Domenica

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Niccolo's pov

Domenica mattina. Mi sveglio abbracciato ad Anna per la seconda notte di fila. Anche stanotte non abbiamo fatto altro che viverci, amarci, conoscerci. Ieri non abbiamo nemmeno più parlato di Federica, penso non voglia toccare l'argomento, probabilmente aspetta che sia io a dirle qualcosa, di certo lo farò in questi giorni. Oggi le ho chiesto di andare da mia madre a Roma e lei ha accettato. 

 Poggio le labbra sul suo collo lasciandole mille piccoli baci per svegliarla. "ehi " le sue parole al mattino sono solo queste..."ehi " rispondo io continuando a baciarla "buongiorno " le dico senza smettere " Nic se continui così non mi alzo più sappilo " mi risponde Anna. 

Mi fa impazzire il suo sorriso appena sveglia, amo le sue guance arrossate e morbide , adoro la luce che emanano i suoi occhi non appena incrociano i miei... "vado a fare il caffè ti aspetto di là..." le dico "mmm ok ok così forse mi alzo" mi risponde sorridendo e tirando su il lenzuolo fino a coprirsi il volto.  

Scendo in cucina e mi guardo intorno. Per fortuna trovo subito quello che mi serve. Anna mi raggiunge e mi abbraccia alle spalle. "buongiorno " lasciandomi un bacio sulla schiena. Ci sediamo a bere il caffè e poi andiamo verso Roma

....qualche ora dopo

Abbiamo appena finito il pranzo, mamma, papà, Lollo e Vale l'hanno fatta sentire a suo agio appena entrata in casa. Mi alzo per andare al piano prendendola per mano "vieni con me" le dico. "portami con te, dove tutto si trasforma dove il mondo non mi tocca..." cantiamo insieme "e portami con te dov'è leggero il mio bagaglio dove mi ami anche se sbaglio..." sorrido e le lascio un bacio sulle labbra "lo sai che da quando ci sei tu le mie canzoni hanno un colore diverso?" "cioè?" mi chiede "come te lo spiego...quando le ho scritte esprimevano delle sensazioni che ora con te sono cambiate. Non so spiegartelo meglio, a parole nun se po" le dico baciandola mentre la stringo a me.

Sono quasi le 17 e stiamo andando al caffè del parco. Oggi pomeriggio i proprietari hanno deciso di chiudere il locale per far entrare solo noi del gruppetto, i miserabili. Ci fermiamo prima al parcheggio dove aspettiamo Cassio e Cocco. siamo abbracciati quando ci sentiamo chiamare da Gabriele, ci giriamo e lo vediamo col telefono in mano...

 siamo abbracciati quando ci sentiamo chiamare da Gabriele, ci giriamo e lo vediamo col telefono in mano

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"buonasera piccioncini..." dice ridendo " se se...nun mette la foto mo che sennò nun potemo be manco na bira dopo..." gli dico sarcastico "mica so scemo Ni...t'a manno poi vedi te che voi fa" mi risponde dandomi una pacca sulla spalla. Ci incamminiamo e una volta arrivati alla porta sul retro del bar troviamo già tutti gli altri che ci aspettano. 

Sembra che Anna abbia fatto colpo anche su di loro e questo mi fa davvero piacere. i miserabili sono parte della mia vita da sempre. Chi lavora con me tutto l'anno come chi vedo solo alle cene a casa o agli aperitivi tipo stasera. 

Come sempre abbiamo fatto il nostro aperitivo "grezzo", come lo chiamiamo noi... Tiziano racconta di quando abbiamo fatto il video di Stasera e ho quasi sfasciato la  portiera dell'auto, Alessandro se ne esce con le prime canzoni cantate alle elementari...

 " io me ricordo di quanno nun potevo cantá le canzoni mie ma solo e cover...e mo sto pure a  pensá che adesso ci so ragazzetti che devono cantá le mie e non le loro" dico ripensando a quando avevo 17 anni e nessuno credeva nella mia musica. C'eravamo io, il pianoforte e mia madre. Eppure non mi sono mai arreso. Ho sperato tanto di arrivare dove sono e continuo a sperare che tutto questo non finisca mai. Scendo dalla nuvola di pensieri che mi stanno girando in testa e sento la base di una mia canzone

 "daje Ni te nun poi vive senza cantá,  o famo n karaoke?" mi dice Cocco dandomi una pacca sulla spalla

"Fateme cantá nun so bono a inventamme i discorsi...." "fateme cantá pe gli amici che ho lasciato ar parcheggio io che quasi me ce sento in colpa..."

"o sai vero che nun te devi sentí in colpa Ni?" mi dice Cassio abbracciandomi " o so, mo o so, ve devo di solo grazie pe nun esse cambiati co me ma esse rimasti i miei miserabili"

 dopo aver detto queste parole vengo travolto dai miei amici in un abbraccio che sa di casa.Lo sapevo che non mi avrebbero mai lasciato,  ma la paura di perdermi per strada l'ho avuta pure io. 

Ci rendiamo conto che sono le 2 del mattino e decidiamo di andare a casa dopo aver bevuto ancora un gin tonic tutti insieme. 

"mejo se stamo qua vero Annare?" "mejo si...bevuto troppo me sa..." mi risponde Anna. Andiamo verso casa mia, non è molto lontana dal bar e a quest'ora possiamo camminare per strada tranquilli. Quando arriviamo a destinazione mi lancio sul letto vestito "so distrutto...che giornata" dico ridendo. Anna fa la stessa cosa, si lancia sul letto "siamo simili eh...me sa che siamo uguali io e te in certe cose!" mi dice appoggiando una mano sulla mia guancia prima di addormentarsi.


.....continua


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