Capitolo 84

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Vidi mia zia Katrine seduta su un divanetto accanto a Samantha, le due ridevano e parlavano tra loro con un bicchiere di un qualche alcolico in mano...e la cosa che mi fece venire il sangue al cervello era che mia zia aveva mia figlia Lilith tra le braccia. Lei dormiva serenamente e appena i miei occhi si posarono su di lei, il mio cuore riprese a battere tranquillamente.

Vedere almeno che stava bene ed era viva, mi rassicurò anche se era tra le braccia di chi non volevo.

Katrine e Samantha si voltarono scioccate verso di noi e mia zia si alzò subito in piedi.

“Alice!” esclamò.

“Tu stai con loro?!” mormorai guardandola ferita e amareggiata.

“Beh che ti aspettavi Alice?!” intervenne Samantha ridacchiando, prese Lilith in braccio.

La bambina a quel punto si svegliò iniziando a piangere.

“Davvero pensavi che mia madre stesse dalla tua parte anziché dalla mia?! Sei un po' sciocca cugina!” aggiunse Jacob poggiandomi una mano sulla spalla.

“Non toccarla figlio di puttana!” sbottò Draco.

“Stavo iniziando a fidarmi di te...” mi rivolsi a mia zia con le lacrime agli occhi.

“Devo dire che sono riuscita a mentire bene!” rise lei voltandosi verso Samantha.

“Ridammi mia figlia stronza!” urlai scaraventandomi addosso a lei facendola cadere a terra.

Il bicchiere che cadde a terra rompendosi in mille pezzi, fece piangere mia figlia più forte mentre io lanciai un pugno in faccia a Katrine.

“Sei una zoccola!” urlai con tutta la rabbia del mondo mentre la colpii di nuovo con un pugno.

Blaise e Draco si avvicinarono a Samantha cercando di prendere Lilith mentre notai che Jacob era sparito.

“Crucio.” urlò Blaise iniziando così a torturare Samantha che cadde a terra.

Mi voltai a guardare la scena e smisi di respirare per un secondo vedendo mia figlia che stava per cadere per terra.

Ripresi a tranquillizzarmi quando notai Draco afferrare nostra figlia al volo e lì me ne fregai di ogni cosa: mi alzai e corsi da Draco, lo abbracciai mentre tenevo abbracciata anche Lilith.

“Amore mio.” sussurrai baciandole la testa.

Draco me la diede lentamente in braccio e intrecciò un braccio attorno alla mia vita. Mentre cullavo mia figlia che non smetteva di piangere, sentivo anche le urla strazianti di Samantha che veniva torturata da Blaise.

Era tutto un casino ma la cosa che mi importava era che Draco e mia figlia stessero bene, del resto non me ne fregava.

Samantha cercò di alzarsi nonostante la maledizione che aveva addosso e afferrò un coltellino, cercò di colpire Blaise sul fianco ma lui si scansò e venne protetto da Draco che le puntò la bacchetta sul petto.

“Brutta troia!” sussurrò Draco incazzato da morire.

Lei continuava a contorcersi e a tremare dal dolore, lo guardò negli occhi e poi sorrise con tutta la sua forza.

“Abbiamo scopato così tante volte e adesso vuoi uccidermi?!” rise lei aggrottando le sopracciglia e Draco strinse la bacchetta tra la mano.

“Tutto quello che ho fatto con te è stato un fottuto errore, hai toccato mia figlia e voglio solo vederti morta!” la disprezzò lui guardandola con puro odio.

Nel frattempo cullavo mia figlia mentre notai Blaise restare affianco a Draco e mia zia Katrine ancora a terra con il viso tumefatto.

“Sei un codardo, non avrai mai le palle di uccidermi Draco.” lo sfidò lei.

“Tu credi?!”

Draco si voltò a guardarmi e poi rivolse un sorriso a nostra figlia, si voltò nuovamente verso Samantha e sospirò.

“Draco.” lo chiamò Blaise mettendogli le mani sulle spalle.

“Avada Kedavra.”

Samantha morì all'istante, il suo corpo morto cadde a terra in men che non si dica, indietreggiai un po' e Draco corse da me ad abbracciarmi.

Poggiai il mento sulla sua spalla e chiusi gli occhi. Volevo dimenticare.

Volevo dimenticare quello che stava succedendo.

Chiunque toccava nostra figlia meritava di morire ma uccidere mi faceva impressione. Io dovevo ancora uccidere mio cugino. Jacob doveva morire e sua madre avrebbe dovuto seguirlo a ruota. Erano una famiglia di merda e la cosa che mi faceva più schifo era che io ne facevo parte.

“Andiamocene!” sussurrò Blaise prendendo per mano sia me che Draco.

Strinsi Lilith tra le mie braccia e le lasciai un bacio sulla fronte.

In pochi secondi ci smaterializzammo nuovamente davanti la casa di Blaise e lì Draco mi diede dei baci sulle labbra per poi mettere le mani sui miei fianchi e osservarmi attentamente.

“Hai paura amore mio?” mi sussurrò dolcemente.

Scossi la testa dandogli un altro bacio sulle labbra.

“Non ho paura di niente con te Dray, voglio solo proteggere nostra figlia e per farlo sono disposta a tutto.” sussurrai io.

Mi accarezzò la guancia ed io inclinai lievemente la testa di lato.

“Io voglio proteggere voi due che siete le mie donne.” disse sulle mie labbra per poi baciarmi la fronte.

Mi abbracciò e mi appoggiò la testa sul suo petto e restammo in quella posizione per un paio di minuti che mi sembravano ore.

Finché non ci staccammo dall'abbraccio e ci tenemmo per mano, guardammo Blaise che si avvicinò alla porta della sua villetta per aprirla.

Lo fece ed entrammo tutti e 4, continuai a cullare la mia bambina finché Blaise non notò delle gocce di sangue per terra.

Ci guardammo in faccia tutti e 3 e insieme iniziammo a seguire quelle gocce di sangue che portavano al piano di sopra, in un bagno per la precisione.

La mia paura saliva sempre di più man mano che seguivo quel sangue, un pensiero mi tornò in mente.

In questa casa, ci era rimasta Karen, ed era completamente da sola.

No cazzo.

Non poteva succedere per davvero.

Draco spalancò la porta del bagno e mi prese Lilith dalle braccia. Entrai velocemente in quella stanza ma non vidi nulla.

Notai però che la tenda della doccia era chiusa, perciò mi precipitai lì davanti, presi un respiro profondo sentendomi un nodo alla gola e il cuore che batteva all'impazzata.

Afferrai con forza quella tenda bianca di plastica e l'aprii.

Tirai un urlo straziante di paura e di dolore. Ciò che vidi mi distrusse totalmente.

𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora