mezzanotte

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Viola

Finita la doccia ,misi la maglia della Fiorentina di Andrea ,asciugai l'intimo con il phone ,e poi coprii il tutto con la sua felpa grigia oversize.

-che freddo cane -  dissi quando uscii dal bagno.
Arrivai in soggiorno,dove Andrea era seduto sul divano a guardare il cellulare.
Sollevò lo sguardo e lasciò esso sul tavolo , alzandosi verso di me.
-ti dona il maglione -
-peccato che nasconda la maglia sotto-
Scoppiamo a ridere insieme ,quando lui poggiò un suo dito caldo sul mio labbro inferiore tremolante.
-stai tremando come una foglia - disse .

Grazie,sono in mutande e maglione quando fuori fanno quattro gradi.

Mi pose sul letto ,coprendo il mio corpo con il suo piumone.

-riposati, io mi lavo-
Annuii ,mentre mi guardai intorno.
Sentii lo scroscio dell'acqua calda del bagno accendersi ,segno che si stava per lavare.
Riguardai il comodino ,quel comodino dove un anno emmezzo prima avevo trovato quel diario.

Mi accoccolai al piumone,nascondendo il mio naso rosso sotto ad esso .
Mi ero presa un raffreddore,ma poco mi importava.
Possibile facesse più freddo a marzo che non a gennaio?
Mi accoccolai al tessuto , e senza accorgermene chiusi gli occhi lentamente .

Il contatto con la pelle della mano di Andrea sui miei capelli ,mi fece riaprire gli occhi piano piano .
Era appena uscito dalla doccia ,lo intuivo dal fatto che stesse in boxer e avesse i capelli ancora bagnati .
Sentii il suo pomo di Adamo  sotto alla mia testa alzarsi e abbassarsi lievemente, il suo respiro era affannato.
Le goccioline dei suoi capelli mi bagnarono la fronte ,e lui sorrise quando gli accarezzai il collo.
Avvolsi la catenina con il quarantaquattro che portava al collo ,mentre lui posò una mano sulla mia coscia .

-posso farti una domanda?-dissi velocemente.
-tutto quello che vuoi-
-se ...non avessi scoperto di quel diario ,tu me ne avresti parlato ?-
La sua presa alla mia coscia si fece più possessiva.
-per me non è semplice affrontare argomenti brutti ,soprattutto se riguardano me ,sono sempre stato uno che si tiene dentro tanto e che mostra finti sorrisi ,e penso tu lo sappia bene -
Prese a far scorrere il suo indice caldo sul mio labbro inferiore , giocherellandoci .
Osservai i suoi occhi .
Non erano spenti come al loro solito, quando affrontava questo tipo di argomento.

Sono troppo impicciona?
O voglio solo sapere qualcosa in più,che forse non dovrei.

-non lo so , Viola, se avessi avuto il momento  serio tra noi due mentre eravamo soli , prima o poi l'argomento si sarebbe fatto vivo ,te lo assicuro ,ma non avrei voluto dirtelo così presto.-
-mi dispiace ,non dovevo mettere il naso in affari che non mi ...-
-non è così Viola,non è colpa tua ,anzi ,ti ringrazio , perché sei riuscita a farmi tirare fuori una cosa che nascondevo da troppo tempo ,mi sono tolto un peso.-
Lo guardai dolcemente.
Era sempre stato dolce con me ,ma in questo momento sembrava essere davvero felice.

-avevo una fottuta paura di perderti,non so come l'avresti presa,se mi prendessi come un pazzo,se mi trovassi senza cuore ,se pensassi che di te non mi importasse nulla -
-non ci proverei nemmeno a fare pensieri del genere - dissi io ,per poi avvicinarmi al suo volto.
-non metterti in bocca colpe che non hai ,Andrea ,odio quando lo fai - dissi per poi accarezzargli la testa.
Lui passò una sua mano sulla mia guancia.

Le nostre labbra si sovrapposero automaticamente l'una sull'altra.
Accolsi la sua lingua ,mentre il forte profumo di menta del suo bagnoschiuma mi mandava il cervello in tilt.
Senza accorgermene, avvolsi le mie gambe attorno alla sua vita ,e gli strinsi la nuca per attirarlo più forte vicino a me.
Sentii la sua intimità sbattere contro la mia e sussultai.
Premette la sua bocca morbida sulla mia .
Mi lasciai guidare dalla dolce sinfonia di quel bacio .
Sembrava un'orchestra di farfalle nel mio stomaco .

Lui risucchiò il mio labbro sotto ai suoi incisivi ,con foga.
-piano- dissi , guardandolo.
Sembrava impaziente.
-se il tempo si potesse bloccare rimarrei qua-
-puoi farlo anche mentre il tempo non si ferma -dissi ridendo.
Mi stesi di fianco a lui ,e mi ricoprii il maglione di nuovo con il piumone.

Il ragazzo fece lo stesso ,per poi far allineare i nostri sguardi.
Posai la mia testa al suo petto nudo ,mentre lui mi accarezzò i capelli.
Una fitta al basso ventre mi colpí, amavo quando lo faceva , e sorrisi senza notarlo.

- ció che male fa poi si cura da sé ,crollerai vedrai ti alzerai più forte ,notti in mezzo in guai ,notti che non torneranno perché hai mille giorni ancora per decidere se vuoi insistere coi sogni oppure lasciare che volino via.
Che ci portino via.
Che ci lascino qui.-sussurrò a bassa voce.

-l'ho scritta pensando a te -
- a me?-
Annuì ,sorridendo.
-io ...non so che dire -
-non bisogna per forza parlare sempre per capirsi,ci sono volte in cui dei semplici sguardi possono valere di più che delle parole, me l'hai insegnato tu , Viò -
Perché mi sentivo improvvisamente in colpa?
Come se io non avessi mai fatto abbastanza per lui .

Posai una mano sulla gemma azzurra della mia collana.
-tienila sempre ,ti ricorderai di me -
Sorrisi alle sue parole,e delle lacrime mi contornarono il viso .
Per la prima volta in vita mia ,quelle lacrime erano di gioia,e non di dispiacere.
Chiusi gli occhi e mi feci circondare dalle sue braccia.

____

-svegliati Vió-
-che palle ,che ore sono ?-
Aprii il telefono,r appena lessi 12:10 sullo schermo,sobbalzai.
-cazzo , Andrea c'era scuola -
-rilassati , è sabato Viò -
Presi un sospiro ,e quando il ragazzo si sedette vicino a me , li lasciai un bacio in pieno viso .
-dovresti scrivere a Laura ,si preoccupa dopo -
-hai ragione - dissi estraendo il mio telefono dalla tasca ,ma dopo averlo messo giù,la sagoma di Chiara si insinuò dalla porta.
-ciao Viola- disse lei guardandomi.
Salutai a mia volta.
-non ti vedevo da un bel pezzo ,come stai?-
Bene, apparte il fatto che sono in mutande sotto le coperte di suo figlio e ho addosso il suo maglione.

-tutto bene , te?-
-si ,questa sera sono venuta  un attimo in camera,ma vi ho lasciato vicini ,eravate così carini - disse per poi mostrarci una foto scattata da lei di noi che dormivamo vicini .
Andrea sbuffò,ed io arrossii.

-dai ma-
-e va bene,vi lascio soli ,ho preparato i waffle di la ,ora vado a lavoro, ciao ragazzi -
Salutammo.
-sa sempre metterci in imbarazzo - farfugliò lui .
-eddai André, è stata così carina -
Lui mi fulminó con sguardo atroce ,poi aprí il telefono e aprí whatsapp.
-o Santo Cielo-disse mettendosi una mano fra i capelli.
-che hai -
-hanno rotto un vetro del camioncino dei ragazzi e hanno portato via il computer di Ghera-



Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora