa la forchetta e mi prende il viso per baciare le mie labbra.
Ed eccoci qui nel suo letto dopo esserci donati l'un l'altro, ogni volta fare l'amore con lui è come la prima volta, le emozioni rimangono sempre le stesse ed è una cosa bellissima. "Ti ricordavo più bella pariolì" mi dice scherzando mentre passava le dita tra i miei capelli biondi, io lo guardo male ma decido di stare al suo gioco, "si anche io ti trovo male AMORE", lui arrossisce leggermente prima di rispondermi, "allora l'hai sentito prima" chiede sorridendo, "certo, di solito non usi questo nomignolo, era impossibile non accorgersi" ridiamo insieme e poi i nostri sguardi finiscono ancora per incrociarsi, "comunque sei bellissima, anche dopo due settimane, amore mio" riecco le farfalle nello stomaco, "anche tu, mi mancava vedere il tuo viso che mi fa impazzire".
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Tu mi hai salvato da me
RomanceAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...