Biscotti

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Viola

Entrai in classe ,ancora scossa dall'accaduto della sera precedente.
-Viò potevi scrivermi che dormivi da Alice - disse Marco guardandomi male .

Ed ecco un esemplare di killer mattiniero chiamato Marco Vittiglio.
Di fianco a lui,la sua vittima, Viola Russo ,che lo deve sopportare ogni singolo giorno.

Se non ci fosse stata Alice in quella situazione,non so come avrei fatto.

Ruotai gli occhi al cielo,e andai al mio ultimo banco ,mentre lui si affrettò a dirigersi in classe sua.
-ehi ,posso sapere che cavolo hai fatto stanotte?-
Ed ecco Alice all'attacco.
Si sedette vicino a me ed io arrossii all'affermazione.
-Qualcosa mi dice che c'entra Andreaaa-
-abbassa la voce!- la richiamai io .
-va bene,se non vuoi dirmi tu ... chiederò a lui-
-Nononono -
Lei scoppiò a ridere.
-Abbiamo solo dormito insieme -
-quale momento ti è piaciuto di più?-
-Alice!- la richiamai,mettendomi una mano in fronte.

La professoressa di tedesco fece ingresso in classe, concludendo il discorso tra me e Alice.

Ruotai gli occhi quando inserii il solito euro nella macchinetta ,per fare cadere gli Oreo ,ma quest'ultima si inceppò.
-che palle - dissi ,smuovendola per far scendere il pacco di biscotti.
Dopo quattro tentativi,un pugno proveniente dalle mie spalle , puntato sul vetro scosse la merenda che cadde dalla macchinetta.
-ringraziami eh - disse la voce di Andrea ,che poi mi porse il pacco.
-si si - dissi protendendo il palmo della mano verso di lui ,in attesa che me lo porgesse.

Mi prese per l'avambraccio e mi portò in bagno ,facendomi sbattere piano al muro.
Mise una mano fra la mia schiena e quest'ultimo,si era ricordato del livido.
-come stai ?-
-Salve Signor Andrea...non lo vedevo da molto tempo ,in ogni caso io bene ,tu ?-
Lui ruotò gli occhi al cielo ,poi aprì la confezione con la sua mano dietro alla mia schiena ,e si portò un biscotto alla bocca.
-dai però l'ho pagato io!- tuonai acida.

-prenditi il biscotto allora -
Arrivai al suo viso ,e addentai l'altra parte senza fiatare.
Quando si tratta di cibo,cambia il mio umore.
Lui mi guardò ridendo.
Posò le sue mani contornate dagli anelli ai miei fianchi e poi mi lasciò un bacio lieve in fronte.
-ci si vede dopo - sussurrò dolcemente ,per poi scappare via.
-Aspetta! I biscottiiii!!!- dissi rincorrendolo,ma quando giunsi in corridoio era già sparito.

______
-allora vieni si o no?-
-dove?-
-Violaaaa alla festa del quartiere -
-o che palle -

Ogni anno il nostro quartiere organizzava questa famosa festicciola ,ma io la odiavo perché odiavo anche il mio quartiere.
Mi trovavo sempre a parlare con i miei vicini di casa ,che in realtà non sapevo nemmeno di avere fino all'anno prima.
D'altronde però dovevamo partecipare ,per non risultare associali (anche perché mia mamma era fissata con questa maledetta festicciola).

-lo so ,non voglio neppure io , però se vieni te parliamo -
-non voglio trovarmi quello storto di quattro case più avanti -
-è problematico Viola-
-Lo so ma l'altra volta mi ha chiesto se mi mangiavo le coccole del naso!-
Lui scoppiò a ridere ,e io feci lo stesso.
-che schifo -
-puoi dirlo forte -
-non so come facciamo ad avere tutti i casi umani come vicini -
-il mondo è piccolo -
-il mondo o Empoli?-
Sogghignai .

Oggi mangerò a casa di Marco,per poi dargli le solite "ripetizioni".
Giunti a casa , mangiammo in solitudine.
I suoi genitori sono separati e lui viveva a casa di sua madre (se non stretta amicona della mia e di quella di Andrea).
Suo padre invece da quello che sapevo ,aveva abbandonato casa quando lui era appena nato , e lo veniva a trovare raramente.
Anche se in in dodici anni che conosco Marco,non l'ho mai visto.

Dopo aver mangiato i nostri piatti di pasta , camminai per il suo salotto .
Notai una foto di quando io e lui eravamo piccoli .
-oddio te lo ricordiii-
Presi la foto tra le mani .
Essa ritraeva io e lui mentre mangevamo il gelato.
-Ti prendevi quello di spiderman per i tatuaggi -
-tu invece sempre la coppetta panna e cacao-
-era buona !- ribattei.
-buona però che noia Viò -
-Andrea prendeva il magnum -
-era fissato - commentai io .
-ma che razza di bambino prende il magnum ?-
Scoppiamo a ridere insieme.

-comunque...tu e lui ?-
-io e chi?-
-sai Vió-
-Io e lui ... Non lo so Ma-
-avete chiarito?-
-circa...-
-È arrabbiato con Duccio -
-con Duccio?-
-senti Vió...stavamo parlando di te ...non voleva che lo facessimo -
-l'ho portato io a casa -
-lo so ma ...-
-è andato tutto bene ,non è successo niente-

Aveva un attacco di panico ,ma non glielo si poteva dire.

-l'ho visto scappare, non ti ha fatto niente vero?-
Rabbrividii alla domanda ,ricordando il livido che mi aveva causato alla schiena.
Rinnegai tutte le sue ipotesi e mi accoccolai fra le sue braccia.
-Dai , facciamo ste ripetizioni.-

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora