scusami

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Viola

-scusami per tutto-
Le parole mi arrivano dritta al cuore.
Come se mi avesse trafitto con una spada.
Era un'arma a doppio taglio.
Andrea era il mio amico d'infanzia,ma mi aveva ferito.

Scoppio a piangere, le emozioni che il mio corpo sta vivendo sono troppe nello stesso momento e non riesco a reagire in modo ragionevole.
-Andrea - riesco solamente a dire,mente lui mi stringe  a sé.

Camminiamo per tutto il lungomare,mano nella mano,in silenzio.
La festa ormai è solo un punto lontano,qualche luce che si scorge in lontananza.

-Viò io non so che ...-
-è stata colpa mia,non so perché ho baciato Giulio,avevo bevuto ,poi siamo andati in acqua ed è successo,almeno questa è la sua versione, perché io non sapevo nemmeno di averlo baciato -dico io in preda alle lacrime.

-Viò... -
-lo so ,sono stata una stronza e non ti fiderai più di me -
-non so che mi è preso,ho provato a dimenticarti con Lucia,ma non ti resisto,non è la stessa cosa -
-Non so cosa siamo-
-siamo poli opposti come sabbia e neve,ma nonostante tutto riusciamo ad attrarci -dice lui.
Sul mio volto compare un sorriso.

-Andrea ,sono stata così male senza di te-
-Viò,non siamo amici,siamo di più -dice lui ,buttandosi su di me , facendo combaciare le nostre labbra.
Perdo l'equilibrio e mi ritrovo sulla sabbia, lui a petto nudo ,e nel giro di pochi minuti io in intimo.
Le sue dita gelide che prendono contatto sulla  mia pelle calda ,mentre gemo sotto al suo corpo.
Era tutto quello che volevo .
Stare con lui .
I nostri gemiti ci cullavano ,tra il rumore delle onde ,che sembrava sovrastare quello di tutti i nostri pensieri.
Sì,siamo opposti,come sabbia e neve.

Perché non potevamo stare insieme allora?
Forse eravamo noi quelli a farci problemi su tutto .
Come la prenderanno,la prenderanno.
-Cazzo ,Viola-dice lui ,con il respiro affannato.

Accarezzo il suo viso con una mano ,era tutto sudato.
I nostri respiri affannati,i nostri sguardi incatenati,il suo profumo che automaticamente stava diventando quello mio,lo stesso profumo dei vestiti che avevo indossato quella sera in cui avevo dormito da lui dopo la sagra.
Quasi un anno fa.
Un anno passato insieme.
Forse uno tra i più belli della mia vita.
Il suo sorriso indimenticabile.
La sua chioma corvina,ora scompigliata per il sudore e la fatica.
Eravamo passati da amici a poco più.
Forse è vero, l'amicizia tra maschio e femmina esiste,ma con lui è cambiato tutto.

Ed io che un anno fa lo vedevo come un semplice amico d'infanzia.
-piano André -
Mi bacia tutto il collo,dopo stende la sua schiena sulla sabbia,e mi si posa vicino, abbracciandomi e facendo scorrere le sue dita lungo tutto il mio corpo nudo,formando delle forme immaginarie.
I suoi occhi brillano .
Una luce nuova sembrava invaderli .
Questo momento non lo dimenticherò mai.
-Viola...devo parlarti del diario-
I miei occhi si spalancano.
Era un anno che attendevo questo momento, volevo sapere cosa conservava in quel diario .
Ora lo custodiva lui , ma nonostante tutto non sapevo ancora la combinazione per aprire il lucchetto e accedere.

-ti senti Pronto -
-Viola...una cosa-
Era tutto legato all'accaduto di due anni fa.
Quel misterioso accaduto della quale Marco parlava.
Ne sono certa.
-Dimmi-
-il nostro rapporto non deve cambiare dopo questo -
-è qualcosa di importante?-
-estremamente ,non mi interrompere e ascoltami,per me è doloroso parlarne,e vorrei che provassi a metterti nei miei panni-dice lui , toccando la mia guancia .
-Andrea,cosa c'è in quel diario?-

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora