Devo Dirti Delle Cose

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Andrea's pov:

Passa una settimana e la ragazza non vuole decidersi ad avviare una conversazione con me.

Era una cosa seria o no? Ci sto dando di matto sinceramente.
Una settimana che ci mangiamo con gli sguardi ma non ci salutiamo nemmeno.
Solo per uno stupido bacio con quella deficiente.

Non si poteva continuare così, mi sentivo lacerare dentro.
Viola era Colei che riusciva a colmare tutti i miei vuoti, con qui mi potevo confidare, che potevo stringere a me.
Con lei le avevo passate tutte e non sto scherzando.
In più si stava avvicinando il suo compleanno e non volevo farla stare male.
Mi chiedo solo se sia giusto che ora noi stiamo insieme, dopotutto ci sono delle cose che non le ho ancora confidato, ma non mi sento di dirgliele ora.
Perderei davvero tutti i miei rapporti con lei.
-Robin Hood ha perso la sua Marien - dice Marco, vicino a me.
-ma smettila -

Tutto il gruppo mi soprannominava Robin hood, fin da bambino, ma non per il fatto che io sia scaltro, bensì perché Robin Hood sparava frecce e loro dicevano che "lanciavo frecce alle ragazze per conquistarle".
Anche se Robin Hood lo faceva per salvare il suo popolo, e non per le ragazze.

-sei giù, che hai? -
-nulla - dico mentre bevo un po' di gin tonic, al bunker con i ragazzi.
Noto che Duccio mi guarda con interesse.
-che succede André? - dice poi.
-nulla raga, sono solo stanco - dico io, per poi uscire in giardino.
Poco dopo Marco mi raggiunge.
-André mi fai preoccupare, è per quella storia di due estati fa? -
-non ricordarmi Michelle, perfavore - dico io fissando il pavimento.

-scusami, ma perché sei così giù?-
-Marco, io e Viò abbiamo discusso e non so come tornare a parlarle. -
-perché avete litigato? -

Perché ho limonato un'altra davanti a lei.

-Marco, prometti che non ti arrabbi -
-André che succede, le hai fatto qualcosa? -
-no no non proverei nemmeno a toccarla, però ti prego prova a metterti nei miei panni -.
Inizio a spiegare la situazione.

-al tuo...compleanno, io e lei... -
-vi siete baciati? -
Annuisco.
-André è la nostra amica D'infanzia, è come una sorella, ma che ti è saltato in mente?! -
Mi metto una mano in testa.
Vorrei piangere.
-Non lo so Marco, abbiamo provato a chiarire, il punto è che una settimana fa ho baciato Lucia durante la seconda pausa dopo avere prestato il cambio per motoria a Viò, ma lei ci ha visto baciarci e mi ha detto che ho tradito la sua fiducia - dico, mentre cerco di non guardarlo in faccia.
-André, lei è sensibile e lo sai meglio di me, perfavore non ci provare anche con lei se non la prendi seriamente -
-devo andare da lei - dico, per poi poggiare la bottiglia di gin sul muretto del giardino.
-tu bocca chiusa, ti prego -
-Andrea, se le tocchi un capello sappi che te la vedi con me -
Non ascolto quello che dice lui, e salgo sulla mia moto, direzione casa di Viola, il mio unico pensiero.

___
Viola's pov:

Finalmente torno a casa, oggi mamma torna più tardi, perché è partita più tardi a lavoro per un imprevisto.
Mi siedo sul letto e apro il telefono.

Andre🌟:
A:sono sotto casa tua, apri.
V: Scordatelo.
A:viola, ti prego, giuro che se non mi fai entrare in casa ci entro da solo

Lascio il visualizzato e butto il telefono sul letto, non ci voglio parlare, ho già pianto troppo.
-VIOLAAA- sento urlare sotto alla finestra.
Non so perché, ma scoppio a ridere senza notarlo.
-VIOLAA APRI O CHIAMO TUA MAMMA, NON STO SCHERZANDO -
Lo ignoro.
-LE DICO CHE NON MI HAI DATO RIPETIZIONI -

Mi affaccio al balcone.
-cosa vuoi André? Cosa vuoi? -
-fammi salire, ti prego -
-cinque minuti, poi via -
Lui annuisce e gli apro.
Appena arriva alla soglia della porta, chiude la porta alle sue spalle e mi si fionda davanti.

-scusa, scusa, scusa fammi parlare non interrompere-
Annuisco.
-ho parlato con Marco. -
-André -
-gli ho detto di noi-
-MA SEI MATTO?! -
-FAMMI PARLARE VIÒ -
-sono stato di merda questi giorni per te, te lo giuro non so come fare senza la mia nana, ti prego vieni qua, ho bisogno di abbracciarti -
-André ma... -
Non riesco a finire che mi si fionda addosso piangendo.
Tutto ma non avevo mai visto Andrea piangere per me.
Lui era quello che mi proteggeva sempre.
Non versava mai lacrime quando c'ero io.
-Ei va tutto bene -
-no Viò, devo dirti delle cose -.
-Anche io André -

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora