Noah

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Anna's pov

Prima di conoscere Niccolò non avevo mai pensato di diventare madre. Nè io nè Marco ne avevamo mai parlato in cinque anni di relazione. Tutto si limitava al nostro rapporto di coppia, avevamo preso un appartamento in affitto perchè non potevamo ancora comprare casa. Sembrava una storia bellissima. Non litigavamo quasi mai, e da li dovevo capire che non era cosi reale quello che stavamo vivendo, in fondo quando non ci sono nemmeno dei piccoli confronti qualcosa non va. Poi un giorno lui è sparito senza dare spiegazioni di alcun tipo e avevo iniziato a credere che l'amore fosse ormai qualcosa di irreale da avere nella mia vita.

In una delle tante sere davanti alla tv mi ritrovai ad ascoltare una canzone e mi sentii capita"...l'amore non esiste ma è quello in cui credi..." ed è da quelle parole ricominciai a vivere. Forse l'amore esiste davvero se ci credo, pensai. Guardai per la prima volta il video di un concerto di Ultimo e quei versi mi entrarono nel cuore come non era mai successo prima con nessun cantante. Iniziai ad ascoltare tutte le sue canzoni e la sua voce calda e piena aveva sempre parole che io non sapevo di avere. Andai a tutti i suoi concerti a Roma, speravo di incontrarlo e conoscerlo prima o poi. Volevo solo ringraziarlo. Stringere le sue mani e dirgli grazie. Sembrava impossibile riuscirci. Vivevamo nella stessa città ma non lo avevo mai incontrato nonostante fossi andata più volte nei suoi posti di riferimento, come il parcheggio. E poi un giorno per caso mi ritrovai su quella spiaggia a san Felice e lui era davanti a me. Non so spiegare quello che provai quella mattina, come non riesco tuttora a credere a tutto quello che di bello e speciale ha creato questo nostro amore. E mi ritrovo con le lacrime che scendono libere dai miei occhi mentre stringo a me quell'esserino speciale che ci siamo regalati. Noah. Guardo i miei uomini e sento davvero di non aver mai provato sensazioni cosi forti e uniche. Mai.

"amò i giornalisti...che palle" incrocio bene lo sguardo di Niccolò e capisco che si sente in colpa per non poter vivere questi momenti come un qualsiasi uomo che diventa padre. Gli faccio capire che non deve rovinarsi uno dei momenti più belli della sua vita per dei paparazzi. Oggi ci siamo noi, se vuole parlarne adesso o nei prossimi giorni io sarò comunque al suo fianco come sempre, e questo basta per farlo tornare alla nostra realtà. "Mamma, papà e Noah. Solo noi oggi" dice lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Anna...a cosa pensavi?" mi chiede curioso "pensavo a quanto la vita sia strana...a quando ho sentito l'eleganza delle stelle per la prima volta e ho ricominciato a vivere, a quanto la tua musica mi abbia sempre fatto stare bene ancora prima che ti conoscessi...e a quanto sia incredibile quello che abbiamo creato io e te" dico lasciando scendere altre lacrime " se piango é solo perché sono felice Niccolò, stai tranquillo" affermo io vedendolo un po' preoccupato.

il mattino dopo

Niccolò non mi ha lasciato un attimo da sola, salvo quando è andato a prendermi alcune cose a casa ieri pomeriggio. Le infermiere hanno chiuso un occhio capendo anche la sua poca voglia di scappare dai giornalisti. O forse lo hanno fatto perchè è Ultimo. Poco importa, averlo qui al mio fianco è stato fondamentale. "tu me devi spiegà come pó un esserino così piccolo fa tutta sta roba" mi chiede mentre stiamo cambiando Noah "questo resterà sempre un mistero" dico io ridendo. "prima il medico mi ha detto che domani mattina dovrebbero mandarci a casa.." affermo io "stanotte va a casa a dormì te" "nun ce penso proprio, io da qua nun me movo senza di voi" mi risponde il mio fidanzato "eddai, vai a casa Ni...cosi domani quando vieni a prenderci almeno tu avrai dormito tutta la notte" dico io cercando di convincerlo "forse hai ragione te" "sono due giorni che me dai ragione, stai bene?" chiedo sorridendo e ricevendo un buffetto sulla spalla "nun facce l'abitudine eh..." mi risponde sorridendo "e comunque...mai stato meglio".

Ormai è sera, ho convinto Niccolò ad andare a casa a riposare e sono sola con Noah da un po. Lui dorme beato nella sua culletta e così mi addormento anche io. Mi sveglia qualche ora più tardi Il suo pianto, probabilmente ha fame. Quando torna a dormire prendo in mano il telefono e vedo un post di Niccolò

L'alba di ieri ci ha portato il regalo più bello che un amore grande come il nostro potesse creare

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L'alba di ieri ci ha portato il regalo più bello che un amore grande come il nostro potesse creare. Non mi piace esternare sui social quello che provo, sono più bravo a farlo nelle canzoni ma oggi voglio far sapere a tutti quanto il mio mondo abbia trovato colore grazie a te e grazie a questa forza della natura che riempirà le nostre giornate per sempre. Oggi voglio solo condividere con tutti il nostro piccolo ometto. Benvenuto Noah, la musica del tuo primo pianto rimarrà per sempre la più bella che abbia mai creato.

Rimango incantata da quello che ha scritto, da come ancora una volta sia riuscito a trovare parole che io non sapevo di avere. Non so come sia possibile, ma ogni volta è così. Ogni volta Niccolò riesce a spiazzarmi e a farmi sentire la persona più speciale sulla faccia della terra.

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