Nancy era a mangiare fuori insieme a Steve a casa dei genitori di Barbara, avevano invitato come sempre anche Florence, ma ovviamente aveva declinato l'invito non potendosi avvicinare a Steve secondo le regole dei suoi genitori.
Erano così riuniti tutti a casa di Karen e Ted per cenare insieme, spesso lo facevano, e Mike stava avendo abbastanza problemi a scuola e non, così avevano deciso di invitare anche loro per farlo stare un po' calmo.
Florence pensava che fosse normale, era un ragazzino di tredici anni, ultimo anno di medie, doveva sfogarsi. I suoi genitori erano severi, Florence conosceva i suoi zii, ma non erano mai così duri come i suoi genitori che invece le avevano sempre messo timore in tutto e la ragazza ora seguiva le regole, ma solo per paura.
"Avete già scelto i giocattoli per la vendita?" chiese Karen a sua sorella appena erano seduti tutti a tavola a mangiare, ogni anno c'era una grossa svendita come un mercatino.
"Abbiamo tutta la roba di Florence" disse sua madre, Florence non poteva controbattere, le era stato tolto tutto e ora sarebbe stato venduto. Le era rimasto davvero poco.
"Visto Mike? Anche tua cugina ha fatto la sua parte" disse suo padre.
Come se Florence fosse favorevole a vendere tutta la sua roba di Star Wars e del calcio oppure i suoi pupazzi, solo due erano rimasti in camera sua. Uno era di quando nacque e c'era troppo legata, l'altro, un regalo di suo nonno e Florence non l'avrebbe mai dato via. Almeno su quello, Katherine e Isaac erano stati comprensibili.
"Dopo cena vorrei che scegliessi i giocattoli per la vendita. Florence ti darà una mano" disse Karen.
"Va bene" disse Mike guardando sua cugina e sorridendo.
"Riempi due scatoloni".
"Due scatoloni?".
Florence conosceva benissimo Mike, teneva alle cose come lei, dare via metà dei suoi giocattoli, nonostante lui stesse crescendo, non l'avrebbe aiutato, ma solamente fatto sentire ancora di più in difficoltà.
La ragazza lo sapeva, l'aveva vissuto fra i suoi 15-16 anni, perché farlo vivere a un ragazzino di 13 anni che probabilmente già non sta bene e si sente fuori posto? Se lo capiva Florence, anche quattro adulti con un cervello sviluppato come le due coppie di Wheeler avrebbero dovuto saperlo.
"Mi hai sentito".
"Capisco darne via un paio, ma gli altri per me hanno troppo valore affettivo" disse Mike, Florence lo capiva fin troppo bene.
"Valore affettivo?".
"Sono pezzi di plastica, Michael".
Sentendo i due commenti degli zii, Florence capiva come si fossero presi fra di loro tutti e quattro, il modo di pensare era quello, per quanto sua zia fosse meglio di sua madre.
Mike guardò Florence, ma lei non poteva fare nulla. Dopotutto, le era stato tolto tutto anche a lei e non aveva più nulla.
"Mi hai già portato via l'Atari" disse Mike.
"Se non volevi perdere i tuoi giochi, non dovevi rubare i soldi a Nancy" Florence trattenne una risata, Mike aveva fatto bene.
"Li ho solo presi in prestito" disse Mike.
"Fammi ricordare da tua zia per cosa abbiamo ricevuto chiamate dalla scuola" disse Karen guardando sua sorella.
"Hai detto una parolaccia al signor Kowalski, hai copiato il tema e fatto dei graffiti nel bagno" disse la madre di Florence, Florence pensò, l'avesse fatto lei, sarebbe stata ancora di più nei guai.
"Tutti fanno i graffiti nei bagni" disse Mike.
"Sono cose da ragazzini" disse Florence.
"Non fare l'avvocato delle cause perse. Almeno tuo cugino non ha improvvisato una rissa" disse suo padre osservandola, Florence continuava a pensare che Nancy se l'era meritata e che Mike fosse solo da comprendere.
"Sai cosa dicevano a me e tuo zio? Se un amico si butta da un dirupo, ti butti anche tu? Non è una giustificazione che lo fanno tutti" disse Ted osservando il figlio.
"Sappiamo che è stato un anno pesante, ma siamo stati pazienti. A dire il vero, tutti e quattro con tutti e tre. Florence e Nancy sono esplose prima, soprattutto Florence, ma tu Mike non sei da meno" disse Katherine, Florence pensava che pazienti non era il termine adatto, anzi, era il contrario.
"Non è il tuo primo strike, non è nemmeno il terzo" disse Karen.
"È il ventesimo. Vai in panchina, caro".
"E se ci fosse il coach che c'era con me e tuo padre, saresti fortunato a rimanere in squadra" Mike guardò Florence e tornarono a mangiare senza dire nient'altro.
Dopo cena Florence aiutò a sparecchiare la tavola come sempre, non disse nulla se non le solite cose quando notò che Mike era da fin troppo tempo al piano di sotto, probabilmente incazzato.
"Vuoi andare da Mike?" chiese Karen.
"Così potete cospirare contro di noi".
"Non facciamo proprio nulla, è un ragazzino, dai. Poteva andare peggio, potevo avere un fratello e lui poteva riempirlo di botte" disse Florence sorridendo.
"Non ci scherzerei molto sopra" disse sua madre.
"Scusa, vado da Mike" disse lei bevendo un po' d'acqua e poi scendendo nel seminterrato superando suo padre e suo zio che guardavano una partita di baseball bevendo due birre.
"Mike! Tutto bene?" chiese Florence vedendolo seduto nel rifugio di Undici, Mike gli fece posto vicino a lui.
"Mi sento che è viva, le parlo ogni sera ed è come se la percepissi vicino a me... Non dirlo a nessuno".
"A chi lo potrei dire? Mike, io so che è viva, ci credo. Dobbiamo solo trovarla, sperando che sia ancora qui nei dintorni" disse Florence accarezzandogli i riccioli e facendolo sorridere.
"Sarebbe felice di rivedere anche te, spesso mi chiedeva di te quando era qui. Ti chiamava Flo però".
"A Undi lo concederemo, solo a lei" disse lei facendolo sorridere.
"Tua mamma e tuo papà ti hanno portato via tutto come a me".
"Lo so, sembrano stupidi nel non capire certe cose" Mike annuì, sapeva bene che sua cugina fosse quella più forte della famiglia.
"Lo dico anche io, non mi capiscono".
"Dillo a me" disse lei sorridendo.
"Dai, vediamo quali giochi mettere via e quali no... Questa navicella l'abbiamo fatta insieme anni fa, te lo proibisco" disse Florence e Mike sorrise mettendosi a scegliere alcune cose con la cugina.
"Domani da cosa ti travesti?".
"Principessa Leila".
"Figo, io sono Venkman. Dustin Stantz, Will Egon e Lucas Winston" disse Mike.
"Razzisti, l'unico nero gli fate fare il nero" disse Florence beccandosi un calcio da Mike.
"Non sono razzista".
"Lo so, nessuno di noi lo è" disse Florence sorridendo.
"Mi dispiace di quello successo con Steve" Mike non aveva mai osato parlare di quello successo fra Nancy e Florence.
"Tranquillo".
"No beh, non hai fatto nulla di male. Insomma, ti piace un ragazzo? È scemo lui che non gli piaci tu" Florence sorrise per il modo così naturale in cui Mike lo disse, era spesso solito fare queste uscite.
"Dai, sta bene con tua sorella".
"Non dico di no, ma non voglio vederti triste e Nancy è molto strana quando sta con lui. Dico solo questo" disse Mike, Florence annuì, ma non poteva fare nulla, solo convivere con questo sentimento.
Spazio autrice:
Qualcuno adotti Mike e Florence vi prego🥹. Adoro il modo in cui sono in rapporto tutti e due, davvero tanto🫶🏻. Palesemente Mike preferisce Steve con Florence🤪.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.
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L'ALTRA WHEELER; Steve Harrington
FanfictionFlorence Wheeler era sempre stata conosciuta come "la cugina di Nancy Wheeler" o semplicemente "l'altra Wheeler". Se nella vita Florence si era sempre vista paragonare alla cugina dalla sua famiglia e da tutte le altre persone, prima dell'inizio del...