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I miei genitori sono tornati dal viaggio è come ogni volta mi hanno sommerso di domande sulla scuola, se avessi preso qualche voto alto, se fossi  andata al,a festa di qualche figlio di buona famiglia e se mi fossi informata per l'università.....senza pensare un secondo a chiedermi come stessi io dopo aver passato 3 giorni da sola a casa. Da sempre è così e ormai i ho fatto l'abitudine, ma quando ci penso un po' mi dispiace, vorrei soltanto sentirmi davvero importante per loro una volta tanto.

"Stasera vado alla festa di Eli, non ci sono a cena" comunico a mia madre prima di uscire per andare a scuola, "va bene tesoro, io e papà saremo fuori a cena ma torniamo presto, portati le chiavi di casa". Esco e mi dirigo alla macchina dove trovo il moro sorridente, "oggi siamo felici?" gli chiedo girandomi a guardarlo, indossava come sempre quei suoi occhiali, penso di non aver mai visto bene i suoi occhi, "in effetti si, oggi è il compleanno di Cassiolino", "devo ammettere che questa tranquillità nel nostro rapporto mi fa ancora strano, che ti è preso?" dico ridendo, "ho smesso di fà er cojone, dovrò sopportarti per chissà quanto tempo ancora" risponde lui sincero, "ti ho trasmesso la sincerità?", "l'importante è che non mi trasmetti l'essere fastidiosa pariolì, quello te esce veramente bene" io lo guardo a bocca aperta e lui scoppia a ridere, "che pezzo di merda Niccolò Moriconi", "addirittura pe nome e cognome, me stai a fà paura, e poi na principessa come te non deve dì le parolacce altrimenti il principe azzurro non lo trova", "e se io non volessi il principe azzurro ma il ragazzo che guida la carrozza?" azzardo a dire, lui apre la bocca per dire qualcosa ma ci ripensa e rimane zitto continuando a guidare, forse mi sono lasciata prendere, forse ho fatto un casino.

Dopo la mia frase non ci siamo più parlati, solo salutati una volta arrivati a scuola, non so perché l'ho detto....forse mi sto rendendo conto che quel ragazzo mi incuriosisce, lui mi sembra altrettanto attratto dal volermi conoscere ma forse ho frainteso io, purtroppo però spesso sono diretta e come in questo caso mi faccio scappare cose che è meglio non dire. "Allora, stasera ci sarà anche Francesco, è tutto tuo, io penso al suo amico" mi dice esaltata Elisa, "guarda Eli per me puoi anche prenderteli entrambi", "ma che stai dicendo? Francesco, quel figo di Francesco, quello che da due anni ti vorresti fare, non so se mi hai capita", "ho capito benissimo Eli, però non mi va in questo momento di buttarmi su di lui", lei mi guarda stranita ma fortunatamente suona la fine dell'intervallo e siamo costrette a tornare in classe a fare le ultime ore di lezione.

Da quando sono piccola vivo in questa campana di vetro fatta di gente per bene, ma che dietro si insulta, vestiti firmati, che quando gli altri ti vedono si augurano che si strappino, macchinoni, di cui la gente vorrebbe bucare le gomme e rapporti famigliari perfetti solo quando si è con altri. Fino a qualche anno fa ero fiera della mia vita, mi sentivo fortunata ad essere nata ai Parioli, ma crescendo ho realmente capito le cose importanti della vita, e ora ne approfitto sempre per fuggire da questa campana che ho attorno da troppo; uscire con Niccolò e i suoi amici è stato come respirare un'aria fresca, pulita, senza smog, ma poi si sa....cenerentola a mezzanotte deve tornare a casa, altrimenti tutto ciò che fino a quel momento è stato bellissimo, si rivela per quello che è davvero, e nel mio caso una stupida ragazzina viziata dei Parioli. Voglio conoscerlo meglio e magari entrare un po' di più in quel suo mondo così diverso dal mio, ma così paradossalmente bello, voglio conoscere persone che non provano invidia per ciò che ho o per chi frequento, ho bisogno di gente vera e credo che lui sia la persona giusta per farmi scoprire la vera vita là fuori.

Tu mi hai salvato da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora