Capitolo 62

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Cominciai a piangere istericamente seduta sul letto, i miei singhiozzi riecheggiarono per la silenziosa stanza.

Karen entró in camera con un sorriso che le si spense appena mi vide in quello stato. Mi toccai il petto cercando di calmarmi respirando profondamente ma invano. Si precipitò accanto a me e mi prese la mano.

“Oddio, Alice, cosa succede?”

Non le risposi perché continuavo solo a piangere, lei mi guardò visibilmente preoccupata.

“Chiamo Draco?” mi accarezzò la schiena.

Scossi la testa in segno di no e le consegnai la lettera tra le mani in modo tale che lei potesse leggerla.

Non appena la lesse mi abbracciò velocemente per poi prendermi il viso e asciugandomi un po' le lacrime con i pollici.

“Ali tranquilla tesoro, verrò con te, ci andremo insieme questa sera, ok?”

“No Ka può essere pericoloso, ti hanno già fatto del male a te, devo andare da sola.” dissi tra le lacrime.

“No no, verrò con te, tu sta calma adesso.”

Mi calmai un po' nel suo abbraccio e riuscii a smettere di piangere. Mi bruciavano gli occhi e iniziai a sentire dei crampi fastidiosi al basso ventre. Non mi era mai successo.

“Andremo da sole?” chiese Karen.

“Non lo so...non mi va di chiederlo a Draco sinceramente.” mormorai.

“Almeno diciamolo a Blaise.” propose lei.

“Ma lui sicuramente lo dirà a Draco poi, ti prego andiamo da sole, staremo attente.” insistetti anche se in realtà avevo paura di andare lì senza nessuna protezione.

“E va bene...però giurami che appena vediamo un pericolo anche minimo, scappiamo ok?”

“Ovvio Ka, ho un po' paura anch'io in effetti.” dissi.

“Andrà tutto bene Alice, tranquilla.”

Non potevo crederci se mia nonna davvero fosse stata viva. Io avevo il suo corpo senza vita, l'avevo vista morta, perciò ero convinta che fosse una presa in giro ma non potevo rischiare.

Andammo a cenare in sala grande quella sera. Draco era seduto un po' distante da me e dalla mia migliore amica, e come sempre lui era affiancato da Blaise e stavolta da un paio di ragazze che le parlavano e le facevano gli occhi dolci in continuazione.

Incredibile come appena Draco si trovava senza di me, accanto a lui si avvicinavano milioni di ragazze come fossero avvoltoi.

La gelosia mi fece stringere i pugni facendo diventare le nocche bianche.

“Gli darei una pizza a quello stronzo!” esclamò Karen guardandolo.

“Prima ci siamo baciati.” parlai io e lei aggrottò le sopracciglia.

Volevo baciarlo di nuovo, mi sembrava di essere tornata all'inizio, volevo continuamente assaggiare le sue labbra e adesso sentivo che non potevo più farlo liberamente.

Appena lui mi guardò si alzò e mi venne vicino. Avevo smesso di piangere da pochi minuti prima di dirigermi in sala grande, perciò i miei occhi erano ancora rossi e gonfi e Draco sembrò notare quel dettaglio.

“Alzati.” ordinò freddamente ad una ragazzina del terzo anno che era seduta accanto a me.

Lei lo guardò male ma obbedì e si spostò, lui si sedette al suo posto e mi prese le cosce facendomi voltare verso di lui.

“Che c'è?” gli chiesi.

Mi mise due dita sotto al mento e mi guardò attentamente negli occhi.

“Hai pianto? È successo qualcos'altro?” mi domandò.

“Che ti frega?! Non stiamo più insieme.” risposi acida.

Lui si leccò le labbra e poi se le mordicchiò, mi strinse le guance con una mano e si avvicinò al mio viso.

“Che cazzo c'entra?! Non ho smesso di amarti Alice.”

Mi persi nei suoi occhi e morii dalla voglia di baciarlo.

“Non è successo niente comunque.” sussurrai.

“Ok.” sussurrò lui in modo freddo e si alzò tornando accanto a Blaise.

Finii di mangiare e uscii dalla sala grande con Karen, ci stavamo dirigendo in camera per prepararci.

“Sei sicura di non voler dire niente a Draco di stasera?” mi domandò lei sperando in qualche modo che cambiassi idea.

Ma non lo feci, Draco mi aveva mentito, aveva fatto le cose alle mie spalle, e adesso iniziavo a farlo anch'io.

“Sicura.” risposi guardando a terra mentre camminavo per il corridoio.

Mi fermai poco prima di arrivare nei sotterranei e presi Karen dal braccio che mi guardò.

“Tu vai intanto, io ti raggiungo...devo andare un attimo in bagno.” rimasi vaga e lei mi rivolse un cenno con la testa e un sorriso.

Mi incamminai nella direzione opposta alla sua ed entrai nel bagno delle ragazze. Pochi istanti dopo notai di aver avuto delle piccole perdite di sangue. Non mi era mai successa una cosa del genere e iniziai un po' a preoccuparmi. Mi andai a lavare le mani e non riuscii a non pensare al mio corpo e a cosa potessi avere.

Mi tenni tutto per me, al momento non volevo dire nulla nemmeno a Karen, se non sarebbe passato sarei andata in infermeria a farmi visitare.

Raggiunsi Karen in camera e ci preparammo per poi uscire dal castello poco prima dell'orario prestabilito.

Entrambe stringevamo la bacchetta tra le mani mentre ci inoltrammo nella foresta proibita.

“Fermiamoci qui un attimo e aspettiamo.” propose lei appoggiandosi ad un albero.

La nausea mi stava dando terribilmente fastidio, mi portai una mano all'altezza dello sterno e deglutii rumorosamente.

“Stai bene?” mi chiese la mia migliore amica, io annuii e mi guardai intorno.

Mi spaventai troppo quando all'improvviso due persone interamente vestite di nero dalla testa ai piedi si avvicinarono a me e Karen, ci tapparono la bocca con un fazzoletto per non farci urlare, sentii un forte odore di mandorla e poi il buio totale.

𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora