Andrea
-che bel ragazzo - dice lei mentre sono alla guida.
Tira fuori un pacchetto di Marlboro dalla sua borsa ,ma la blocco.
-via-dico prendendo il pacchetto e intascandolo nei miei jeans.-posso guidare?- dice prendendo il volante con una mano.
La strada si presenta teatre, ed il buio si fa più fitto.
Menomale che i fanali dell'auto illuminano la strada sterrata.
Come aveva fatto ad arrivare lì non lo so,ma una cosa era sicura:dovevo portarla a casa.
-stai ferma Vio -
-dai -
La ragazza bonfonchia parole incomprensibili ,e per fortuna riusciamo ad arrivare nel minor tempo possibile a casa.La prendo in braccio,con i miei polsi sotto le sue ginocchia e alla fine della sua schiena , mentre lei tira un ghigno.
-che hai da ridere?-
-tu non potresti toccarmi,lo sai- dice lei guardandomi divertita.
-perchè?-
-perchè mi può toccare solo il mio Robin -
Sul mio volto compare un sorriso involontariamente.
Decido di stare al gioco .
-e...dimmi chi sarebbe questo "Robin?"-
-ah, quello è un segreto, però ha i capelli neri , è alto e ha dei bellissimi muscoli -
Scoppio a ridere, avrei dovuto riprenderla e mostrarle il video la mattina dopo per vedere la sua reazione.
Però se fosse davvero quello che pensava su di me...non potrei se non esserne contento.
-proprio come questi qui - dice lei toccandomi il braccio.Prendo il mazzo di chiavi in bocca e apro la porta.
Anna era a letto e detto la sera precendente ci aveva detto che se avessimo fatto solo un minimo rumore a farla svegliare non saremo più usciti.
-Robin è unico, l'unico che mi capisce ,anche se non capisco se mi ami -dice mentre saliamo le scale
ed inizia a sogghignare.
-stai zitta Vió- dico tappandole la bocca con una mano .
-mi fai il solletico- sbiascica lei ,mentre le sorrido .
Lei mi guarda indifesa, sembra così carina,però non lucida,o almeno al momento .
Di solito però recuperava abbastanza presto la coscienza ,ma in questo caso mi dispiaceva ... Volevo sentire di più su questo Robin Hood.La porto in camera,chiudo la porta a chiave e la poso sul letto.
-in che senso non sai se lui ti ama?-
-si frequentava con un'altra di nome Lucia...-
-mi dispiace dirtelo,ma dovresti dormire - ,dico accarezzandole un braccio ,con tono freddo.
-ma mi devo cambiare -
-vai a cambiarti-
Viola si alza e dopo essermi passata di fianco ,inondando tutti i miei sensi con il suo profumo alla vaniglia e Fragola,si dirige in bagno .
Cammina appena ,sembra una morta vivente.
Cammina barcollando ,allora la prendo per un braccio e l'aiuto a raggiungere il bagno.
Appena mette piede nella stanza inizia a vomitare , allora mi inginocchio dietro di lei ,le tiro su i capelli in una coda,le accarezzo la schiena , finché lei posa la testa sulle mie gambe e si abbandona su di me con gli occhi chiusi-Stai bene?-
-beh, hai visto come sto- risponde lei sorridendo.
Sorride nonostante stia male.
Forse per fare contento me, perché sa che amo quando sorride.
Almeno ha recuperato un po'di lucidità.
Prova ad alzarsi ,ma la blocco.
-no ,faccio io -
La prendo in braccio e la poso sul letto.
-devi fare una doccia fredda -
Lei sbuffa, e le porto una ciocca di capelli dietro alle orecchie, per poi sistemarle un orecchino.
-lo dico per il tuo bene -
- mi manca Robin -si lamenta lei.Mi dirigo in bagno , apro la doccia e prendo un nuovo pigiama dal suo armadio .
-forza- dico ,alzandomi ,per poi trascinarla nuovamente al bagno .
Le porgo i vestiti.
Lei mi guarda imbarazzata,allora mi tiro indietro.
-guarda che ti ho già vista nuda questa sera-dico io sogghignando per poi uscire,ma la sua faccia è già rossa bordò alle mie parole.Viola
Mi faccio una doccia veloce.
Piano piano riesco a riacquisire lucidità,ma vedo ancora un po' sfocato.
Almeno i giramenti di testa mi erano passati,ed ero riuscita a tornare a ragionare.
Ripenso alla serata , o almeno a quello che ricordo ,prima di essermi ubriacata troppo,mentre il profumo di mandorla del bagnoschiuma si impossessa del mio corpo.
Mi lavo anche i capelli,con il mio solito shampoo alla fragola.
Quello stronzo di Luca , ricordo solo che mi ha fatto uscire dalla sua auto con fretta.
Che festa.-però,buono il bagnoschiuma, è alla mandorla?-dice una voce a me familiare,al di fuori della doccia.
Dal vetro riesco a scorgere la figura di Andrea seduto sul cesto dei vestiti sporchi .
-ANDREA ESCI SUBITO-
Lui scoppia a ridere.
-tranquilla il vetro della doccia ti copre da collo a caviglie,non ti vedo -dice lui sogghignando .
-Andrea -lo richiamo io .
-mi dispiace che ti vergogni ,hai proprio un bel fisichetto,Viò-
L'imbarazzo si stava prendendo gioco del mio corpo,e lí dentro iniziava a fare troppo caldo .Aspetto qualche minuto, e dopo aver preso coraggio,prendo l'asciugamano appoggiato sul vetro della doccia e lo avvolgo al corpo,per poi aprire il vetro.
Tiro un sospiro quando vedo non c'era più,ombra del ragazzo ,poi prendo un fermaglio e chiudo per bene l'asciugamano,mentre impugno il phon e asciugo anche i capelli.
Appena poso nel cassetto il phon ,arriva Andrea e mi abbraccia da dietro.
-Dai André!-
Lui tira un ghigno divertito ,ed io esco dalla stanza.
-hai riacquisito lucidità -
-ho bevuto due drink di troppo ,non otto come te -
-la signorina però ha sgarrato -mi richiama lui.
-almeno io sono lucida-
Lui scoppia a ridere.
-a dire il vero mica tanto -
Aggrotto le sopracciglia.-eri in mezzo ad una strada mentre facevi autostop alle auto ,saresti dovuta vederti-dice lui ridendo.
-in che senso?-
-nulla,vai a dormire ora-
-no,voglio sapere dai-
-ti concedo un film in tv,poi dormi?-
-se stai con me,sí- dico facendo gli occhi dolci.
-mi servirebbe un tutorial su come odiarti ,Viola-
-non ci riusciresti -
-questo lo dici tu-
Mi tocca la punta del naso, dopodiché scendiamo al piano di sotto,in punta dei piedi, percorriamo le scale stando attenti passo per passo con le torce dei nostri telefoni e poi giungiamo in soggiorno ,dove inizio a cercare vari programmi per la TV.
-Oddio ,la replica di Amici -
-no quel programma -
-Amici è bellissimo!- lo rimprovero io.
-ho i miei dubbi - dice lui ,per poi fregarmi il telecomando di mano e cambiare canale
-no però dai-
-Guarda c'è un film di Checco Zalone -
-Andrea -dico io ,cercando di fregare il telecomando dalle sue mani.
Il ragazzo ad una certa,si stende sul divano e impugna il telecomando più distante da me il possibile.
Gli mimo un dito medio.
-dai su , Viò-dice indicando con la sua testa il telecomando .Lo guardo ditubante , poi piano piano mi allungo ,costretta a stendermi quasi sopra al suo corpo ,per prenderlo dalla sua mano.
I nostri visi si avvicinano, e perdo la concezione del tempo.
-vediamo che sai fare-dice lui con tono provocatorio.
Sembrano le stesse scene che leggo nei romanzi le giornate chiusa in camera ,solo che questa volta non era un film mentale, bensì la realtà.Mi allungo fino al telecomando,quando un brivido persuade tutto il mio corpo ,e prende il sopravvento su di me.
Viola,sei qui per prendere il telecomando,ricordatelo.La sua mano fredda è a contatto con il mio bacino.
Mi guarda con un sorrisetto,ma io sono già persa nelle sue iridi corvine,che mi scrutano tutto il viso.
Il contatto della sua mano fredda,che dalla mia schiena scende ,mi provoca nuove sensazioni.
Mi avvicino alle sue labbra ,ed un'ondata di calore si fa spazio sul mio viso.
-cosa fai ,nanetta? Non riesci a prendere il telecomando?-
Mi incita ad arrivare al suo braccio.
-meno di quanto tu possa pensare- rispondo con l'ultimo fiato rimasto,prima che lui posi la sua mano ,che fino a poco fa era saldata sul mio fianco ,alla mia guancia ,accarezzandola.
-sono percaso troppo affascinante?- pronuncia ,a qualche centimetro della mia faccia.
Il mio cuore sta esplodendo,ma sono già persa nelle sue labbra.
Mi attira a sé, ma quell' incantesimo sembra svanire troppo presto.-Riecccocciiiii!!!!- odo ,dalla soglia della porta.
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Forse Soli Nell'universo || Faster
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