2.43 am

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Gabriele's pov

Sara e io siamo bloccati in mezzo al traffico "Roma nun fa la stupida stasera!" canto io " amò, nun è mestiere tuo, lascia cantà Niccolò" mi blocca lei ridendo "te sei proprio na stronza!" "e te poco permaloso eh!" incalzando. "dai Gabriè...nun fa quella faccia" mi vede imbronciato e si avvicina lasciandomi un bacio sul labbro inferiore "se se...mo pensi de fatte perdonà co cosi poco...vabbeh va..." dico malizioso mentre riusciamo finalmente a spostarci di qualche centinaio di metri con l'auto. Alzo lo sguardo e vedo l'insegna del caffe del parco "se me offri un gin tonic te perdono "le dico parcheggiando l'auto poco lontano dal locale. Sara annuisce ridendo "se te basta quello te lo offro subito"

qualche ora dopo

"finalmente a casa...ma che ore so?" mi chiede Sara " 2.43...oddio...che ricordi..." affermo io, vedendola un pò perplessa continuo "hai presente la canzone di Nic?2.43? l'ha scritta quando eravamo a Los Angeles...e mentre me la faceva sentì pensavo a te" concludo io "non me lo avevi mai detto...quindi sei te il dolce amico che ha svegliato..." "so proprio io.." affermo prima di aprire la porta di casa. Sara non mi dà nemmeno il tempo di togliere le chiavi dalla toppa che si avventa su di me "ti dò un sogno se sogni non hai " dice sorridendo sulle mie labbra. Chiudo la porta senza staccarmi da quel bacio famelico e i nostri corpi si appoggiano uno all'altro bloccati solo dalla parete che dà sulla cucina "ti ricordo che te devi fa perdonà..." le sussurro all'orecchio spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Rimaniamo uno nell'abbraccio dell'altro senza mai smettere di rabbrividire ad ogni tocco, ad ogni sguardo, ad ogni parte di noi che entra in contatto con l'altro fino a perdere completamente il controllo.

Sara's pov

Quello che provo da quando sto con Gabriele è una sensazione strana. È come essere sempre a casa anche se siamo in mezzo al casino. Se siamo in mezzo al traffico e lo guardo mentre canticchia e sorride..resto sempre incantata dalla sua solarità. Nonostante tutto abbiamo superato alcuni nostri limiti, come io che ho iniziato ad andare in palestra con lui e Gabriele che ha imparato a cucinare e a starsene un po di più sul divano con me.

Come ora, dopo che abbiamo fatto l'amore come due adolescenti presi dalla loro passione e incapaci di arrivare in un punto preciso della stanza, fino a ritrovarci poi sul divano di casa nostra con la sola voglia di stare abbracciati uno all'altro.

"io comunque ti avevo offerto il gin tonic, questo non era nei patti" affermo io sorridendo e lasciandolo sorpreso "di che ti è dispiaciuto adesso...non ti credo neanche se me lo giuri.." mi risponde stringendomi a sé "assolutamente no.." dico sorridendo prima di addormentarmi tra le sue braccia.

il mattino dopo

La luce del sole che entra nel salone mi sveglia e mi accorgo che siamo rimasti sul divano nella stessa posizione in cui ci siamo addormentati. Non succede mai. Alzo lo sguardo e lo osservo mentre continua a dormire. Mi avvicino a lui per lasciargli un bacio sulle labbra che lui ricambia subito mentre passa una mano tra i miei capelli "buongiorno" diciamo insieme. "Stamattina niente corsa?" gli chiedo io "sto bene qui con te, andrò a correre domani quando vai al lavoro".

Ecco, un altro aspetto che sottovalutavo è il poter fare cose diverse in una coppia senza per forza sentirsi obbligati a vivere ogni esperienza insieme. Questo rapporto mi sta insegnando a vivere l'amore senza pormi delle barriere o delle paure inutili. Stiamo bene insieme, conta viversi bene e amare se stessi per poi stare bene in coppia anche se distanti. Mi godo questa pace prima che lui e Niccolò se ne vadano a Los Angeles come lo scorso anno. Sarà dura stare lontani, di nuovo.

"Ho un regalo per te" Mi dice Gabriele alzandosi dal divano e andando a prendere una scatola che aveva lasciato nel mobile dell'ingresso qualche giorno fa."Aprila" lo guardo un po stranita, quando mi trovo davanti dei biglietti aerei "una settimana a New York...ci stai?" mi fiondo tra le sue braccia "ho già le valigie pronte!" affermo io riempiendogli il viso di baci. Una settimana insieme dall'altra parte dell'oceano. Non sono mai andata fuori dall'Europa, sarà un'avventura meravigliosa. Anche se con lui ogni posto è meraviglioso.

La mia favola - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora