Mille universi

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Niccolo's pov

Mi sono svegliato sentendo il nostro bambino muoversi nella pancia di Anna. È una sensazione surreale quella che sto provando. "Siamo mille universi dentro una sola persona ". Anche stavolta nella mia mente trovo nuovi significati di una mia canzone grazie a lei, lei che nel suo universo ha portato me e ora accompagna alla vita  il nuovo universo che abbiamo creato insieme. E' proprio vero che la musica cambia a seconda di come la stai vivendo. Quando ho scritto quelle parole non sapevo che anni dopo avrei trovato una versione migliore di me scritta tra quei versi, non lo avrei mai immaginato. Il rumore della pioggia che cade leggera sulle finestre riporta la mia mente a quella notte quando rimasi cosi incantato da lei da scrivere "la pioggia di Londra". Ecco, questa emozione non si affievolisce mai, anzi, diventa ogni giorno più forte. Vorrei averla per sempre qui ferma, ferma al mio fianco, ferma tra le mie braccia che la avvolgono e che le regalano brividi inequivocabili come ora. Ora che siamo incastrati in un abbraccio perfetto, lo stesso che ha portato Noah nel nostro cammino insieme.

il mattino dopo

Anna sta ancora dormendo e decido di portarle la colazione. Appoggio il vassoio sul comodino, le scosto i capelli accarezzandole il viso e vedo i suoi occhi aprirsi e la bocca sorridere appena. Potrei perdermi in quel suo sguardo cosi delicato e luminoso. "ehi" le dico lasciandole un bacio sulle labbra "buongiorno amore mio" lei sorride e mi bacia di nuovo. "Buongiorno anche a te piccoletto" dico carezzando la sua pancia. "Scusa ma stamattina devo scappare in studio, sarei rimasto volentieri qui..." affermo io dopo essermi cambiato per uscire "pure io devo andare in ufficio oggi, vorrei riuscire a chiudere alcune trattative che ho in piedi" mi dice Anna alzandosi dal letto.

Anna's pov

Potrei dire che ci si abitua a certe attenzioni, è vero. Potrei dire che quando vivi troppo insieme perdi quello speciale che c'è nello scoprirsi e aspettarsi, e anche questo è vero. Vero per tutte le storie che ho vissuto prima d'ora. Vero per tutti tranne che per me e Niccolò. Un continuo cercarsi e sorprendersi di tutti i lati nuovi che ci appartengono. Mille universi differenti dentro una sola storia d'amore nata grazie a quel cupido peloso che ogni giorno distrugge qualcosa in casa. Mille universi...Sorrido pensando a come urlavo le parole di questa canzone  e mi ritrovo a cercare le differenze tra l'uomo che ho conosciuto in quei versi e l'uomo che è ora. Qualche fan preferiva il Niccolò incazzato con il mondo, quello che rispondeva sempre alle provocazioni, alcuni lo preferivano insieme a Federica. Io trovo che lui sia solo il solito ragazzo che racconta in musica le cose che vive ogni giorno, i suoi sogni e le sue fantasie. 

Smetto di sognare ad occhi aperti, chiudo la porta dell'ufficio e vado verso la Ultimo Records per fare una sorpresa a Niccolò. "Ohi Gabriè" saluto Cocco "ohi che ce fai qua te?" mi chiede preoccupato "Ciao Anna, che bello vederti, come stai?no eh" dico io ridendo "hai ragione... ciao come stai?come procede?" "eddaie Gabriè, scherzavo!sto benissimo, Niccolò?" "é uscito mezz'ora fa credo, mi ha detto che doveva fare una cosa" afferma alzando le mani. Strano, lo chiamo ma il telefono dice che non è raggiungibile "mo che sta a fa questo nun lo so eh, ma io nun me preoccuperei" mi dice Sara appena la chiamo "dici?" "eddai Annarè, nun te fa i tuoi soliti film mentali" dice ridendo la mia amica. Credo che pure Noah sia d'accordo con lei visto che mi ha appena tirato un calcio bello potente "ao ma che sei matto!" grido  tenendo una mano nel punto dove mi ha appena colpito. "che hai stai male?devo chiamà Maurì?" sento dire da Niccolò che è appena rientrato in studio "no no, solo tuo figlio deve smetterla di prendermi a calci!" affermo io dopo essermi seduta sulla poltroncina più vicina. "Sarè ti chiamo dopo..ciao" . Chiudo la chiamata con la mia amica "ma te dove stavi?" chiedo curiosa al mio fidanzato "avevo una cosa da fare" "Niccolò" "eddai nun poi sapè sempre tutto..." chiude lui dandomi un bacio sulla fronte. "vabbeh, tieniti i tuoi segreti" dico io alzandomi per andare fuori dal suo studio "nun so bono a tenè segreti, o sai...aspetta stasera" afferma lui abbracciandomi "mo però m'è venuta fame, e pure voi dovete magnà...vieni?" lo guardo e sorrido "namo va" rispondo io "tale padre tale figlio...pure lui c'ha fame!" chiudo io mentre ci dirigiamo verso la macchina.

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