[52] Un brutto addio

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Steve stava aspettando come sempre che Florence arrivasse in negozio dopo la scuola, ormai era il loro appuntamento fisso per stare un po' insieme dopo un San Valentino stupendo dove Steve le aveva fatto la sorpresa di un cuore con i petali sul letto e le candele.

"Idiota, sono qui" disse Robin entrando come sempre dopo la scuola e andando a cambiarsi per il lavoro, Steve vide che non ci fosse Florence.

"Successo qualcosa?" chiese Robin notando la sua faccia da funerale.

"No, ma Florence?".

"Non c'era a scuola, suppongo che non sia venuta per il test di inglese. Non abbiamo studiato come sempre, credevo fosse per farmi stare con Vickie di più... Ma sarà due giorni che era distante e come se fosse nel suo mondo" confessò Robin, notando di aver mandato Steve in confusione.

"Hai notato qualcos'altro?".

"No, cioè anche Mike mi sembrava un po' nel suo mondo. Suppongo per Undi, ma Florence, fra voi va tutto bene" disse Robin e Steve annuì.

"Si, ma non so cosa le stia prendendo... Cosa dovrei fare?".

"Stacchiamo alle sei. Passa da lei".

"Come faccio? I suoi genitori non lo sanno ancora...".

"Ti infili dalla finestra" disse Robin, dopotutto Steve lo sapeva fare, lui rimase fermo a pensare cosa fosse successo a Florence.

"Pensi che abbia il ciclo?" domandò Steve a Robin.

"Che domanda strana, non lo so, Steve. Sei tu che la conosci in quel campo" disse Robin sorridendo.

"Beh, si... Ma le era venuto due settimane fa prima di San Valentino, cosa può avere?".

"Non lo so, Steve. Ascolta, vai al supermarket appena chiudiamo, prendi qualsiasi cosa e vai da lei. Ok?".

"Va bene" disse Steve impaziente.

Aspettò le sei e mezza, Robin chiuse il negozio, come si era immaginata, e vide il ragazzo correre verso il supermarket locale.

Steve prese due thé alla pesca, Florence l'aveva conquistato e aveva iniziato a berlo anche lui, i suoi biscotti preferiti a forma di stelle e due pacchetti di patatine.

Andò verso la cassa e c'era la coda, vide la signora Wheeler, la madre di Nancy, la salutò come sempre e lei ricambiò per poi tornare a parlare con la sua amica.

"Non ci hanno ancora detto nulla, ma non sarà facile..." Steve decise di origliare, dopotutto magari usciva fuori un discorso con Florence come protagonista.

"Avevamo già notato a Natale che non stava bene, ma la situazione è peggiorata. Le hanno trovato un tumore alle ovaie, non resta più tanto di vita a Rosie" Steve si irrigidì, la nonna di Florence stava per morire? La nonna a cui lei era più legata.

"I ragazzi? Lo sanno?".

"A Holly abbiamo evitato di dirlo, dopotutto non capirebbe. Nancy, Mike e Florence si. Sono sempre gli stessi, anche Florence, ma reagiscono così. Mike e Nancy non vogliono andare in ospedale, Florence... Katherine mi ha detto che le parla al telefono e basta" Steve era ancora più agitato, pagò e corse verso Maple Street come sempre.

Si arrampicò bussando alla finestra di Florence che andò ad aprire, appena entrò la strinse subito e Florence rimase immobile e sorpresa.

Lo strinse.

"Scusa se...".

"No, lo so... Di tua nonna, mi dispiace un sacco" disse Steve baciandola, Florence sorrise debolmente, non sapeva come dirglielo.

"Si... È una merda, oggi sono stata da lei, i miei genitori sanno che vado a scuola e torno prima che loro vadano. Come adesso, ma le resta pochissimo...".

"Flo, vieni" Steve la fece piangere contro la sua spalla, doveva fare qualcosa.

"Domani andiamo insieme".

"Dove?".

"Da tua nonna, andiamo insieme. Ha il dovere di vederti" disse Steve e Florence sorrise, aveva bisogno di lui soprattutto in quei momenti.

Il mattino seguente erano entrambi davanti all'entrata dell'ospedale di Indianapolis per le nove e mezza, l'orario delle visite era appena iniziato e Florence con Steve stavano aspettando il loro turno.

"Odio gli ospedali" disse Steve.

"Anche io, c'è troppa gente che... Soffre inutilmente, perché dovremmo stare bene" disse Florence, Steve le prese la mano quando un bambino di pochi anni guardò Florence.

"Sei bellissima" le disse sorridendole, Florence sorrise vedendo il bambino.

"Grazie piccolo".

"Oliver, lascia stare i due ragazzi".

"Non disturba, signora" disse Steve continuando a tenere la mano di Florence, almeno la distraeva.

"Chiedigli come si chiamano ai ragazzi".

"Come vi chiamate?" Florence sorrise, le piacevano da morire i bambini.

"Io Steve".

"Io Florence".

"Siete fidanzati?".

"Si" disse Steve sorridendo, almeno potevano dirlo.

"Anche io sono fidanzato con una bambina, è qui all'ospedale anche lei" Florence trovava ingiusto che bambini così piccoli fossero dentro un ospedale.

"Perché siete qui?" chiese la madre ai due ragazzi.

"Mia nonna è ricoverata qui, purtroppo".

"Mi dispiace, spero si riprenda. Oliver ha... La leucemia, ma speriamo che si risolva, lui la sta vivendo bene fortunatamente" Steve guardò quel bambino che gli salì in braccio, trovava ingiusto che soffrisse così, ma poi dovettero entrare dalla nonna di Florence e lo salutarono.

"Sei pronta?" Florence annuì e poi entrò.

"Nonna! Ti ho portato delle visite" disse lei entrando, Steve entrò vedendo sua nonna distesa nel letto e subito stringere Florence.

Sembrava molto diversa da quando la vide nel 1983.

"Steve... Ciao ragazzo, tutto bene?" chiese lei con un filo di voce quasi, Steve annuì salutandola e dandole i fiori che aveva voluto prendere.

"Come stai nonna?" chiese Florence.

"Vorrei stare bene, prima vado via, prima finisco di soffrire" Florence sospirò e le prese la mano.

"Siete fidanzati?" Florence annuì vedendo che Steve le aveva preso la mano.

"Il mio più grande desiderio era vederti con un ragazzo buono e dolce. Sono felice di vederti con Steve, veramente tanto" disse lei e Steve sorrise.

"Me la prometti una cosa?" chiese sua nonna a Florence.

"Certo".

"Non ti dimenticare di me, mai" Florence deve scendere due lacrime, come poteva dimenticarsi di lei?.

"Non lo potrei mai fare, continua a starmi vicino e salutami il nonno" lei sorrise e le prese la mano.

"Subito" le disse baciandola, a Steve vennero gli occhi lucidi a vedere la scena, era un'emozione enorme vedere come Florence fosse più legata a sua nonna che ai suoi genitori.

"Steve... Mi prometti di renderla sempre felice e di... Di proteggerla dal male che governa questo mondo?" Steve annuì, l'avrebbe protetta, dal mondo e dal Sottosopra se di nuovo ci sarebbe stata occasione di sconfiggerlo.

"Certo signora".

"Non signora, chiamami anche tu nonna" Steve sorrise.

"Va bene, nonna" disse lui sorridendole e stringendo Florence, avrebbero superato anche quella insieme.

Spazio autrice:
Nonna Rosie🥹💔. Doveva saperlo di loro due prima di morire💔.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.

L'ALTRA WHEELER; Steve Harrington Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora