Niccolo's pov
Ho passato qualche giorno al mare con Anna. Noi, un'isola, emozioni arancioni come il cielo al tramonto e sensazioni blu come il mare calmo che ci circondava. Oggi è l'ultimo stadio, ultimo concerto a San Siro. Il cuore batte forte e io sono fermo davanti ad una scena che mai avrei pensato di vivere, mai. Anna che mi sorride mentre sta parlando con Federica, la mia ex. Tutto mi sarei aspettato tranne questo. La guardo e resto incantato . "Ohi Ni ti ho detto che nun me sbajavo, o vedi? " Adriano mi risveglia per un secondo dai miei pensieri "c'avevi ragione, so stato un cojone a incazzamme co te quanno me hai detto che le avevi dato i pass..." . Se ripenso a come gli ho urlato contro quel giorno mi sento in colpa. Di cosa avevo paura? Non lo so nemmeno io. Forse temevo che Federica volesse riprovarci. Forse temevo che Anna si sarebbe innervosita. O forse temevo me stesso, temevo di perdere quell'equilibrio che avevo finalmente trovato. E ora ripenso alle parole che dissi a Federica quando venne a casa mia. Dopo tutto l'amore che ci aveva legati per anni potevo solo chiederle di amare se stessa e andare avanti con la sua vita. "Le storie hanno un senso finchè non ti siedi e occhi negli occhi ti guardi e non vedi". Non vedi più le stesse cose di un tempo, non senti più l'amore che vi legava, non trovi più nemmeno la voglia di litigare. Vuoi solo alzarti e scendere da quel viaggio che non ti appartiene più. Non dovevo avere paura di nulla, ora lo so.
qualche ora dopo
"Ma che te sei impazzito???" mia madre e Anna chiedono in coro, come sempre ormai "ao faceva caldo, me stava a da fastidio a maglia sudata...ma che problemi ve fate?" rispondo io ridendo per le loro espressioni . A fine concerto non ce la facevo più, sarà stata l'adrenalina a non farmi pensare, tant'è che mi sono tolto la canotta e l'ho lanciata in mezzo al pubblico. Non mi è sembrato nulla di così folle, eppure dalle loro facce sembrava avessero assistito a uno spettacolo vietato ai minori! "Niccolò nun me fa di niente...te lo potevi risparmià..." afferma mia madre lanciandomi uno sguardo infastidito. "eddai su, manco me fossi tolto i pantaloni!" esclamo io divertito "ce devi solo provà Niccolò...ce devi solo provà!" Anna mi fulmina con lo sguardo "amò ma sto a scherzà ma te pare" abbraccio Anna "eddai mica sarai gelosa...tanto è solo roba tua!" sussurro queste parole al suo orecchio e la sento ridere "sei il solito cretino!...e nun di altro" mi risponde la mia fidanzata voltandosi verso di me per lasciarmi un bacio a stampo. "quest'anno te sei lanciato proprio...prima vai a cantare in faccia al pubblico, poi il singolo nuovo, e mo la canotta volata.. " afferma Gabriele "A Cocco, che te devo dì, nun so mai stato così bene...nun so se ce la faccio a nun fa concerti fino a giugno..." affermo io un pò rattristato. E' proprio vero, si torna sempre dove si è stati bene, e io sul palco quest'anno mi sono sentito pienamente me stesso. Con le mie paure a farmi compagnia ma con la consapevolezza di poterle accantonare almeno qualche ora.
"Mo avevo proprio bisogno de fumà..." dico ad Anna mentre siamo fuori dallo stadio. Ho mantenuto il controllo finora ma la scarica di emozioni di questa ultima data non è poca cosa, e così la mia fidanzata mi passa una sigaretta e l'accendino. "Dio quanto m'è mancato sto schifo di sapore, nun poi capì" dico ridendo " posso capì, ma è stato per una buona causa. La tua voce era perfetta sempre...promettimi di non esagerare però..." annuisco " nun te prometto niente, ce provo" . So che questo vizio dovrei togliermelo definitivamente ma per quanto ci abbia provato mille volte ci ricasco sempre, questi quattro mesi sono stati particolarmente impegnativi senza fumo.
Siamo rientrati in albergo, io sono distrutto e mi butto sul letto così come sono "amo leva quei vestiti" afferma Anna ridendo. Non le rispondo. Con gli occhi chiusi sento che mi leva le scarpe, poi mi sbottona la camicia e mi slaccia la cinta dei jeans ."ehi ehi che stai a fa" non le do nemmeno il tempo di rispondere. Mi fiondo sulle sue labbra come se non aspettassi altro. "ma te non eri distrutto?" mi chiede lei tra un bacio e l'altro "colpa tua" le rispondo gettandomi su di lei. L'alchimia che si crea tra i nostri corpi che si cercano costantemente è qualcosa che non si può spiegare a parole. L'unica vera ragione per cui il mio universo ha senso di esistere è perché è allineato al suo. Finché avremo la forza di viverci saremo così. Mi immagino noi due quando saremo anziani, ci vedo camminare per le vie colme di foglie che scricchiolano sotto le nostre scarpe, noi due che cerchiamo la panchina più vicina per sederci ad ammirare il fiume che scorre poco lontano dalla nostra casa. Noi due che aspettiamo qualcosa o qualcuno mentre ci guardiamo come se fosse la prima volta. Fermi, ma fermi solo fisicamente mentre i nostri battiti continuano ad accelerare quando ci sfioriamo le mani a vicenda.
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La mia favola - Ultimo
FanfictionSe curi un sogno la tua anima si inchina... Anna e Niccolò, due ragazzi che impareranno a conoscersi e capirsi. Lei arredatrice romana che sogna di vivere al mare da sempre, Lui cantautore romano da sempre presente nella vita di Anna con la sua musi...