Canteremo

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Il tempo sembra volare e il giorno dopo è il giorno più atteso dell'anno da Marco, ovvero il suo compleanno.

Mi ritrovo per la seconda volta nel letto del corvino, avvolta tra le sue braccia.
-hai avuto un dejavù? - dice lui appena incrocio il mio sguardo al suo.
-che giorno è? -
-sabato, compleanno di Marco -
-vero, aspetta gli mando gli auguri -
-gli facciamo un vocale -

Sorrido, allora lui afferra il telefono e avvia la registrazione.
-Ciao Marco! Augu-
-muuuu - mi interrompe lui, facendomi scoppiare a ridere.
-ho già capito il tuo giochetto, io e e te non possiamo fare un vocale insieme -
Lui scoppia a ridere e inizia a parlare.
-Ciao Ma, il sottoscritto e la deficiente qua - scoppia a ridere - volevano - non riesce a finire la frase che torniamo  a ridere.
-basta, videochiamiamolo povero -

Lui avvia la videochiamata e la figura dall'altra parte del telefono è un Marco assonnato.
-AUGURIII VECCHIO-
urla Andrea.
Il ragazzo si tappa le orecchie.
Sembra non aver dormito niente, ha delle occhiaie abbastanza visibili.
-dai bro -
-Auguri Maaa- dico io.
-ma che fate insieme di mattina voi? -
-mi ha scongiurato di dormire da me -
-è stata sua mamma a fare tutto-dico scoppiando a ridere.
-ci si vede stasera alla festa, allora? - dice André.
-va bene - dice Marco dall'altra parte del telefono.
-grazie degli auguri -
-Ciao Ma -
Dopo aver chiuso la chiamata, ci dirigiamo in cucina.

-Alexa, metti "Sarà perché ti amo" - dice il ragazzo appena arriva in cucina.
Lo guardo stranita, poi lui mi prende per le mani e iniziamo a cantare a squarciagola la canzone.
Chi con un cucchiaio in mano, chi mentre apparecchia la tavola.
-E VOLA VOLA SI SA, SEMPRE PIÙ IN ALTO SI VAA-

Continuiamo a ridere, finché non arriva anche Akhen, che ci guarda  rimanendo immobile.
Probabilmente  si  starà chiedendo che problemi ha il suo padrone.
-a te- dice poi il ragazzo corvino, porgendomi un piatto con una crêpe alla Nutella.
-grazie mille -
Ci mettiamo a mangiare, mentre Akhen rimane a fissare Andrea.
-mamma mia sembri morto di fame, hai mangiato due ciotole di crocchette ieri sera e hai ancora fame - sbuffa lui, andando a versargli il cibo nella ciotola.
-che carino - dico appena arriva verso di me.
-ormai vuole più bene a te che a me, ti ricordi quando era piccolino e mi ha tirato un morso- dice lui.
-beh, lo volevi lanciare dal balcone - dico, facendolo ridere.

-vabbè, vado a cambiarmi e poi vado André -
Il ragazzo annuisce e mi dirigo in camera sua.

Finito di cambiarmi, torno a casa.

_
La  sera arriva presto, ed allora inizio a prepararmi, mentre sto in videochiamata con Giulio.
-come te la passi a Empoli? -
-mi manca un po' andare al mare a mezzanotte... Ma comunque gli amici non mancano, voi invece? -

Ci perdiamo a parlarci, fin quando non mi accorgo che mancano solo dieci minuti prima che Alice passi a suonare davanti casa.
-oh miseriaccia, ho la festa di Marco, vado! -
-Fagli gli auguri -
Annuisco, mi sistemo i pantaloncini a vita bassa e mi dirigo in centro con la mia amica.
-stai benissimo stasera - dice lei.
-anche tu sei bellissima - dico abbracciandola.
Arrivati in pizzeria, il festeggiato ci accoglie al tavolo.
-ma quanti siamo? -
-una ventina - dice lui.

Io pensavo fossimo soltanto io lui Andre e Ali.

Mi accomodo al tavolo vicino a lui, e mi ritrovo davanti un ragazzo dai capelli rossi.
Sono completamente circondata da ragazzi nuovi, ad eccezione di Marco e Andrea.

-beh allora? Come ci si sente a invecchiare? -
-l'importante è non essere maggiorenni -dice lui.
-troppe responsabilità - aggiunge quello difronte a me.
Scoppiamo a ridere.
-ah comunque, Duccio - dice porgendomi la mano.
-Viola-
-ah sei tu Viola-
-Marco e Andrea ci hanno parlato un casino di te -
Guardo Marco, che nel frattempo guarda Andrea ridendo.

Dopo la serata, ci dirigiamo verso "il posto a sorpresa "dove parliamo e poi festeggiamo Marco.
Giunte al posto , io e Alice ci guardiamo strsnite, perché sembra una casa normalissima.
Entriamo in casa e ci dirigiamo verso una sorta di tavernetta.

-bene, ragazze, questo è il bunker, il nostro punto di ritrovo, è casa di Gherardo, un'altro nostro amico. -
Io e Alice annuiamo.
Non sembra essere così piccolo come posto dopotutto.

-ci sta - commento.
-di la abbiamo una sala, che verrà allestita a breve -
-a breve in cosa? -
-in uno studio di registrazione- interviene Marco.
-cioè voi canterete? -
Lui mi guarda e poi annuisce.
-non ci credo! - interviene Alice.

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora