Capitolo 30

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Alice mi guardò e mi prese la mano.

“Amore, vengo con te?” sussurrò.

Scossi lievemente la testa e le accarezzai la guancia.

“No stai tranquilla, aspettami in giardino, non tornare in sala comune che c'è Jacob e se dovessi vedere Blaise rimani con lui, io ci metto poco ok?”

La vidi annuire e darmi un bacio sulle labbra, lo ricambiai e le lasciai anche un bacio sulla fronte. Presi il polso di Samantha rudemente e la trascinai nella direzione opposta a cui stava andando la mia ragazza.

“Samantha è l'ultima cazzo di volta che mi interrompi mentre sto con la mia ragazza, chiaro?” la guardai negli occhi sbattendola al muro.

Lei sorrise leccandosi le labbra e si aprì un bottone della camicia facendomi intravedere il suo reggiseno.

“Ci tieni molto alla tua ragazza eh?! Quando ero io la tua ragazza non te ne fregava così tanto.” si lamentò.

“Non ti amavo, non me ne è mai fregato un cazzo di te, ti scopavo solo e lo sai benissimo.” sibilai.

“Non mi ferisci dicendomi queste cose...Draco.” poggiò le mani sul mio petto e provò a baciarmi il collo.

La spinsi via bruscamente facendola sbattere di nuovo con la schiena contro il muro.

“Che cazzo vuoi?” le chiesi arrabbiato.

“So che è venuta ad Hogwarts la zia di Alice.”

Sbarrai leggermente gli occhi e aggrottai le sopracciglia.

“Ma come lo sai tu?”

“Beh...lo so perché sua zia è anche la mamma di Jacob, sono cugini.” incrociò le braccia non vedendo l'ora di vedere come reagissi.

Rimasi sconvolto, Jacob ed Alice erano cugini, io lo sapevo e probabilmente l'unica a non saperlo era proprio lei. Non sapevo assolutamente come comportarmi, non sapevo se dirglielo oppure proteggerla restando zitto.

“E ti dirò di più...sai che sua nonna è stata uccisa no?”

Annuii mentre il mio respiro iniziò a farsi pesante.

Sapevo della nonna di Alice, ci avevo passato tanto tempo con lei, specialmente sulla torre d'astronomia, infatti lì mi raccontò cosa successe quel giorno. Alice viveva da sola da allora ed io non mi capacitavo di come potesse fare, doveva essere molto responsabile per vivere da sola in piena adolescenza, anche se era stata "costretta" visto che non aveva più nessuno. Avevo intenzione di non lasciarla più sola, o l'avrei portata a casa mia o sarei andato io a casa sua.

“Indovina un po' chi è stato...”

“Jacob?!” sussurrai più a me stesso che a lei.

“Ebbene sì, proprio lui, la prossima a morire magari sarà proprio la tua ragazza, chissà...” scoppiò a ridere poggiandosi una mano sullo stomaco.

Non ci vidi più dalla rabbia, presi la mia bacchetta e gliela puntai sul collo.

“Azzardati a toccare Alice e ti faccio pentire di essere nata Samantha!” alzai la voce spingendo di più la bacchetta nel suo collo facendole uscire qualche goccia di sangue.

Quando lei annuì tolsi la bacchetta e la rimisi in tasca andandomene da lì, dovevo tornare da Alice e proteggerla. Non le avrei detto quello che sapevo, non volevo turbarla o farla stare male. Mentirle da un lato era decisamente peggio ma era anche un modo per proteggerla, non doveva saperlo, si sarebbe messa contro di lui ancora di più e magari si sarebbe fatta molto male.

Iniziai ad accelerare il passo cercando Alice e uscii in giardino, mi fermai di scatto quando la vidi parlare con uno studente della nostra casa, Marcus Flint, era anche un mio compagno della squadra di Quidditch che io odiavo. Si comportava da coglione e adesso ci stava provando con la mia ragazza, lo avrei ammazzato. Mi avvicinai un po' di più alle spalle di Alice per sentire bene cosa si dicessero.

Alice's POV.

Mentre aspettavo Draco vidi Flint, un Serpeverde, avvicinarsi a me, iniziò a parlarmi chiedendomi come stessi e cosa stessi facendo lì tutta sola finché non arrivò al punto di ciò che, secondo me, voleva chiedermi sin da subito.

“Usciamo insieme qualche volta? Se mi dici dov'è il tuo dormitorio posso anche venire lì io, lo farei volentieri.” sorrise a 32 denti e mi fece venire i brividi per il modo in cui mi guardava.

“Sono fidanzata Marcus, non posso.” risposi sfregandomi le mani nervosamente.

Lui scoppiò a ridere ed io feci una lieve smorfia incrociando le braccia.

“Che ti ridi?”

“Come no sei fidanzata, e con chi sentiamo?” continuò a ridere stavolta in modo più debole di prima.

Il sorriso di Marcus si spense totalmente quando vide Draco avvicinarsi furiosamente a lui.

“Con me, pezzo di merda!” urlò e appena lo raggiunse lo colpì con un pugno in piena faccia facendomi sobbalzare dalla paura.

Flint emise un gemito di dolore e colpí anche lui Draco con un pugno.

“Adesso ti faccio vedere io.” urlò nuovamente Draco.

Si tolse la giacca, buttandola violentemente a terra e gli diede un forte calcio tra le gambe facendolo urlare e cadere a terra dal dolore.

“Draco basta! Smettila!” urlai io stavolta, intromettendomi.

Vidi nel volto di Draco la rabbia allo stato puro, nei suoi occhi percepivo solo la cattiveria con cui aveva picchiato Flint. I suoi capelli erano leggermente scombinati e la sua camicia bianca un po' sgualcita. Gli presi con forza il braccio e lo trascinai lontano da lui rientrando nelle mura del castello.

“Perché cazzo esageri così?!” tenni il tono di voce alto, esasperata.

La sua gelosia era eccessiva, poi lui non ragionava più quando era geloso, la rabbia parlava e agiva al suo posto ed io questo non lo sopportavo molto. Doveva imparare a stare più calmo.

“Sta zitta cazzo, cos'è che gli hai risposto a Marcus?! Non puoi eh?! Non puoi o non vuoi?” anche lui tenne il tono di voce alto, più alto del mio però.

“Ma che stai dicendo, è chiaro che non voglio Draco.”

“A lui hai risposto che non puoi però, è molto diverso.”

Sospirai e cercai di prendergli le mani che tremavano dalla rabbia ma non appena provai a farlo lui le ritrasse indietro.

“Mi sono sbagliata, lo sai che voglio stare solo con te Dra.” risposi abbassando la voce.

“Certo ti sei sbagliata, mi hai preso per un coglione...sai cosa ti dico Alice?!”

Scossi la testa mordendomi l'interno della guancia.

“Tornatene pure da quel figlio di puttana ma non venirmi a dire un cazzo se poi ti inizia a dare fastidio, vai da lui, vai.” urlò e diede un pugno al muro allontanandosi poi da me.

Lo vidi camminare velocemente lontano da me finché non girò l'angolo e sparì completamente.
Scoppiai a piangere mentre la gola mi bruciava terribilmente, corsi subito nel bagno delle ragazze e mi avvicinai al lavandino.

Odiavo Draco quando si arrabbiava così, esagerava molto e non se ne rendeva conto, credeva solo di avere ragione ma non era così, anzi, passava dalla ragione al torto reagendo in quel modo...non c'era nessuno che glielo avrebbe fatto capire, potevo farlo io che ero la sua ragazza ma non so se mi avrebbe ascoltato.

Il resto della giornata lo passai con Karen, smisi di piangere un po' di tempo mentre lei mi consoló. Non vidi Draco nemmeno a cena, in sala grande non si presentò. Sembrava come scomparso. Anche Blaise mi disse di non sapere dove fosse, ma lui al contrario mio, era tranquillo. Io ero preoccupata perché pensavo avrebbe fatto qualche pazzia, quando era in quelle condizioni ne era assolutamente capace.

𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora