battaglie di cuscini

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Viola

-siamo arrivati!!!-
Io e Andrea ci stacchiamo subito ,ed io mi siedo sul lato del divano non occupato dal ragazzo .
Era stato tutto così veloce...
Le mie mani tremano ,e lui notandolo ,mi lancia un sorrisetto furtivo.
-che ci fate ancora svegli voi?-dice Marco ,sedendosi fra lo spazio creatosi tra me e l'altro.
Nonostante i nostri corpi non siano  più così vicini ,sento ancora l'eccitazione prendersi gioco di me.

-Niente,la rompipalle si era ubriacata e voleva guardare la televisione,ma l'ho accompagnata perché questa sennò cade anche dalle scale da quanti drink si è fatta -dice lui guardandomi con un sorriso malizioso.
-povera Viò,Stai meglio ?-dice Marco accarezzandomi la mano tremante.

La guarda curvando un sopracciglio verso l'alto,con dispetto,per poi voltare il suo sguardo a quello del ragazzo corvino.
"No Viola,non vi ha visto" mi ripeto.

-ehm...si si ,ho solo bevuto due drink di troppo ...ora sto ...meglio -dico io , mentre lo guardo con un sorriso ,cercando di convincerlo ad ascoltare la versione di Andrea. (Non convincente!)
-va bene,io vado a letto-dice Giulio sbadigliando.
-ma Lorenzo?-dice Andrea.
-alla fine è voluto rimanere con Giacomo alla festa- dice lui scrollando le spalle.

Faccio spallucce e seguo Marco che nel frattempo si era alzato.
-vado a letto anche io -dico per togliere i dubbi di me e Andrea a Marco.
Lui annuisce, e mentre sale le scale, Andrea mi segue ,e fa scivolare la sua mano fino al mio fondoschiena, strizzandolo.
-Andrea - lo richiamo, tirandogli una pacca sul petto,che però sembra impassabile, d'acciaio.
-dovresti iniziare un corso di karatè, nanetta-
-e tu un corso di "fatti i cavoli tuoi" -controbatto io ,per poi salire le scale correndo.
Lui mi guarda divertito,mentre i suoi specchi color carbone mi scrutano .
-ti vuoi muovere?-mi richiama Marco dalle scale .
-arrivo Maaa!-
Appena arrivo alla soglia della porta di camera mia  , però una voce mi parla all'orecchio,e mi fa rabbrividire .
-te la sei scampata,nana- dice Andrea ,per poi farmi un occhiolino e fare ingresso nella sua stanza.

Non so perché,ma il mio cuore inizia a scalpitare rumorosamente nel petto ,e inizio a sudare,mentre un sorriso scala la mia faccia.

Ora chi dorme più?

Passo almeno un'ora a ripensare al ragazzo corvino ,che invade tutti i miei pensieri.
Sembrava mi telecomandasse il cervello.

______

-Dai,ci vediamo tra due settimane - dice Duccio dall'altra parte del telefono.
Per fortuna lo aveva trovato  Andrea , sennò l'avrei perso per sempre ,dato che non era presente  nella mia borsa la sera precedente.

-hai ragione Du,mancate tutti ,però dovreste venire qui in Calabria anche voi-dico io .
-fai duplicare le stanze della casa dei tuoi cugini e ci pensiamo- dice lui ,facendomi ridere.

Poco dopo ,senza accorgermene,vedo la figura di Andrea alla telecamera.
-ciao Duccio come va?-
-mh...tutto bene ,tu?-
-si apposto, gli altri hanno già montato quei pezzi?-
Aggrotto la fronte,e mi giro a guardarlo,allora lui mi posa una mano in testa,accarezzandomi .
-mh mh , poi ti facciamo sapere quando tornate -dice l'atro ragazzo.

-I WANT GELATO- sentiamo dire alle spalle del ragazzo dai capelli rossi.
-Jack , è I want ice crem,non gelato!-lo richiama Fares.
-che succede?-dico io .
Duccio sposta il telefono,fino ad inquadrare Fares e Jackson ,mentre fanno lezioni di inglese insieme dal telefonino.
-lezioni di Duolingo- dice poi lui .

Scoppio a ridere.
-potevi dirmelo Jack !ti aiutavo io!! Se ho fatto prendere un otto al signorino qua dietro!-urlo dal telefono per farmi sentire.
-TANK YOU VIOLAA- dice lui ,causandomi una risata.
-non se ne parla,lei è la mia insegnante personale -dice Andrea,mettendomi le mani sulle spalle.
-questo è sequestro personale- commenta Dario ,nel frattempo,mentre prende uno yogurt dal frigorifero.
-ma state al bunker?-dico io .
-si - dice Duccio.
-Qua fa un caldo...-commenta Dario ,mettendosi una mano in fronte.
-qua piove a dirotto invece -dice Andrea ,mentre inquadriamo il balcone ,dove c'è il cielo grigio.

-beh ,al massimo avete uno tsunami davanti casa -dice Duccio.
Scoppiamo a ridere,poi salutiamo e chiudiamo la chiamata .
Andrea si butta sul mio letto ,ed io giro la sedia ,guardandolo .
-che hai da guardare eh- dice ,mentre prende il pacchetto delle mie Marlboro dai suoi jeans ,e lo posa sul letto.
Com'era finito tra le sue mani?

-perchè hai le mie Marlboro?-dico io ,saltando sul letto per esaminare il pacchetto di sigarette avvolto alle sue mani .
-ieri sera ti stavo portando a casa,ma ti ho salvato i polmoni e te l'ho sequestrato-dice lui per poi fare un sorrisetto.
-ora lo posso?-
-no- dice lui .
Ruoto gli occhi al cielo .
-ti preeeeegooo-
-tu non sai con chi stai parlando -dice lui ,per poi prendere il pacchetto e buttarlo fuori dalla finestra.
-chiamami Micheal Jordan dopo questo tiro-
-CHI CAZZO HA TIRATO UN PACCHETTO DI MARLBORO DAL BALCONEEEEE- sentiamo urlare da Marco di sotto.
Scoppiamo a ridere.

-non ci credo ,se lo hai preso in testa -dico fra le risate.
-sarebbe bello -
-SCUSA MARCO - urla poi Andrea ,per risposta.
-LA PROSSIMA VOLTA CHE LO FAI SEI MORTO- dice Marco da sotto.

-ma che ci fa di sotto,che piove a dirotto?-
-Ma che ne so ,Marco è sempre stato strano.-commenta Andrea.

-che libro hai sul comodino -dice lui afferrando un romanzo rosa.
-che schifo-
-cos'hai detto?-dico fulminandolo con lo sguardo.
-che schifo -ripete lui .
Inizio a solleticargli le orecchie,e lui ride come un matto.
-basta Viò, bastaaaaa- è l'unica cosa che riesce a dire.
Prendo un cuscino e glielo lancio addosso, tanto che l'atmosfera si scalda e diventa una vera e propria battaglia di cuscini.
-vieni qua-dice lui ,buttandomi il suo cuscino in faccia.

-ma che fate- dice la voce di Marco dalla soglia della porta di camera mia.
Io e il corvino ,con i cuscini fra le mani ,ci lanciamo uno sguardo complice, dopodiché riempiamo di botte l'ultimo con essi.
-No ragaaaa- dice lui correndo per tutta la Camera,per poi prenderne un altro dal mio letto e difendersi.

Passiamo tutto il pomeriggio a ridere.
Era da quando avevamo dieci anni che non facevamo una battaglia del genere,ma questa volta mi ero davvero divertita.
Ci buttiamo tutti e tre sul mio letto,esausti.
-mamma mia -commenta Marco ,mentre si passa una mano fra i capelli.
-è stato figo -commenta poi Andrea,per prendere il cellulare in mano e guardare le notifiche di Instagram.

-È PRONTA LA CENA- sentiamo urlare dal piano di sotto .

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora