8 anni dopo
Niccolo's pov
Londra. L'autunno qui è sempre magico, l'aria di questa città sembra riportarmi indietro nel tempo mentre cammino con la mia solita calma verso la statua di Peter Pan. "oddio mi scusi" guardavo le nuvole in cielo e non mi sono accorto di essere andato addosso ad una persona "oh Niccolò!che ci fai qua?" mi chiede uno dei miei amici storici di fronte a me "Alessà...ah eri te...scusa" dico tornando con la mente al passato "oh ma stai bene?" il tempo ha un pò diviso le rotte. Come glielo spiego che sono qui da solo perché per l'ennesima volta ho pensato solo alla musica dimenticandomi di quello che avevo attorno? "che te devo dì...so qua da un paio di settimane...nun me va di parlà".
inizio flashback
"Papà devo andare da Giusy mi puoi portare?dopo zio Gabry ci accompagna alla partita, nun serve che vieni" Noah e Giusy sono inseparabili da sempre "già le tue sorelle m'hanno chiesto de andà da nonna, che so diventato un taxi mo?" chiedo scocciato "lascia stà, m'arrangio come al solito" mi risponde mio figlio "Noah viè subito qua!" Anna sembra abbastanza alterata "glielo dici tu a tuo figlio che fin quando nun se mette a studià se po scordà di andà a vede la Roma o la stronza so solo io?" chiede mia moglie. Come al solito sono tra due fuochi. Guardo Lucas giocare coi lego e mi perdo un attimo con lui "quanto ci divertivamo na volta" dico ad alta voce "si, na volta Ni...mo datte na mossa te prego che tra la casa il lavoro e sti quattro da gestì do i numeri" Anna si siede affranta sullo sgabello della cucina. Mi avvicino carezzandole la schiena "mo ce penso io va a fatte un bagno caldo..." dico lasciandole un bacio tra I capelli "me vojo fidà...se quanno torno Noah sta fori casa vai fori pure te" afferma alzandosi e salendo di sopra. Guardo nostro figlio che sta per uscire "Me pare abbastanza chiaro che nun te conviene " minaccio mio figlio "eddai pa" "nun te move...."
"papà ma scusa per colpa sua dobbiamo sta a casa pure noi?" le gemelle aspettano che le porti dalla nonna "date un'ora de pace a vostra madre su...aiutateme a falle na sorpresa" affermo io preparando qualcosa da portarle in camera "quando sono grande voglio diventare come te" Lucas mi guarda sorridendo "si poi te devi sopportà una come mamma..." "Noah, falla finita che te te le vai a cercà" zittisco subito mio figlio "anzi, fa na cosa...fatte trovà che studi invece de sta qua a criticà" dico spedendolo in camera sua "che palle però " Noah non è d'accordo, mi sembra di vedere me alla sua età "solo se dopo mi insegni a suonare quella canzone" un piccolo ricatto a cui cedo "dai fila".
Qualche ora più tardi Siamo soli Anna e io "Niccolò io davvero nun ce la posso fa...damme na mano..." la vedo disperata. Sono consapevole di lasciarla spesso sola coi ragazzi, specie quando sono impegnato col tour o con la preparazione di un album. Non mi chiede mai nulla ma stavolta mi sta implorando "hai ragione ce dovrei sta de più a casa...da domani cambia tutto" "nun promette cose che nun poi mantenè....ce semo già passati..." Anna mi ricorda la crisi che abbiamo avuto prima dell'arrivo di Lucas "te posso promette che ce provo?" chiedo carezzandole il viso. Lei annuisce per poi addormentarsi tra le mie braccia.
fine flashback
"quindi che è successo?sei scappato?" a grandi linee ho raccontato ad Alessandro cosa stia succedendo tra di noi "più o meno...so un vigliacco" ammetto davanti alla guinness che sto bevendo "nun poi scappà dalla tua ombra...lo sai" capisco cosa vuole dirmi il mio amico "forse dovrei tornare a Roma" ammetto "togli il forse " conclude Alessandro poggiando la mano sulla mia spalla "torna a casa e torna quello che sei....dove hai nascosto quelle fossette? si vede che ridi ma stai male" anche lui me lo sta dicendo. Decido di prendere il primo volo utile per rientrare dalla mia famiglia. Sono su questo aereo e penso a cosa dirò o farò una volta a casa. Alessandro mi ha riportato coi piedi per terra.
"scusi io dovrei sedermi la" sento dire da una donna. "aspetti la faccio passare" "Giulia?" resto un po sorpreso. "Niccolò quanto tempo!che fai qui?" Giulia ed io eravamo a scuola assieme alle superiori, quando fui bocciato e andai in un altro istituto ci perdemmo di vista "sto tornando a casa, ero qua per lavoro" affermo io mentendo "e te che combini?" "io sto tornando solo per qualche settimana, ormai vivo in Australia da anni". Parliamo un po del passato, delle nostre vite e di quanto siamo riusciti a realizzare in questi anni "me la devi presentare sta santa che ti sopporta eh" dice ridendo. Non ricordavo la sua risata, mi fa sorridere anche controvoglia. Cosa cazzo mi sta passando per la testa? cerco di evitare di parlare ancora, una volta arrivati a Roma ognuno per la sua strada "beh ciao Niccolò ci vediamo, questo è il mio numero quando vuoi organizziamo...penso di stare qua un mesetto" mi dice lasciandomi un bacio sulla guancia. La saluto prendendo quel biglietto e mettendolo nella tasca dei pantaloni prima di ricambiare il suo saluto "sarà fatto Giulietta....se vedemo" dico andando verso il primo taxi utile.
Mentre sto tornando verso casa una fitta allo stomaco mi travolge lasciandomi senza fiato. Il tassista se ne accorge e cerca di capire cosa stia succedendo "me fa un favore?me porta qua?" chiedo dandogli l'indirizzo della clinica di Mauro a cui scrivo un messaggio mentre continuo a respirare piano, cercando di controllare quel male che sto sentendo. Non so se scrivere ad Anna, non vorrei spaventarla e poi ci stiamo prendendo un po di tempo. Alla fine le scrivo lo stesso, resta sempre il mio rifugio perfetto anche quando non sembra sia così.
Sento battere il cuore all'impazzata una volta arrivato alla clinica. Sono terrorizzato da quello che potrebbero dirmi, quando scendo dal taxi vedo Anna venirmi incontro abbracciandomi e in quell'istante i miei occhi lasciano cadere tutte le lacrime che avevo trattenuto finora.
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La mia favola - Ultimo
FanfictionSe curi un sogno la tua anima si inchina... Anna e Niccolò, due ragazzi che impareranno a conoscersi e capirsi. Lei arredatrice romana che sogna di vivere al mare da sempre, Lui cantautore romano da sempre presente nella vita di Anna con la sua musi...