Capitolo 36

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Sapevo benissimo che i Malfoy erano molto ricchi ma non pensavo così tanto, appena vidi casa sua che in realtà era una villa maestosa rimasi a bocca aperta. Sembrava un grandissimo hotel a 5 stelle.

All'esterno era circondato da un grosso giardino e dalle siepi scolpite che giravano tutte intorno alla casa. In lontananza vidi anche una veranda coperta da un tettuccio trasparente. Quel giorno era nuvoloso, dietro di me invece si trovava un bosco molto fitto e più in là si notarono anche delle montagne innevate.

La neve infatti ricopriva anche il tetto e parte del giardino ma nonostante ciò, le temperature non erano gelide come la sera.

“Wow, è bellissima!” esclmai entusiasta.

Draco ridacchiò e mi mise una mano sul fianco, superammo il cancello blindato e ci avvicinammo alla porta d'ingresso principale.

“Tu sei molto più bella.” sussurrò lui lasciandomi un bacio tra i capelli.

Poco dopo presi la sua mano e intrecciai le mie dita con le sue, lo guardai mentre l'ansia saliva lentamente.

“Pronta?” mi chiese lui.

“Sì.” sussurrai prendendo un respiro profondo.

“A me non sembra, guardami.”

Girai il viso e guardai i suoi occhi color ghiaccio, lui mise entrambi le mani sui miei fianchi e scrutò attentamente il mio viso.

“Non devi aver paura, promettimelo piccola.”

“Promesso amore!” mi misi in punta di piedi e baciai le sue labbra.

Mi riprese per mano e aprì la porta, entrammo in casa e posammo i nostri bagagli accanto alla porta, vidi subito un elfo domestico correre a prendere le nostre valigie.

“Bentornato signorino Malfoy!” esclamò lui educatamente.

“Grazie, lei è la mia ragazza, Alice Walker.”

Sorrisi un po' all'elfo che mi guardò dal basso.

“Piacere di conoscerla signorina Walker.”

Sorrisi un po'.

“Piacere mio.”

“Dove porto i bagagli della signorina?” chiese l'elfo.

“In camera mia, dorme con me lei.” rispose Draco.

L'elfo acconsentì e sfrecciò al piano di sopra con le nostre valigie. Se l'esterno della casa mi lasciò senza parole, l'interno mi lasciò senza fiato.

L'atrio era grande più o meno quanto la sala comune dei Serpeverde, c'erano tantissime porte chiuse, nere. L'atmosfera in realtà era un po' cupa, non era una casa luminosa e nonostante ciò, era stra piena di lampadari di cristallo e candele sparse su vari tavolini. Primeggiavano i colori verde scuro, nero e argento per tutta la casa. Infondo all'atrio c'era una grande scalinata che portava sia a destra che a sinistra per salire al piano di sopra. Immaginavo che la villa era come minimo a 4 piani, se non di più. Ero curiosissima di vederla tutta ma ancora più curiosa di conoscere i genitori di Draco.

Iniziai a camminare con lui finché da una porta non uscì una donna, d'altezza media, vestita in modo molto elegante, aveva i capelli che superavano di poco le spalle ed erano misti tra il nero mentre le ciocche interne, vicino al collo erano di colore biondo platino, lo stesso colore dei capelli di Draco. La donna era un po' truccata e le sue labbra erano rosso fuoco, era bellissima. Si avvicinò a noi con un sorriso raggiante che le compari sul viso non appena vide Draco.

“Draco, tesoro mio!”

“Ciao mamma.”

Draco l'abbracció e mentre lei gli diede un bacio sulla guancia, lui le lasciò un bacio tra i capelli. Sorrisi a quella scena, dovevano essere molto legati loro due. Quando si staccarono dall'abbraccio, Draco mi fece riavvicinare a lui accarezzandomi la schiena.

“Mamma lei è Alice, la mia ragazza.”

“Piacere signora Malfoy!” la guardai sorridendo un po'.

“Ciao cara piacere, sono Narcissa!” si presentò e si avvicinò a me salutandomi.

Toccai la mia guancia con la sua e poi mi guardai un po' intorno.

“Come state ragazzi? Siete stanchi?” ci chiese lei.

“No no, tu mamma stai bene?”

“Sì sì sto benissimo io.”

“Papà dov'è?”

“Oh, è nel suo studio, sta finendo di compilare la lista degli invitati per la vigilia di Natale, domani, è arrivato quasi a 150 persone.” ridacchiò Narcissa.

“Non avevo dubbi!” rispose Draco.

“Avete fame ragazzi? Tu cara hai bisogno di qualcosa?” mi mise una mano sulla spalla.

“No no la ringrazio signora.” risposi educatamente.

“Chiamami Cissy se vuoi tesoro, e dammi pure del tu!”

Acconsentii sorridendo e a quel punto vidi uscire da una porta accanto alle scale, un uomo. Era alto come Draco, aveva i capelli del suo stesso colore solo che lunghi, superavano le spalle. Era vestito molto elegante e teneva tra le mani un bastone lucido nero con la testa a forma di un serpente d'argento. La sua espressione mi fece rabbrividire visto che mi fulminò con lo sguardo e sembrava un uomo molto freddo e cupo. Si avvicinò a Narcissa e le mise una mano sul fianco.

Intuii quasi subito che fosse il padre di Draco, non solo riconobbi la somiglianza fisica ma anche nei gesti. Vidi come lui diede un bacio sulle labbra a Narcissa e come il braccio circondava la sua vita, somigliava molto a come si comportava Draco con me.

“Ciao papà.” lo salutò Draco fissandolo.

“Ciao Draco, chi è questa?” spostò lo sguardo su di me.

Visto che Draco non rispose subito, presi parola io.

“Piacere signor Malfoy, sono la sua ragazza, Alice Walker!” gli porsi la mano.

Lui me la strinse e vidi Cissy che sbarrò gli occhi e si passò una mano tra i capelli.

“Mamma, tutto ok?” si preoccupó suo figlio.

La donna annuì subito rilassando il viso mentre sentivo ancora gli occhi di suo padre addosso.

“Io sono Lucius Malfoy...salite in camera voi due e sistematevi.” disse velocemente in modo freddo.

Non capisco cosa stesse succedendo e perché improvvisamente cambiarono modo di parlarmi ma senza aprire bocca seguii Draco su per le scale, mentre camminavamo verso la sua camera, mi spiegava anche cosa ci fosse nelle varie porte che incontravamo.

“Al terzo piano invece ci sono le stanze degli ospiti, sono 15.” spiegò.

“Wow, sembra un'albergo!” esclamai entusiasta e Draco ridacchiò.

“Al quarto piano invece, ossia l'ultimo, ci sono varie biblioteche, una palestra e una terrazza, ti ci porterò.”

“Così potremmo immaginare di essere sulla torre d'astronomia.” tenni la sua mano mentre percorrevo un lunghissimo corridoio dalle pareti nere e pieno di candele appese.

“Esatto.” parlò lui e pochi istanti dopo si fermò davanti ad una porta.

Era nera e c'era una piccola etichetta d'argento sopra, con una scritta: D.L.M.

“D.L.M.” ripetei quelle lettere.

“È il mio nome, Draco Lucius Malfoy.” disse mentre aprì la porta rivelando una stanza splendida.

Draco entrò mentre io rimasi sbalordita, ancora sulla soglia della porta.

“Entra piccola.” ridacchiò Draco prendendomi il polso, mi fece entrare e chiuse la porta.

L'odore di colonia e di menta mi invase le narici, quella stanza con quei profumi poteva essere solo sua. Un letto enorme a baldacchino, matrimoniale, verde scuro e nero occupava la maggior parte della stanza. C'era anche una scrivania, un paio di comodini accanto al letto, un grande armadio incastrato nel muro, una poltrona e poi un'altra porta che rimasi a guardare.

Draco la aprì e capii che c'era un bagno, era elegantissimo e quasi interamente nero, i rubinetti erano argentati, le asciugamani verde scuro, erano piegate in modo ordinato su una scaffale e sopra c'era incisa una M d'argento, la lettera del loro cognome probabilmente: Malfoy.

𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora