i Miserabili

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Anna's pov

"Nico puoi cambiare Noah? io me devo ancora sistemá e tra poco arrivano i ragazzi" chiedo al mio fidanzato che si deve ancora preparare. I nostri amici vedranno il nostro bimbo per la prima volta dopo una settimana che è nato. Sono state giornate difficili e così abbiamo preferito rimandare questo incontro, per fortuna hanno capito benissimo. Un neonato cambia tutte le tue abitudini, stravolge i tuoi orari e le tue tabelle di marcia. Come al solito Adriano arriva in anticipo, questa volta ha portato anche Federica, la ragazza con cui esce da qualche mese. Stranamente non vedo ancora Sara e Gabriele. "Anna nun te preoccupà, Cocco ha detto che va tutto bene " sorrido alla risposta di Cassio, non avevo ancora chiesto nulla, ma so che in questi giorni Sara non è stata molto bene. Anche per lei si avvicina la nascita di Giusy e capisco benissimo come sta. "Adrià sta co Federica te fa bene eh" dice ridendo Niccolò " ho imparato a famme li cazzi mia, era ora no? " chiede facendoci scoppiare a ridere.

Sono arrivati tutti, pizza inclusa. Una serata tra amici come ai vecchi tempi, con un nanetto in più tra i piedi. "Anna posso?" Sara mi chiede se può tenerlo in braccio e glielo passo senza pensarci due volte "Dio come profuma di buono...è incredibile" "te devi vedè come profuma quanno lo devi da cambià, anzi quasi quasi te lo faccio cambià a te dopo!" esclama il mio fidanzato "Niccolò!" dico io ridendo "eh che hai?deve prová...je manca poco...poi tocca pure a loro" risponde facendomi l'occhiolino. Non ha tutti i torti penso io scuotendo comunque la testa. "Sarè stai meglio? " chiedo alla mia amica sapendo dei problemi che ha avuto giorni fa "si si sto bene, mi hanno detto solo che potrebbe nascere prima ma che non ci sono problemi visto che è già bella grande..." "andrà tutto bene vedrai.."le dico io cercando di tranquillizzarla.

qualche ora più tardi

"grazie ragazzi, mi erano mancate queste serate insieme..." dico sorridendo. Ormai sono diventati famiglia, più di quanto avrei mai immaginato. Noah è stato bravissimo, è stato coccolato da tutti e non ha pianto nemmeno un attimo "quanno hai bisogno de un baby sitter io ce sto, vero Fe?" afferma Adriano incontrando i nostri sorrisi "Cassiolino che cambiamento..prima nun li sopportavi i pischelli e mo te candidi così..." gli dice Cocco ridendo "Gabriè prima o poi doveva succede..." afferma Niccolò. Finalmente sembra che anche Cassio sia felice e stia bene.

Niccolo's pov

Quasi quasi sono geloso di quanto i miei amici amino Noah...non lo hanno mollato un secondo e lui è stato bravissimo. Abbiamo passato una serata fantastica, dopo le giornate disastrose in cui abbiamo dormito forse 4 ore a notte sia io che Anna oggi sembra che tutto si sia regolarizzato. " hai sonno amò?" chiedo prima di darle un bacio sulle labbra "Niccolò io non ho sonno, io voglio sta 48 ore nel letto e nun move manco la testa dal cuscino, nun so se me spiego" "nun me fa ste proposte quanno nun se po fa niente Annarè!" le rispondo io maliziosamente "daje Ni, sempre a quello stai a pensà...vojo svenì e risveiamme dopo du giorni va meglio detto così?" chiede Anna ridendo. la stringo forte a me "magari du giorni no, ma se po fa tra un po una giornata...basta solo organizzasse..." le dico accarezzandole i capelli "promettimelo...tanto poi un giorno senza Noah nun so se so capace de sta" mi dice lei sorridendo "intanto fa che stanotte me svejo io e te dormi...magari na notte aiuta...ma nun prová a svejatte eh..." la guardo annuire "Questo è il regalo più bello che me poi fa" "nun è mica un regalo pe te, sto pischello l'amo fatto in due eh..." concludo io sorridendole. Ho sempre invidiato il legame che stava creando con Noah in quei 9 mesi che lui cresceva dentro di lei. Io non capirò mai abbastanza cosa sia stato quel periodo. Le ore che passo insieme a nostro figlio sono solo una piccola parte di quello che vorrei fosse il nostro legame. Con mio padre i rapporti si limitavano a confronti e scontri sulle mie scelte. Adesso so che aveva solo paura per il mio futuro, paura che mi perdessi la vita inseguendo un sogno. "Uno su un milione ce la fa" mi disse un giorno ricevendo da me un pesante silenzio e una porta di casa sbattuta quasi in faccia. C'è sempre qualcosa che non è detto tra noi, qualcosa di irrisolto. Ora che sono padre dovrei capire il suo punto di vista ma sono più propenso a seguire le idee di mia madre che ha lottato con me e per me ogni singolo giorno. Chiudo gli occhi insieme ad Anna e mi lascio trascinare nel mondo dei sogni sperando che Noah non si svegli di qui a breve.


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