La mia favola - Ultimo

Quando fuori piove

Anna's pov

Ballare sotto la pioggia è stata una bellissima follia...talmente bella che non ho pensato alle conseguenze che poteva avere. Abbiamo passato una buona mezz'ora con i vestiti zuppi d'acqua, senza nemmeno renderci conto di quanto accadeva intorno a noi. Stamattina Niccolò si è svegliato in un bagno di sudore e con la febbre. Vederlo stare così male mi ha fatto sentire in colpa. Per fortuna ora sta riposando, il medico lo ha rassicurato e spero davvero si senta già meglio.

Sono seduta davanti al pc mentre controllo alcune mail di lavoro quando mi sento abbracciare alle spalle "ehi...che fa tutta sola signorina?" mi chiede il mio fidanzato "tu che fai qua?" "sto meglio e non voglio sta da solo in camera..." dice appoggiando il mento sulla mia spalla. " mi dispiace Nic" dico io appoggiando la testa sulla sua "ma la smetti, mi so ammalato mo sto meglio...t'ho contagiata con la mania di controllo?" mi chiede Niccolò ridendo "beh un pochetto..."

qualche ora dopo

"Amò viè a magnà" mi sento chiamare dalla cucina. Niccolò sta molto meglio e si è messo ai fornelli. Mangiamo in silenzio, seduti uno di fronte all'altro. Questi momenti in cui parlano solo i nostri occhi sanno sempre darmi la sensazione di essere completa. Oggi come ogni volta in cui succede. Non ci serve parlare, non c'è bisogno, mai. Solo il suono del campanello interrompe questo istante. "ma te che fai in piedi non stavi male?" dice sua madre non appena entra in casa "ciao Anna" come sempre ci salutiamo in coro facendo ridere il mio fidanzato "ripeto che voi due me fate paura" afferma ridendo "comunque mà sto meglio, tranquilla. Tu tutto a posto?" le chiede abbracciandola "si si tutto a posto Ni, ero solo preoccupata, so come sei quando hai la febbre..." afferma sua madre sorridendo.

Passiamo qualche ora a parlare e a raccontarle un pò del tempo passato in America, anche se lei era costantemente aggiornata da Niccolò. "tra qualche giorno inizio le prove qui a Roma, so già in ansia..." "eddai Nic sta scaletta è una bomba vedrai che andrà tutto bene, come sempre" affermo io sorridendo. Sua madre ci saluta e dopo aver sistemato un pò casa ci mettiamo sul divano. "Anna prima Cassio mi ha chiamato per dirmi che ha dato qualche pass a Federica e le sue amiche...non so cosa gli è saltato in mente..." "Niccolò..." "no fammi finì, sai già che la mia musica è tua adesso...ma se non vuoi che lei sia presente.." lo interrompo "credi che cambi qualcosa se ha i pass o se compra i biglietti? dai saremo in 60mila persone, non ti preoccupare. Basta farti paranoie inutili...per una favola che è finita ce n'è un'altra che nasce.." affermo io sorridendo "te sai sempre dire le cose giuste al momento giusto, come fai?" dice Niccolò prima di incastrare le sue labbra nelle mie.

Niccolo's pov

Ripenso alla frase che Anna mi ha detto prima e sorrido...per ogni favola che finisce un'altra nasce...è proprio vero. Ho sempre creduto all'amore, sono innamorato dell'amore, come dico spesso forse sono troppo romantico. Ma dopo quelle parole dette dalla mia fidanzata ripenso davvero a due anni fa, ripenso che in quel momento non volevo innamorarmi, inconsciamente mi stavo isolando dal mondo e dai sentimenti per non soffrire di nuovo. Poi ho incontrato lei e mi sono accorto che non stavo cercando altro che l'amore e lo stavo trovando negli occhi di una ragazza appena conosciuta. Mi sono innamorato di lei appena l'ho incontrata, appena Pisolo l'ha travolta su quella spiaggia che tanto amo. Non credevo nei colpi di fulmine, ma lei mi ha stregato non appena ci siamo guardati. La guardo mentre dorme abbracciata a me e immagino come sarà questa casa tra qualche anno, immagino quello che sognavo quando eravamo a Los Angeles...quei due nanerottoli che mi travolgono appena entro in casa, i loro abbracci che mi riempiono il cuore di gioia..e mentre sogno quel momento mi addormento anche io.