Niccolò
"Non so come prenderla regà, io gliel'ho detto perché me la sono sentita, in fin dei conti sò innamorato praticamente da quando l'ho vista" dico sfogandomi con i miserabili, "a Nì, mò nun fasciatte la capoccia prima de rompertela, magari l'hai solo colta di sorpresa" mi consola Valerio, ho raccontato loro che ieri sera ho detto 'ti amo' ad Ambra e non ho ricevuto risposta, ovviamente me sò fatto prende dall'ansia e ho iniziato a farmi strane idee, "secondo me puoi stà proprio sereno, non penso che na pischella che non è innamorata di te vada contro sua madre pe sta relazione" si intromette Gianmarco, ha un po' ragione, se fosse una cosa passeggera e non ci fossero dei sentimenti veri di mezzo lei non avrebbe fatto tutto questo.
Domani inizierò i firma copie del mio album e sono abbastanza agitato, come se avessi paura di vedere in faccia le persone che si ritrovano nella mia musica. La cosa che mi conforta è che la prima tappa è proprio Roma, non so come mai ma sento i miei fan della città più intimi, questo è un bene per rompere il ghiaccio, la cosa che non vedo l'ora di fare sono i concerti, vedere le persone in faccia, palazzetti in cui riecheggia la mia musica e tutti loro che la cantano.
Oggi i genitori di Ambra partivano per i loro soliti viaggi di lavoro e la bio da mi ha subito informato di avere casa libera, nonostante questo però nella mia testa c'è ancora il pensiero di quel 'ti amò' non corrisposto, so però che se voglio chiarire le cose la cosa migliore è vederci e parlarne, non vorrei per nessun motivo al mondo che questa cosa potesse allontanarci. Mentre passeggio con Pisolo mi chiama mia madre chiedendomi di passare a prenderla dato che non ha la macchina, ne approfitterò per confrontarmi con la ragazza.
"Ciao mà, ti dispiace se salgo un attimo a parlà con Ambra?"le chiedo quando entro in cucina, "vai dai, sbrigate però" mi risponde lei incitandomi a far veloce, salgo le scale e busso sulla sua porta che era stranamente chiusa, lei risponde chiedendo chi sia e appena sente il mio 'Nic' mi invita ad entrare.
"Ciao, non mi hai detto che saresti venuto....stavo studiando" mi dice lei dalla scrivania su cui c'erano diversi libri ed evidenziatori sparsi, "tranquilla, in realtà ero a casa ma mamma mi ha chiesto di venirla a prendere che è senza macchina......volevo parlarti" l'imbarazzo è papabile, mi accomodo sul letto mentre lei gira sulla sedia per essere difronte a me, "Niccolò se è perché non ti risposto l'altra sera è che...." Lei si blocca e abbassa lo sguardo, le prendo le mani stringendogliele, "ei, non sono arrabbiato, solo che vorrei capire se c'è qualcosa che ti frena, o magari sono io che non ti faccio sentire quelle cose", "non è questo, io non lo so, è che per me è difficile" continua lei, "Ambra non mi fai capire niente però così", "cosa dovrei dirti Niccolò, mi sento in colpa da due giorni, c'è imbarazzo tra noi, ho casa libera e non staremo neanche insieme, le cose sono diventate strane solo per questa cosa adesso" mi dice iniziando a diventare seria e infastidita, "questo è perché non hai le idee chiare, cazzo Ambra, da quanto ti sto dimostrando il mio amore?" Sbotto io, "ti ricordo che io sto con te mentre nessuno che mi circonda approva questa cosa, pensi che io stia solo passando il tempo con te?" Alza la voce la bionda, non facciamo che urlarci contro, finché mia madre del piano di sotto non ci interrompe chiamandomi dicendo che era in ritardo per tornare a casa.Lascio casa sua così, senza aver risolto nulla, ma anzi avendo Como,Icaro la situazione. So quanto lei avrebbe voluto che restassi, ma non riesco, odio questo mio carattere ma allo stesso tempo non riesco a cambiarlo. Ci sono rimasto male dalla sue parole, penso che forse ci voglia un momento di distanza così che magari capisca realmente ciò che vuole. Io sono una persona estremamente orgogliosa e so che è difficile starmi vicino, mi conosco e so che non le scriverò finché non si farà lei avanti, a questo punto spero che si convinca è che cerchi lei il modo per chiarire.
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Tu mi hai salvato da me
RomanceAmbra è una ragazza dei Parioli , grande casa, vestiti e borse firmate, macchine e anche il personale in casa, abituata a frequentare solo feste a modo, di gente approvata dai suoi genitori proprietari di una azienda nota. La sua vita perfetta però...