Aprii gli occhi adattandomi alla luce di quel posto e mi guardai subito intorno, mi trovavo in una stanza completamente vuota con le pareti nere e rovinate, la muffa ricopriva il soffitto e si gelava lì dentro. Non riuscivo a muovermi, avevo le braccia alzate e i polsi legati con una catena al soffitto. Vidi accanto a me Karen, svenuta e legata esattamente come me.
Eravamo sole per fortuna.
Sapevo che era una trappola e sapevo anche che c'entrava Jacob con tutto ciò, solo lui poteva fare una cosa del genere.
Karen improvvisamente si svegliò e mi guardò.
“Alice stai bene?” si preoccupó subito.
Io la guardai e mi morsi il labbro nervosamente annuendo.
“Tu?”
“Sì, ma dove siamo?”
Mi guardai intorno e la porta era chiusa, in più non c'erano finestre perciò non potevo nemmeno vedere fuori.
“Non ne ho idea Ka.”
Ad un certo punto la porta si aprì e quei due tipi vestiti di nero si avvicinarono a noi per poi togliersi i cappucci, rivelando i loro volti.
Non avevo dubbi.
Jacob era davanti a me e Samantha davanti a Karen.
“Bastardi!” guardai entrambi con odio.
“Ah ah ah, cuginetta non si usano questi termini.” sibilò lui stringendomi un po' il mento.
Scossi la testa per fargli togliere la mano e lui ridacchiò.
“Che cazzo vuoi?” sbottai.
“Solo divertirmi un po' per ora...l'altra volta l'ho fatto con la tua amichetta, abbiamo passato delle belle notti di fuoco!” esclamò entusiasta.
Che persona di merda poteva essere.
Karen rabbrividì a quelle parole ed io lo guardai schifata.
“Sei un coglione.”
“E tu ancora di più cara Alice visto che sei caduta nella nostra trappola, ti è piaciuta la letterina che ti ho scritto?” parlò Samantha.
Non risposi e sospirai incazzata.
“Le uccidiamo adesso o le teniamo un po' vive?” chiese Samantha a Jacob.
“E che divertimento c'è se le uccidiamo ora, queste passeranno come minimo un mese di torture e poi raggiungeranno la morte.” rise Jacob.
I miei occhi divennero lucidi e guardai il vuoto senza dire nulla. Jacob e Samantha continuarono a parlare dei fatti loro e dopo poco uscirono dalla stanza.
“Non voglio morire qui così.” Karen inizió a piangere mentre io trattenni le lacrime.
“Non moriremo Ka, non hai la tua bacchetta vero?” le chiesi guardandola.
Lei si guardò intorno.
“Stanno lì Ali!”
In lontananza dietro di noi vidi le nostre bacchette, erano vicine messe per terra.
“Ok, dobbiamo prenderle e scappare di qui.” dissi io.
Iniziai a muovere le mani cercando di liberarmi i polsi ma in quell'esatto momento Jacob e Samantha rientrarono nella stanza.
“Cercavate di scappare non è vero?!” domandò lei mettendosi con la faccia davanti alla mia.
Non le risposi e la fissai negli occhi.
“Vaffanculo!” strinsi i denti e le sputai in faccia.
Lei si scansò da me di scatto e sbarrò gli occhi.
“Brutta troia!” urlò dandomi uno schiaffo sulla guancia.
Girai il viso e chiusi gli occhi resistendo al dolore.
“Visto che ci tenete a morire prima, vi faciliteró la cosa.” disse Jacob mentre prese una grossa tanica di benzina e iniziò a buttarla a terra, spargendola un po' per tutta la stanza.
“Che cazzo fai? Non farlo ti prego! No!” urlò Karen agitata.
“Jacob smettila cazzo! Dimmi che vuoi e te lo darò!” urlai io cercando di farlo ragionare.
Lui smise di gettare la benzina a terra e si avvicinò a me.
“Io non voglio niente da te, lo avrei voluto tempo fa ma è stato impossibile farti alleare a me, perciò adesso voglio solo vederti morta, puttana che non sei altro!” sibilò a denti stretti lasciandomi senza parola.
Karen mi guardò terrorizzata e quando Jacob svuotò del tutto la tanica, Samantha prese la sua bacchetta e la puntò a terra, ci rivolse uno sguardo con un sorriso malefico sul volto.
“No no!” urlò Karen scoppiando a piangere.
Tutto ciò fece ridacchiare i due, le prima lacrime sulle mie guance iniziarono a scendere. Sarei morta davvero?
Se veramente avrei perso la vita in quel momento, i miei unici pensieri furono Draco e i nostri momenti passati insieme.
Il mio amore più grande era lui.
Mi mancava da morire e sono sicura che non riuscirebbe a vivere senza di me, me l'aveva ripetuto così tante volte.
“Perdonami amore mio, perdonami per averti mentito stavolta...se avessi saputo che l'ultima volta che ci saremmo visti era poche ore fa in sala grande, beh allora ti avrei abbracciato e baciato, ti avrei stretto tra le mie braccia come non ho mai fatto.”
Avrei voluto solo che Draco mi leggesse la mente per sapere ciò che avevo da dirgli. Chissà se mai mi perdonerà per questo.
“Incendio!” la voce di Samantha che appiccò l'incendio mi distolse dai pensieri.
Lei e Jacob uscirono velocemente dalla stanza mentre Karen inizió ad urlare a squarciagola.
Il fuoco cominciò ad espandersi alla giusta velocità per tutta la stanza, ma fortunatamente ancora non era vicino a me e Karen.
Tossii a causa del fumo e iniziai a muovere velocemente i polsi avanti e indietro facendomi anche male, infatti gemetti dal dolore a causa della catena che si stringeva intorno alla mia pelle, ma nonostante ciò non mi fermai.
Vidi il fuoco sfocato a causa dei miei occhi lucidi. Volevo reagire.
Sentii la catena allentarsi un po' e riuscii ad estrarre le mani liberandomi.
“Cazzo sì!” esclamai correndo verso Karen che piangeva ancora.
Liberai anche lei velocemente ed entrambe andammo a prendere le nostre bacchette, mi avvicinai alla porta e la puntai sulla serratura.
“Alohomora!”
La porta si aprì, afferrai la mano di Karen e iniziammo a correre lontano da quella maledetta stanza.
Il fuoco si espanse velocemente in tutta quella casa dove ci trovavamo.
Scendemmo di corsa le scale e corremmo poi per un corridoio completamente buio sperando di arrivare alla porta d'ingresso il prima possibile. Era enorme quella casa ma non l'avevo mai vista, non era la stessa che avevo visitato con Draco e Blaise chiaramente.
“Sbrighiamoci Ali!” urlò Karen intravedendo la porta d'ingresso.
Ci avvicinammo ad essa il più veloce possibile e non appena aprimmo la porta per correre lontano da lì, la casa esplose alle nostre spalle facendoci volare di qualche metro e farci poi atterrare sul suolo.
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𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮
Fanfiction"Perché non me l'hai detto? Perché mi hai tenuto nascosta una cosa del genere?" alzai la voce mentre le lacrime uscivano dai miei occhi. "Volevo proteggerti Ali." rispose Draco, calmo. "Proteggermi? E pensi di proteggermi riempiendomi di bugie? Io a...