Giusy

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Qualche mese dopo

Sara's pov

Le ultime settimane sono state abbastanza difficili, fortunatamente siamo quasi arrivati alla quarantesima settimana anche se non sembrava possibile visto quello che dicevano i medici. Gabriele non fa altro che starmi incollato, adesso capisco cosa mi diceva Anna prima che nascesse Noah. E chi lo avrebbe mai detto che io e la mia migliore amica saremmo diventate mamme a pochi mesi di distanza...soprattutto chi avrebbe mai pensato che Anna lo sarebbe diventata. Una volta mi hanno raccontato che quando trovi la tua anima gemella il desiderio di formare una famiglia diventa talmente reale da materializzarsi. Penso che questo sia quello che è successo alla mia amica. Io, al contrario suo, ho sempre voluto dei bimbi, una casa con un giardino immenso, un pastore tedesco e un marito. Tranne per la fede al dito mi sembra di aver quasi realizzato tutto quello che sognavo.

"Sarè me sa che è meglio se andiamo in ospedale sa..." é la quarta volta che vado in bagno nel giro di venti minuti e non ho detto nulla a Gabriele ma ho qualche contrazione da un pò di ore. Annuisco senza aprire bocca andando a recuperare la giacca e le scarpe. Mi sa che ha ragione, è arrivato il momento. Cerco di respirare lentamente all'ennesima contrazione "amò stai calma mo arriviamo" mi dice il mio fidanzato "ma stai calma cosa???te farei provare a te!!!" grido io coprendo le sue parole "scusa Gabriè, scusa sa ma nun me pare il momento...nun me di che devo fa" mi accorgo di aver esagerato e mi dispiace ma non riesco nemmeno ad essere gentile in questo momento. "no no, nun dico più niente te lo prometto, dai, semo arrivati" afferma lui parcheggiando l'auto.

il giorno dopo

"Gabriè ma quando se decide a nasce sta bambina?" lo vedo preoccupato, io lo sono anche di più "manca poco, non si preoccupi, manca poco" l'ostetrica risponde subito alla domanda fatta al mio compagno che non riesce a dire nulla. Riesce solo a tenere la mano sulla mia schiena e a massaggiarmi appena lo guardo con aria sofferente " Sarè, me hai detto de nun di niente e io nun dico niente. Ma sto qua, nun me movo amò" afferma lasciandomi un bacio sulla fronte sudata. Sono passate quasi ventiquattro ore e sembra che nostra figlia voglia farsi desiderare. Poi nel giro di un'ora cambia tutto, il dolore sembra sempre più forte e quando penso di non farcela più sento finalmente quel pianto che tanto aspettavo "eccola finalmente la principessa Giusy si è decisa!" dice l'ostetrica prima di farci vedere la piccola. Una creatura splendida con mille capelli neri e due occhioni grandi. La mia piccola meraviglia. Non riesco a fare altro che piangere e Gabriele sembra ancora più in lacrime di me.

Gabriele's pov

"Gabriè, nun pensà a niente e nun parlà, sta solo là co lei. E spegni il telefono mo...ce chiami quanno sarà nata, sta tranquillo almeno te..." ieri ho mandato un messaggio vocale a Niccolò per avvisarlo che eravamo in ospedale raccontandogli pure dello sclero di Sara. Direi che meglio di lui nessuno può capire come sto. E' incredibile pensare che il mio amico con cui condividevo i giochi all'asilo ora condivide con me anche queste emozioni. Noi, due migliori amici cresciuti insieme come le nostre fidanzate. Sembra quasi una favola. Oddio, con lui è sempre stato così, nella sua favola ha coinvolto tutti noi. Il suo messaggio mi fa sorridere, sembra quasi che abbia visto la mia agitazione attraverso la mia voce. Adesso posso rispondere a lui e a tutti quanti

"Regà qua la mia principessa s'è fatta desiderà! Vi presento Giusy Coccoli... se Ni vo fa na dedica sa già quale fà!!!" scrivo questo messaggio e lo invio insieme alla prima foto della mia bimba.

Sara è distrutta, non so come abbia fatto, è stata davvero una leonessa

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Sara è distrutta, non so come abbia fatto, è stata davvero una leonessa. Ora per fortuna riposano entrambe e ho un pò di tempo per avvisare tutti. Le guardo e penso di non aver mai capito davvero cosa volesse dire mio padre quando mi diceva che per noi si sarebbe gettato nel fuoco. Ora che ho qui con me la piccola Giusy finalmente comprendo le sue parole. Per lei e per la mia Sara. Le donne che hanno colorato la mia vita di rosa e che lo faranno per sempre. Mi appoggio alla culletta di mia figlia e mentre la guardo dormire mi addormento anche io con lei.

La mia favola - UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora