[14] Normalità, o quasi

112 9 0
                                    

Florence credeva che dopo un giorno passato a firmare documenti sulla riservatezza di quello successo, della grossa sgridata dei suoi genitori per essere stata fuori così tanto quella notte, mentre loro sentivano la storia di una bambina Russa che voleva fare del male a tutti quanti, Undici, che era sparita nel nulla... Credeva di potere tornare a vivere la sua vita.

Ma la sua vita, non era nulla di bello nell'ultimo periodo. Nel periodo da dopo quello successo e il pre natalizio, Florence aveva dovuto affrontare vari problemi nella sua vita.

Partendo dalle sue vecchie amiche con Carol che le davano il tormento, ma oltre a loro anche un sacco di ragazzi del primo anno avevano iniziato a tormentarla, così che anche in classe, Florence si sentisse fuori posto.

Da cosa derivava quella presa in giro? Dai suoi voti, un altro grosso problema. Florence era calata tanto di voti, non riusciva a concentrarsi come prima ripensando alla notte di casa Byers e alle prese in giro, così veniva presa in giro e ogni volta che prendeva un voto che fosse F-D-C, in classe partiva l'applauso generale. Nessun professore intervenne mai, ovviamente.

Quello si riversava anche a casa, dove sua madre si arrabbiò obbligandola ad andare a ripetizioni da vari colleghi di sua madre e pagandoli, tra cui anche il signor Clarke, ma nessuno capiva il vero motivo per cui Florence fosse scesa così tanto di voti, quando presa da sola sapeva fare le cose.

A questo si aggiungeva il problema del sonno, non dormiva più di tre-quattro ore a notte sognando quello successo a casa Byers, e ogni volta si spaventava e rimaneva sveglia fino al mattino. Inoltre, non parlava più molto con Steve che si era rimesso con Nancy e quindi, non poteva stare moltissimo con Florence.

"Wheeler, non ci siamo" disse la professoressa di matematica dandole il risultato del test prima delle vacanze di Natale.

"Un applauso" disse uno dei soliti ragazzi, Florence rimase in silenzio senza dire nulla, chiusa come sempre in sé stessa davanti a quelle prese in giro.

"Non vedo l'ora di essere a casa" sussurrò piano davanti al suo armadietto, ma poi pensò: era meglio a casa? Forse no, era meglio a scuola.

Florence guardò, poco distante da lei, Steve in compagnia di Nancy come al solito. Da quando erano tornati insieme, Florence e Steve si parlavano, ma non erano mai più usciti da soli e alla ragazza dispiaceva. Capiva, però, che Steve fosse fidanzato e quindi non poteva pretendere di averlo solo vicino a lei.

Quando finì la giornata di scuola, Florence sapeva bene cosa l'aspettava a casa, una grossa sgridata come sempre per la F. Prima, però, stava tornando con i tre amici di Mike che si fermavano da lui, tolto Will che sarebbe arrivato dopo con Jonathan.

"Florence, posso fartelo il regalo di Natale, vero?" chiese Mike alla cugina, Florence non capiva bene.

"Quello che vuoi Mike, perché? Io te l'ho fatto" disse lei sorridendo.

"Tua mamma ha detto alla mia di non fare regali perché stai andando male a scuola e soprattuto stanno spendendo soldi per farti fare le ripetizioni" disse Mike, Florence lo sapeva bene che non avrebbe mai ricevuto nessun regalo dai suoi genitori.

"Si lo so, fai come vuoi Mike. Per davvero" disse lei sorridendogli, non voleva che lui finisse nei guai, lasciò i ragazzini per entrare in casa.

"Quanto hai preso?" disse sua madre vedendo l'espressione di Florence in viso, era sempre la stessa.

"F, a matematica" disse lei, vide subito l'espressione di sua madre, fortunatamente suo padre non c'era ancora.

"Congratulazioni, l'ennesima. Sai vero che rischi di non passare l'anno? Vuoi dirci cosa non va? Non ti manderò da uno psicologa, è inutile e ci vanno le persone malate, non quelle come te che non hanno voglia di studiare" Florence non disse nulla.

Anche se fosse andata da una psicologa avrebbe dovuto mentire su tutto, soprattutto su quella notte di casa Byers, però voleva andarci. Peccato che servisse l'autorizzazione firmata dai genitori.

"Mi dispiace".

"Sai dire solo quello, ma lasciamo stare. Scordati di uscire fino a Natale, la settimana prossima. I nonni e gli zii sono stati avvisati, se ti regalano i soldi come spesso fanno, vanno tutti a me e a papà. Con tutto quello che facciamo per una come te" Florence annuì, andò in camera sua come sempre.

"Merda" disse sospirando e guardando il soffitto mentre accarezzava il suo cane e scriveva sul suo diario, lo nascondeva perché sua madre voleva leggerlo.

Rimase lì per il resto della giornata fino a sera, i suoi genitori erano usciti con dei loro amici, stranamente per Florence. Solitamente usciva solo suo padre e per andare con la sua segretaria, quando bussarono alla porta.

"Ciao zia" disse Florence vedendola.

"Ciao Florence, posso entrare?" lei annuì facendola entrare.

"Non ci sono mamma e papà".

"Voglio parlare con te, tranquilla" Florence capì che fosse per i suoi voti, probabilmente sua madre ne aveva parlato, così la fece accomodare sul divano davanti alla TV.

"Capisco che mamma e papà siano preoccupati" disse sua zia.

"Io sto bene" disse subito Florence.

"Si, ma c'è magari qualcosa che non va?" lei alzò le spalle.

"Non lo so, forse quello successo un mese fa. Fra la sparizione di Barbara, quella notte che ci siamo fatti male con Nancy e gli altri, il fatto di essere stati minacciati da una bambina russa... Quello, cioè credo" disse Florence, si era ritrovata lei a faccia a faccia contro un mostro, non gli altri.

"Lo credo bene, Florence. Poi? Allora? Sai, rispetto a tua mamma, ti ho sempre capita anche solo guardandoti. So bene che ti piace sicuramente un ragazzo, lo conosco?" Florence non disse nulla, come poteva dirle che era innamorata da anni del fidanzato di sua figlia, ovvero sua cugina.

"Si, mi piace un ragazzo" disse prendendola alla lontano.

"Wow, come si chiama? Non lo dico alla mamma, figurati" disse sua zia, Florence sapeva che dicesse la verità, la conosceva bene.

"Si chiama... Simon. È al terzo anno, però fa sport anche lui e lo conosco. Cioè, ci parliamo a volte" disse lei e sua zia sorrise.

"Beh è un passo avanti, davvero. Guarda, se ti piace, non dirglielo ma faglielo capire. Secondo te non so che Steve a volte viene da noi? Anche io mi portavo a casa i fidanzati" Florence sorrise, ma Simon non esisteva, era Steve.

"A volte parliamo. Solo che lui è fidanzato, ma la sua relazione non va benissimo" era la verità, Steve e Nancy spesso litigavano.

"Allora si lasceranno per te" Florence sorrise, Karen non sapeva di stare parlando di sua figlia e del suo fidanzato.

"Com'è esteticamente?".

"Ha i capelli marroni e gli occhi anche, è molto alto. Cioè, più o meno, sarà dieci centimetri più di me. Poi è il classico atleta, però sa essere gentile" disse Florence, sperando che non capisse che stava parlando di Steve.

"Visto? Florence, i voti non sono tutto, so bene che tua mamma ci tiene ed anche io con Nancy e Mike, ma tua mamma ti sta troppo addosso. Pensala così, se vai bene, probabilmente ti farà uscire con i tuoi amici e con questo Simon. Va bene?" Florence annuì, ancora non capiva perché sua madre non si fosse mai posta così con lei. Ecco perché aveva di più un bel rapporto con sua zia, almeno lei non la criticava sempre.

Spazio autrice:
Non sarà un bel periodo per Florence, vi avviso già💔.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate🫶🏻.

L'ALTRA WHEELER; Steve Harrington Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora