Canzone stupida

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Anna's pov

Ci siamo. Tra poche ore ci sarà la data zero a Lignano e Niccolò è parecchio agitato. Io sono arrivata qui due sere fa, Gabriele mi ha detto che era molto nervoso prima del mio arrivo ma che la mia presenza lo ha rilassato almeno un po. "Lo stadio se sta a riempí..." afferma Cocco ritornando dallo stand del merchandising. Vedo Niccolò mettersi le mani tra i capelli "me sto a senti male amó, me viene da svení" dice sedendosi a terra tenendo la schiena contro la parete del camerino. Ho ormai capito quale sia il solo modo per calmarlo. Mi siedo a fianco a lui e poggio la mia mano sui suoi capelli accarezzandoli. Niccolò si avvicina e mi chiude in un abbraccio. Rimaniamo così per qualche minuto "eddai fijo mio vedrai che sarà una bomba" afferma sua madre entrando in camerino "mo però te devi alzá e veni de lá a magná, forza" sorridiamo e ci alziamo insieme. Percorriamo in silenzio il corridoio che ci porta dove tutti lo stanno aspettando per cenare.

Qualche ora più tardi

"ndo cazzo hai lasciato gli occhiali??" chiedo io stupita vedendolo pronto per salire sul palco solo col suo amato cappello "oggi nun me servono" mi dice baciandomi "mo andate fori che è quasi ora". Adesso sono qui in mezzo a tutti i suoi fan, come sono sempre stata. Insieme a tutta la sua famiglia che ormai è anche la mia. Sono emozionata ad immaginare lui uscire sul palco senza il suo filtro che lo accompagna da tutta la vita. Ed è proprio quando lo vedo che capisco quanto sia un uomo diverso, un uomo che ha sempre le sue paure ma non le vuole più nascondere, o perlomeno ci sta provando. Suo padre cerca di non far trasparire le sue emozioni ma lo vedo commuoversi appena sente le canzoni a cui è più legato. Mi appoggio a lui abbracciandolo vedendolo commuoversi mentre inizia la canzone con cui a Sanremo arrivó secondo qualche anno fa. Immagino quanto male abbia fatto anche a lui tutto quell'astio nei confronti di suo figlio, e ora vedere quello che ha creato con la sua musica gli fa capire quanta forza abbia avuto per combattere contro ogni pregiudizio.

"chi vuol capire capisca..." ed è così che Niccolò annuncia la prossima canzone. Sul ledwall scorrono le pagine degli articoli che lo denigrano tuttora, dandogli dell'antipatico, del depresso, del rancoroso. E lui ci ride sopra, come fece anche 4 anni fa sempre con la stessa canzone. So già che domani i giornali parleranno solo di questo e anche lui lo sa. Ma se vogliamo dirla tutta almeno parleranno di lui e faranno passare la sua musica. "canzone stupida come te come quello che scrivi..." il boato dello stadio è evidente. Ma non è colpa sua... è colpa delle favole!!

Niccolo's pov

Ok. Ci siamo. Inizia il tour. Qualche ora e saró sul palco. E non respiro. Mi sento male. Mi sento svenire. Manca davvero poco. "Niccolò sto qua con te" ho gli occhi chiusi, le mani tra i capelli e le ginocchia appoggiate al petto, la voce di Anna per un istante mi calma. Poi appena mi sfiora la testa delicatamente sento la tensione scendere, il cuore riprende a battere normalmente e non ho più la gola in fiamme. Basta un attimo e torna tutto al suo posto. Basta questo. Sono pronto e in questo momento ho deciso che gli occhiali non mi servono. Almeno stasera voglio far vedere al mio pubblico come mi sento appena Niccolò diventa Ultimo. Prima di uscire fuori le gambe mi tremano, penso di non riuscire a reggermi in piedi. Poi appena i miei occhi incontrano il palco diventa tutto così facile, così naturale. Incontro sguardi che mi danno la carica perfetta sempre. Io e la musica, l'amore di una vita. Quell'amore che mi ha salvato e mi ha portato fino qui insieme alla mia cocciutaggine e alla tenacia di mia madre che non ha mai smesso di sorreggermi quando stavo per cadere. Quando vedevo solo vuoto intorno a me c'erano lei e il pianoforte. Nessun altro.

a fine concerto

Come sempre la data zero ha qualche imprevisto. Un po mi sono incazzato, il ledwall faceva scherzi strani, forse anche a causa della pioggia della sera prima. La pedana col piano non si è alzata, non ho potuto scendere in mezzo al pubblico perchè le pedane erano scivolose...insomma, non è andata dritta come avevo sognato. "eddai Ni, sei stato grandioso! venerdi a Roma se spacca tutto..." . Ha ragione Adriano. Adesso è il momento di rilassarsi e lasciar andare un pò di tensione. Almeno per un paio di giorni.

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