La mia favola - Ultimo

Tu

Quattro mesi dopo

Niccolo's pov

"Cocco hai preso tutto??controlla ancora una volta te prego". Stiamo rientrando da Los Angeles dopo un mese di prove, allenamenti, scalette. La preparazione è sempre estenuante ma non c'è cosa più bella per me che stare sul palco e vedere i sorrisi, le lacrime e le emozioni più disparate negli occhi del mio pubblico.

  "Ni, viene Anna a prenderci in aeroporto?" chiede il mio amico "no Gabriè...mejo de no...dime che nun hai detto niente a Sara che torniamo oggi.." chiedo al mio amico "stavo per dijelo poi s'è incazzata co me e m'ha chiuso la chiamata" "perfetto". Negli ultimi giorni abbiamo litigato anche Anna e io, così ho pensato di farle una sorpresa e rientrare prima del previsto. 

"Spero solo non ci siano giornalisti, nun ho voja che mettano articoli..." dico al mio amico "tranquillo Ni, ho appena chiamato in aeroporto e quando scendiamo troviamo il van nostro e ci porta direttamente a casa Luchino... Felix gli manda dopo i permessi" guardo Gabriele sorridendo. Tra tutti i miserabili lui è sempre stato quello più organizzato, quello che trovava sempre la soluzione più veloce e soprattutto quello più affidabile. Da quando poi è al mio fianco nella Ultimo Records si sente pure il mio bodyguard...non avrei potuto scegliere persona migliore. 

Dopo 12 ore di volo siamo finalmente nella mia Roma...appena accendo il telefono vedo che Anna mi ha mandato un messaggio " Scusa Nic, questi giorni sono stati uno schifo...mi manchi" ...Manchi anche tu vita mia...non riusciamo proprio a stare più di 24 ore arrabbiati, prima o poi uno di noi cede. Una volta Anna, una volta io. Ho imparato anche questo con lei. 

"eddai Ni movete!" mi richiama Luchino, il mio autista. "ndo te porto Ni?" "San Basilio grazie Lu" dico io dopo aver salutato Cocco. Appena entrato in casa avviso mia madre prima che passi a casa a vedere dei gatti, poi mi butto sotto la doccia e ci resto finchè non sento il bisogno di suonare, sono passate troppe ore... "tu mi capisci sempre se voglio essere assente..ti dico lascia perde te eviti d'esse invadente" ancora una volta se penso ad Anna non posso fare a meno di lasciar uscire le mie emozioni. Lei è proprio cosi, se mi vede incazzato non mi chiede nulla, aspetta che mi passi e resta vicino a me in silenzio. Mi ha insegnato tanto...le parole per lei non smettono di scorrere e io le lascio fare. 

......la sera

Sono alla casa al mare da un'ora,  Anna dovrebbe arrivare a momenti e io la sto aspettando seduto fuori in giardino col cuore in gola.  "Pisolo dove sei? manco mi saluti oggi ?"le sento dire dall'ingresso "eddai Pi ndo stai?" continua a chiamare il cane finchè non esce in giardino "mi ricordavo di aver chiuso la porta stamattina... avrò..." la interrompo "l'ho aperta io...Ciao vita mia " le dico prima di stringerla a me con tutta la forza che ho "Dio quanto mi sei mancata" "ma che ci fai qua?non dovevi tornare tra due settimane? è successo qualcosa? stai bene?" mi chiede preoccupata "amò tranquilla, sto benissimo, adesso sto benissimo" le dico prima di sfiorare le sue labbra fino a incastrarle con le mie. Senza più parlare ci liberiamo dai vestiti cercando riparo uno nelle braccia e nel cuore dell'altro. Sembra passato un secolo da quando lo abbiamo fatto l'ultima volta, siamo entrambi senza fiato ma non riusciamo a staccarci nemmeno un attimo. Il tempo e il cuore si fermano quando siamo una cosa sola...

....più tardi

"Perchè non mi hai detto niente che tornavate? sarei venuta a prendervi"mi chiede Anna " per perdere l'effetto sorpresa di prima?no no va benissimo così anzi...quasi quasi ci prendo l'abitudine.." le dico stringendola forte " e poi avrei dovuto darmi un contegno in aeroporto...te sembro il tipo?" "in effetti...direi proprio di no" mi dice ridendo. 

Restiamo abbracciati continuando a riempirci di carezze e baci che cercano di colmare questo mese lontani. "mi prometti che verrai a tutte le date vero?se ripenso alla sera del colosseo...solo te m'hai calmato..." "tutte le date, te lo prometto..." mi dice Anna stringendomi a sé.