Capitolo 58

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Non volevo crederci.

Draco mi aveva mentito, di nuovo.

Avrei potuto sopportare ogni cosa, tranne una bugia, sapere che lui mi mentiva mi distruggeva anche se lo faceva a fin di bene. Mi ero sempre fidata di lui, sin dall'inizio, mi sentivo protetta da lui e adesso mi stava mentendo.

Perché faceva le cose alle mie spalle? Jacob era mio cugino e io dovevo sapere cosa avevano intenzione di fare con lui.

“Lo avete picchiato?” chiesi fredda, guardando i due ragazzi davanti a me.

Blaise annuì e Draco parlò.

“Ma poi si è smaterializzato e non abbiamo finito il nostro lavoro.”

Le lacrime minacciarono di uscire dai miei occhi, mi sentivo ferita, le sue bugie mi ferivano. Feci per tornare nella tenda ma Draco mi bloccò stringendomi il polso.

“Lasciami.” dissi a denti stretti.

“Alice ti prego, l'ho fatto per te, non potevo dirtelo perché ti saresti messa in mezzo e Jacob ti avrebbe fatto del male, non potrei sopportarlo se ti facesse del male.”

“Non trattarmi come se fossi una bambina di 5 anni Draco, potevi dirmelo e magari se mi spiegavi la paura che avevi di perdermi io ti avrei capito e sarei rimasta qui ugualmente.” sbottai.

“Non credo proprio visto come sei impulsiva.” rispose lui.

“Certo e mentirmi pensi che sia la soluzione? Ancora con questa storia?! Mi hai tenuto nascosta la verità su chi fosse Jacob e ancora mi menti, la devi smettere di fare le cose alle mie spalle.” gridai in preda alla rabbia.

“Ma vaffanculo, non capisci un cazzo, ringrazia che ti proteggo che senza di me saresti già morta.” sbottò lui stavolta e mi strattonó il polso.

“Lasciami!” mi liberai dalla sua presa e corsi nella tenda.

Vidi Karen sveglia, seduta sul letto con gli occhi leggermente sbarrati, probabilmente aveva sentito le nostre urla.

“Ali...cosa succede?” mi chiese calma.

Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lei.

“Torniamo ad Hogwarts, ti racconterò tutto lì con calma, ce la fai ad alzarti?” le chiesi alzandomi.

“Non vai da nessuna parte.” Draco entrò nella tenda seguito da Blaise che non proferì parola.

“Faccio quello che voglio, lasciami in pace Draco.” risposi severa.

“Certo tu te le vai a cercare le cose eh, se ti capita qualcosa che cazzo fai eh?!” mi urlò in faccia.

Sbattei le palpebre distogliendo lo sguardo dai suoi occhi arrabbiati.

“Sei uno stronzo! Non capisci quanto cazzo mi ferisci mentendomi!” urlai a squarciagola.

Blaise e Karen rimasero totalmente esterrefatti dalla nostra pesante lite.

Draco mi prese dai fianchi sbattendomi al muro e mi tappò la bocca con la sua grande mano fredda.

“Non ti entra in quella fottuta testa che qualsiasi cosa faccio è per proteggere te.” sibilò stringendo la mascella dalla rabbia e mi tolse la mano dalla bocca.

Fece un passo indietro allontanandosi da me.

“Mi sporco le mani per te, ucciderei per te e questo è il tuo fottuto ringraziamento...fanculo Alice.” continuò e si diresse verso l'uscita della tenda.

Blaise rimase impalato a fissarci.

“Andiamo Blaise.” lo chiamò Draco.

Mi toccai le cosce con le mani e lo fissai con uno sguardo perso. Il mio cuore si spezzò quando andò via senza rivolgermi neanche uno sguardo. Il suo migliore amico lo seguì rivolgendomi uno sguardo dispiaciuto.

Caddi a terra in ginocchio e mi portai le mani sul viso. Non potevo piangere, non adesso. I miei occhi divennero lucidi ma trattenni le lacrime e mi alzai prima che Karen mi venisse vicino.

“Ali...tesoro, non ti costringeró a parlarne, possiamo fare quello che ti senti, se vuoi restare qui o tornare ad Hogwarts per me è uguale.” disse lei.

La aiutai ad alzarsi e a prepararsi, le medicai attentamente la ferita.

“Andiamo ad Hogwarts, ti porterò in infermeria a farti visitare.” parlai.

Le presi il braccio e mi voltai a guardare il letto mio e di Draco. Ripensai alla sera prima a quando stavamo facendo l'amore, a quando sembravamo un'unica cosa mentre adesso eravamo due cose distinte e separate.

Chiusi gli occhi ferita e mi smaterializzai ad Hogwarts con la mia migliore amica.

La portai subito in infermeria da Madama Chips che la fece sdraiare su un lettino e le guardò la ferita, le mise dei punti e una volta finito si tolse i guanti di lattice che stava indossando.

“Per fortuna la ferita non ha fatto infezione signorina Mills, però voglio tenerla sotto osservazione almeno per un paio di giorni.” disse per poi uscire dall'infermeria con un carrellino pieno di medicine e oggetti medici.

Presi la mano di Karen e le sorrisi un po'.

“Draco e Blaise...hanno tentato di uccidere Jacob stanotte.” parlai abbassando lo sguardo.

“Ti dispiace di questo?” domandò.

“Mi dispiace che Draco mi abbia mentito, odio le bugie e odio che lui faccia le cose alle mie spalle, all'inizio di questa storia io pensavo che avremmo affrontato tutto insieme...mentre lui sta facendo le cose da solo.” mi morsi l'interno guancia.

Gli avevo perdonato la bugia più grande in passato, questa era più piccola ma stranamente mi ferí allo stesso modo.

“Alice non voglio dirti cosa devi fare con Draco perché tu sai cos'è giusto fare, voglio solo ricordarti cosa siete tu e lui...insomma ce l'avessi io un ragazzo che ucciderebbe per me...” sussurrò malinconica.

“Hai ragione Ka ma non sopporto il gesto, non sopporto che lui mi menta.”

“Lo so.”

Le diedi un abbraccio e le accarezzai lentamente i capelli.

“Sta tranquilla, si risolverà tutto.” continuò lei sussurrando.

Annuii e ci demmo un bacio sulla guancia a vicenda.

“Vado a farmi una doccia e appena posso torno da te, promesso.” le tenni la mano.

“Ma sì certo, vai tranquilla, fa attenzione.” sorrise.

Annuii nuovamente e le lasciai la mano uscendo dall'infermeria. Mi sentivo uno schifo.

Avevo assolutamente bisogno di rilassarmi da sola e rilassare tutti i nervi. Forse ero un po' esagerata per la questione con Draco ma non riuscivo a non arrabbiarmi dopo una bugia, era più forte di me.

Non sopportavo che in una relazione "perfetta" come la nostra ci fossero le bugie a dividerci, a rovinare tutto e a farci litigare.

Camminai con lo sguardo basso per quasi tutto il tragitto, scesi nei sotterranei ed entrai nella sala comune dei Serpeverde, scesi la piccola scalinata che si trovava all'ingresso e poi alzai lo sguardo notando in lontananza, davanti al bancone, uno sguardo famigliare...in tutti i sensi.

Alzai gli occhi al cielo preparandomi a qualsiasi cosa fosse successa in quel dannato momento.

𝐿𝑖𝑒𝑠//𝘿𝙧𝙖𝙘𝙤 𝙈𝙖𝙡𝙛𝙤𝙮 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora