Festa Di Compleanno

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Andrea's pov:

-apro io - dico bloccando mia mamma, prima che possa aprire lei.
Appena apro, mi trovo una fanciulla davanti.
Bella come un angelo caduto dal cielo , appoggiata alla soglia della porta, lì, ad aspettarmi.
Io che fino a cinque minuti fa ridevo e scherzavo con Marco e ora mi trovavo questo miraggio davanti.
Uno spettacolo.
Se solo non l'avessi notata prima,è davvero una bella ragazza.

La mia bocca si spalanca, è una reazione istintiva, e lei scoppia a ridere, portandosi una mano sulla bocca.
-no, non coprirti la bocca, dico sei davvero bella non sto scherzando - dico butttandomi fra le sue braccia.
-che carino Locci oggi, non vuoi ammettere che invecchi-
-hai perso punti così - dico io .

Quel suo abito nero, lungo e aderente, che metteva in mostra il suo fisico, le sue curve perfette e che la rendeva ancora più fantastica del solito.
Per non parlare del suo rossetto rosso ciliegia, che le dava un tocco di femminilità.

Le annuso i capelli, sanno di rose e sogni.
Sogni lontani, quei sogni che non puoi raggiungere.
-no mi sporchi la camicia - dico appena si stacca, prendendo il tessuto dell'indumento fra le mani e scrutandolo.
-ti rimaneva il ricordo - dice sorridendo.

-Viola, ma sei tu? - dice mia mamma appena la vede.
Lei sorride.
-guardati come sei bella, sembri irriconoscibile, stai diventando così grande - dice stringendola a sé.
Perché si metteva sempre in mezzo? Era un momento così perfetto fra noi.
-e tu toglile gli occhi di dosso eh, furbetto che non sei - si rivolge a me.

Viola scoppia a ridere ed io faccio con lei.
-mamma, siamo amici, nient'altro -
Lei scoppia a ridere.
-bene, devo andare a prendere il dolce con papi, vi lascio soli, se prende fuoco qualcosa, sei nei guai e fidati che non ti conviene al tuo compleanno - dice mia mamma.
-si mamma, ha mai preso fuoco qualcosa? -
-se c'è Viò mi fido-

Ruoto gli occhi al cielo, poi le lascio un bacio in testa e guido l'altra ragazza in camera mia.
-ah si, pensavo l'avessi visto dalla videochiamata, un po' di caos... -
-quando mai è stata ordinata camera tua? - dice lei ridendo.

-che ricordi quel ferro da stiro - dice riferito al ferro che era piegato vicino al mio armadio.
-per me mica bei ricordi -
- hai ancora la cicatrice? -
-per colpa tua-dice lui.

Lei scoppia a ridere, e così faccio anch'io.
-Ti ricordi, mi avevi rincorso per tutta casa, poi mi sono nascosto lì dietro e mi hai rabaltato il ferro bollente addosso. - dico mostrandole la cicatrice sulla mia caviglia.
-verooo, non potrai mai dimenticarmi eh? - dice sfoggiandomi un sorriso.
-Come potrei dimenticarmi di te - dico, spostandole una ciocca marrone di capelli mossa che le stava invadendo il viso.
Le cingo i fianchi e faccio avvicinare i nostri visi.

Dovevo confessarle la cosa del diario.
Ma questa sera.
Non ora.
-Viò... Stas.... -
-ANDRÉ?! DOVE SEI? -sento urlare da mia mamma.
Ci stacchiamo subito e mi butto sul letto.
-André -
-che c'è? -
-ti avevo detto di scongelare il pollo -
-ehm... -
Viola cerca di trattenersi le risate, mentre io mi invento qualcosa.

-scusa mamma-
Dopo la ramanzina, sento suonare il campanello di nuovo, allora vado in salotto e apro.
Appena apro mi si presenta davanti Marco.
-Heiii bamboccione-
-chi sei? - dico per poi far finta di chiudergli la porta in faccia.
Nel frattempo mi raggiunge anche Viola.

-Viò... Sei bellissima - dice Marco appena la vede.
-Grazie Ma, stai bene anche tu in camicia. -
Lui la abbraccia e io non posso fare altro se non provare un enorme fastidio verso tutto ciò.

Ma fastidio di cosa, poi?

-ehi non toccare Viò - dico con tono scherzoso.
Lei ruota gli occhi al cielo con fare divertito e poi va ad accarezzare Akhen.
-geloso il tipetto -
-no siamo amici, te l'ho già detto prima-
Lui sorride e va a salutare i miei genitori.

Dopodiché noi tre partiamo insieme per arrivare al ristorante, dove passiamo il pranzo, e poi andiamo al mare.

Appena arrivati, montiamo il tavolo e mettiamo tutto il cibo, pronti per festeggiare.
Viò mette un po' di musica di Dua Lipa (scongiurata da Dario).
-che merda sta qua, cambia - dico a Viò mentre sistema la cassa.

-che palle che sei-
-sono il festeggiato -
-Dario vuole Dua Lipa -
-Dario ha rotto con Dua Lipa-
La ragazza sbuffa.
Cambio musica e metto un po' di trap, ma Viola abbassa il volume.
-maledetta, dammi il telecomando-
-no - dice ridendo.
Glielo frego di mano e lo prendo, ma lei mi salta addosso per riprenderlo.
-Viò stai ferma porca miseria! -
-Dammi il telecomando! -
Alzo il braccio dove tenevo il telecomando della cassa, così è costretta a saltare per riprenderlo.
-Che nana-
-Dai! -

La ragazza mette il broncio ed io intasco il telecomando.
Torniamo alla festa e iniziamo a scatenarci.
Parto abbastanza sobrio, non voglio esagerare subito con il bere.
Cerco Viola nella festa, ma non mi sembra trovarla.

-bro c'è la tua tipa - dice Pietro, tirandomi il braccio.
Mi porta vicino al gazebo e mi si presenta davanti Lucia.

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