Niccolo's pov
Tra una settimana inizia il tour, tra qualche giorno partirò per Trieste e già so quanto mi mancheranno I pianti di Noah e gli abbracci di Anna. Proprio per questo, come le avevo promesso qualche mese fa, ho organizzato qualcosa solo per noi due. Lei ancora non sa nulla, ma ho pensato proprio a tutto. Probabilmente ho curato più i dettagli di queste giornate che la scaletta del tour di quest'anno.
"Niccolò sei sicuro? tua mamma un giorno con Noah?" "amò, se ce l'ha fatta co me, co su nipote sarà na passeggiata. Poi i biberon li sa fa eh, nun te preoccupà ". È stato stressante all'inizio per Anna non poter allattare nostro figlio, ma non c'era verso e nonostante tentasse in tutti i modi lui lo rifiutava proprio. Poi per fortuna ha capito che non doveva sentirsi meno madre per questo. Lei sarebbe stata sempre il suo rifugio." Annarè oggi goditi sta giornata co me, nun pensa a niente ok?" dico io carezzandole il viso. "te l'ho mai detto che sei un essere speciale?" mi chiede sorridendo "un po di volte...ma nun so io che so speciale, sei te che mi ci fai diventare" affermo. Io di perfetto non ho nulla, ma da quando c'è lei nella mia vita sto diventando ogni giorno un uomo migliore. O perlomeno è così che mi sento.
"mi dici dove andiamo?" chiede Anna per l'ennesima volta. "sorpresa...non ti ho mai portata qua..." dico io "appunto, ndo stamo annà?" guarda fuori per capire qualcosa "curiosona!!!" esclamo cercando di non farle capire dove siamo. "non è vero che non mi hai mai portata qua" afferma lei ridendo quando capisce che siamo nella casa in Toscana. "ups..." non posso dire altro dopo la sua affermazione. "noi due, solo noi due. Solo io e te oggi...magari anche domani, chissà" dico prima di incastrare le mie labbra nelle sue. "forse dovremmo andarci piano Ni" dice lei senza fiato " forse" affermo io sorridendo sulle sue labbra " o forse no..." continuo a dire "o forse si" "se continui così nun so se riesco a smettere di baciarti" confido io guardandola arrossire come se fosse la prima volta che ci stiamo sfiorando la pelle e il cuore.
"Mi sei mancato" afferma Anna una volta dentro casa "che vol di che te so mancato? io ci so sempre stato, i miei baci pure..." "Niccolò...sai cosa voglio dì" dice lei prima di iniziare a spogliarsi di ogni paura e di ogni brandello di stoffa che separa i nostri corpi mentre non riusciamo a stare lontani uno dall'altro. "aspetta aspetta" la fermo prendendola per mano e dirigendomi insieme a lei in quella camera che ci ha visti altre volte respirare all'unisono. Siamo entrambi incapaci di parlare se non attraverso i nostri corpi, come se non ci fosse altro modo per comunicare in questo momento. Ci rinchiudiamo in quella bolla solo nostra che ci fa perdere qualsiasi cognizione del tempo e dello spazio e ci ritroviamo a fondere i nostri sguardi in un unico brivido.
"Questo...questo mi era mancato tanto Ni" mi dice Anna sottovoce, appoggiata al mio petto ascoltando il mio cuore che ancora non riesce a rallentare i battiti. Accarezzo la sua spalla scendendo fino alla sua mano che è appoggiata su di me stringendola nella mia "dalla pelle al cuore...che devo ritornare..." canticchio sottovoce lasciandole un bacio fugace "nun scherzo, te l'ho cantato più volte...io saprei amarti pure come idea...lo sai" ed è vero. Anche se fisicamente in questi mesi non ci siamo vissuti, io del nostro amore non so farne a meno, mi incanto a guardarla, la pelle rabbrividisce quando lei mi sorride e questo mi basta e avanza il più delle volte. Amarsi non è solo fondere due corpi, è nutrire le proprie vite dei sogni dell'altro e gioire di ogni piccola scoperta quotidiana. "si si però ammetti che è meglio farlo che pensarlo!" afferma lei maliziosamente "mai detto il contrario...anzi" dico io prima di rientrare di nuovo nella stessa bolla di prima e nella sua pelle "te me farai impazzì o sai" "Anna...io so già pazzo di te..." concludo io riempiendo il suo viso di baci senza riuscire a smettere.
qualche ora dopo
"mà, tutto a posto co Noah?" ho appena chiamato mia madre per chiederle come va, Anna sta dormendo e io sono fuori in giardino. "Nicco tu figlio è un angioletto...te che me chiami a fa invece che sta co la ragazza tua? "mi chiede mia madre ridendo "Anna sta a dormì mo, t'ho chiamato solo per quello...sta tranquilla" sorrido alle parole che mi ha appena detto "Tra poco arriva Claudia cosi se gode pure lei il nipotino, voi ve prego nun pensate a niente, forse mo puoi pure chiederle quello che volevi chiede quanno è nato Noah..." "ao ma la smetti de sapè già quello che voio fa??me fai paura mà!" affermo io sconvolto. Come fa a sapere sempre quello che sto per fare? Come ci riesce ogni volta? Non le ho nemmeno mai detto che avevo fatto una specie di proposta ad Anna e lei aveva capito qualcosa senza che ne parlassi. E oggi...di nuovo. Lei risponde a tutte le mie paure senza che nemmeno gliele riveli. E ha ragione, questo è il giorno perfetto per chiederglielo. Di nuovo.
STAI LEGGENDO
La mia favola - Ultimo
FanficSe curi un sogno la tua anima si inchina... Anna e Niccolò, due ragazzi che impareranno a conoscersi e capirsi. Lei arredatrice romana che sogna di vivere al mare da sempre, Lui cantautore romano da sempre presente nella vita di Anna con la sua musi...