Io ed Alice passammo il resto della giornata all'interno della villa, pioveva da ore quindi faceva molto freddo. Scendemmo a mangiare qualcosa dopo esserci fatti la doccia e poi le mostrai tutta la casa, la portai anche nei sotterranei e le tenni la mano stretta.
“Qui da sola non devi venirci mai Alice, ok?”
“Perché cosa c'è qui?” mi guardò dal basso, confusa.
“Ci sono delle persone rinchiuse in delle celle, mio padre e il signore oscuro li tengono qui dopo averli torturati, è pericoloso qui, quindi non devi venirci.” le spiegai.
Lei annuì e mi accarezzò la mano.
“Allora andiamo via dai.” mi disse con tono calmo e uscimmo dai sotterranei.
Il giorno dopo sarebbe stata la vigilia di Natale, quindi la sera sarebbero venute una marea di persone per il cenone. Gli elfi avevano arredato tutta la casa perfettamente, mettendo anche qualcosa di natalizio.
La sera cenammo con i miei genitori e poi ci rinchiudemmo nella mia stanza, stavamo entrambi sdraiati sotto le coperte ad abbracciarci e baciarci continuamente. Le nostre labbra non riuscivano a stare lontane per molto tempo. La tenni stretta tra le mie braccia finché non si addormentó sul mio petto, la guardai e le baciai la fronte coprendola fino alle spalle.
Più la guardavo e più mi facevo schifo sapendo che le stavo nascondendo una cosa importante, ma era più forte di me, non riuscivo a dirglielo, avevo paura di perderla, se Jacob le avesse fatto del male non me lo sarei mai perdonato. Le poggiai lentamente la testa sul cuscino sperando che non si svegliasse e mi sedetti sul letto iniziando a piangere in silenzio.
Se avesse scoperto che le stavo mentendo ci avrei litigato sicuramente, i sensi di colpa mi raggiunsero immediatamente. Mi guardai l'avambraccio e il marchio nero era sempre lì, desideravo che sparisse, era la cosa che desideravo di più dopo Alice. Cominciava a bruciarmi mentre le lacrime continuavano a bagnarmi fastidiosamente il viso.
Mi sdraiai nuovamente e mi girai di lato verso la mia ragazza che dormiva serenamente, le presi la mano e intrecciai le mie dita con le sue.
“Perdonami...” sussurrai.
Mi inumidii le labbra con la lingua e mi asciugai le lacrime, le diedi un bacio sui capelli e la osservai. Penso di averla fissata almeno per un'ora, ero sempre più innamorato di lei.
Mi addormentai dopo un po' tenendola abbracciata.
Alice's POV.
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“Nonna, torna qui!” urlai inseguendola per un lungo corridoio bianco, era molto illuminato.
“Nonna ti prego!” le dissi cercando di vederla in faccia ma il suo volto era sfocato.
Correva all'indietro lontano da me e improvvisamente si fermò. Continuai a camminare verso di lei, più mi avvicinavo e più riuscivo a vederla in faccia finché non riconobbi un viso famigliare che però non era il suo: era quello di Jacob.
“Che stupida che sei Alice.” ridacchiò avvicinandosi a me e mi puntò una pistola sulla fronte.
“Lasciami stare, che cosa vuoi da me?!” tremai dalla paura.
“Voglio solo aiutarti a ricordare chi sei.” si avvicinò pericolosamente a me facendomi restare senza parole.
Cominciò a toccarmi le cosce e poi l'intimità mentre io mi dimenavo tantissimo cercando di allontanarmi da lui.
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“Alice, hey!”
Mi svegliai di scatto con gli occhi sbarrati, leggermente sudata e con le lacrime ormai su tutto il viso che Draco si stava impegnando ad asciugare. Spostai lo sguardo sul mio ragazzo e lo abbracciai forte piangendo.
“Ssshh, amore mio, era solo un sogno.” sussurrò lui mentre mi stringeva tra le sue braccia e mi baciava la fronte.
Mi calmai un po', intanto notai alcuni raggi di sole entrare dalla finestra e capii che era già mattina.
“Draco devo vedere Jacob.” gli dissi guardandolo in faccia.
“Cosa? Non se ne parla.”
“Ti prego è importante, devo solo parlarci.” insistetti.
“Ho detto di no Alice, cosa hai sognato?” mi chiese lui prendendomi le mani.
“Mia nonna, non riuscivo a vederla in faccia ma quando poi mi sono avvicinata ho visto la faccia di Jacob, mi ha detto che voleva aiutarmi a ricordare chi ero e poi mi ha iniziato a...voleva toccarmi ma io mi spostavo.” sussurrai mentre mi mordicchiavo nervosamente il labbro inferiore.
Draco mi prese il viso e mi accarezzò le guance.
“Stai tranquilla piccola, era un sogno, nulla che abbia a che vedere con la realtà.”
“È che è un sogno strano...” mormorai.
“Parlandoci non risolveresti nulla.”
Alla fine ascoltai le sue parole e restai buona senza insistere di vedere Jacob. Io e Draco ci alzammo e scendemmo a fare colazione. Tutto il resto della giornata lo passammo in giro per la casa finché non arrivò il momento di prepararsi per la cena, mancavano circa 3 ore ma gli ospiti sarebbero arrivati molto prima.
Stavo salendo in camera con Draco ma una voce mi bloccò.
“Alice cara!” mi chiamò Narcissa.
Mi voltai sorridendole.
“Sì?”
“Vieni con me, voglio darti una mano a prepararti per questa sera, ho un vestito bellissimo da darti.” mi porse la mano ed io la afferrai.
“Andate andate, io vado a farmi una doccia e mi preparo.” disse Draco facendo un sorrisetto.
“A dopo amore.”
“A dopo piccola.” mi rispose entrando in camera.
Io seguii Narcissa che mi portò nella sua stanza. Era abbastanza simile a quella di Draco ma il suo letto matrimoniale era molto più grande ed elegante, la spalliera del letto era tutta argentata con dei serpenti verdi scuri incisi sopra.
“Accomodati cara.”
“Grazie.” risposi e mi sedetti sulla piccola panca nera che si trovava ai piedi del letto.
Vidi Narcissa accendere il lampadario di cristallo e poi aprì un'altra porta della camera rivelando una cabina armadio gigantesca, piena di abiti femminili.
Sarebbe stato il sogno di ogni ragazza avere una cabina armadio del genere.
“Vedi qui possiedo tutti i miei vestiti, ho ancora quelli di quando ero bambina e ieri sera mentre cercavo qualche vestito, ne ho trovato uno adattissimo a te.” mi spiegò mentre iniziava a tirare fuori un vestito avvolto da una plastica nera.
Mi alzai e mi avvicinai a lei aiutandola a tirare fuori il vestito, iniziammo a scoprirlo dalla plastica e vidi un vestito bellissimo verde scuro. Sembrava quello di una vera principessa. La gonna era molto lunga, arrivava fino a terra, aveva un corpetto senza maniche ricoperto di brillantini argentati. Restai a bocca aperta per la bellezza di quel vestito.
“Oh mio Dio, ma è bellissimo!” esclamai.
“Sono contenta che ti piaccia, questo è l'abito che indossai il primo Natale che passai con Lucius, voglio che lo indossi tu adesso.”
“Cissy, grazie mille, davvero!”
Ci abbracciammo mentre lei mi accarezzò i capelli. Era una donna straordinaria, forte, bella e dolcissima. Draco doveva essere fortunato ad avere una madre così.
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𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮
Fanfiction"Perché non me l'hai detto? Perché mi hai tenuto nascosta una cosa del genere?" alzai la voce mentre le lacrime uscivano dai miei occhi. "Volevo proteggerti Ali." rispose Draco, calmo. "Proteggermi? E pensi di proteggermi riempiendomi di bugie? Io a...