Il giorno seguente non tarda ad arrivare.
Alle quattro in punto mi presento davanti casa del ragazzo.
-eccoti -
-ciao-
-iniziamo? -
Lui annuisce, invitandomi a seguirlo.Ogni volta che metto piede in casa sua mi sembra di tornare bambina.
L'arredo, ogni singolo oggetto di questa casa, nemmeno un ornamento, è mai cambiato da undici anni che la frequento.
-ehii-
-ciao Chiara come stai? -dico, mentre mi fiondo fra le sue braccia.
-tutto bene amore, tu?-
Io e la donna iniziamo a parlare, mentre Andrea ci guarda con un espressione mista fra lo schifo e la fretta.
-andiamo? Non sarai mica venuta qua per parlare con mia mamma-Lo fulmino con lo sguardo, poi lo seguo in camera.
Quando torno in camera,dopo quella sera, un particolare mi torna in mente :avrei potuto trovare la combinazione per quel maledetto diario che custodiva nel comodino.
Devo sapere che ci sta lì dentro.-bene, a che punto sei arrivato? -
Il ragazzo mi spiega tutto il programma da recuperare e la mia reazione non può essere altro che quella di mettermi le mani fra i capelli.
Era indietro.
Incredibilmente indietro.
Alcune cose che doveva recuperare equivalevano a quelle che stavo facendo io, con due anni di differenza però.
-ok, inizia a leggere -
-i was... -Mi guardo intorno.
Dove potrebbe nascondere quel codice per aprire il diario.
-qua non so come continuare... -
-saw, André, sono le basi-
-che significherebbe -
Mi metto una mano in fronte.
-avevo visto -
Lui annuisce e continua a leggere.
Ad un certo punto si ferma.
-Viò, mi stai ascoltando? -
Annuisco.-com'è andata con tizia? -
-Lucia, intendi? -
-mh mh-
-boh, ci frequentiamo -
-ceh vi siete visti una volta e già vi frequentate? -
-perché me lo chiedi? -
-curiosità -
Mi alzo in piedi, il nervoso si stava prendendo gioco di me e non riusivo a capire più nulla.
Perché provo questo fastidio improvviso?-sei gelosa? -
Quella domanda mi coglie alla sprovvista e mi lascia di spiazzo.
Il ragazzo si alza a sua volta e mi si avvicina.
-no era per sapere -
-sicura? Ti conosco bene -
-André, siamo amici -.
-solo amici? -
-ma smettila - dico spingendo le mie mani contro il suo petto per allontanarlo.
-prima mi chiedi la mia situazione sentimentale e poi mi spingi via -
-André smettila, era per sapere-
-seh - dice, tornando a sedersi.
-stavo scherzando -Torno a sedermi vicino a lui e nel giro di un'ora finalmente, finiamo.
-devi migliorare la pronuncia -
-grazie del consiglio - dice per poi abbracciarmi.
-nulla -
-resti qui stasera? -
-a mangiare intendi? -
-mh mh -
-se ti va -
-si però la sera penso andrò a casa -.
-si al massimo usciamo e ti accompagno -
-non con la moto ti prego -
Lui scoppia a ridere.
-ho quasi vomitato Andre -
-mi dispiace - dice imitando la mia voce.
Gli tiro una pacca sulla spalla.
-dai usciamo--Aspetta porto Akhen -
Il ragazzo lega il cane e dopo aver salutato sua mamma, usciamo.
-Allora? -
-allora cosa? - controbatto io.
-Mi hai chiesto della mia situazione sentimentale, ma tu e Giulio? -
-no vi prego basta! Siete tutti in fissa. -
-non mi sta sotto siamo cugini! -
-"cugini" -
-André -
Lui mi fissa.
-basta guardarmi con sta faccia da pirla -
-è la mia faccia -
Scoppiamo a ridere.
-nana non devi dirmi queste cose-.Giungiamo in gelateria.
-un cono limone e cioccolato -
-per me baci e Nutella -
"tanto per rimanere leggeri" gli dico sottovoce.
-sei tu la sfigata che prende la cioccolata con il limone -
-ah Locci, non si conquistano così le ragazze -
-ma io ti ho già conquistata -
-se mi offri il gelato potrei dirti che hai fatto un passo avanti -
-che antipatica - commenta lui.Appena usciamo, ci sediamo sul prato del parco nella vicinanza e parliamo di tutte le estati scorse.
-poi devo chiamare Giulio - penso ad alta voce.
-uuu - commenta in sottofondo.
Inizio a fargli il solletico dietro alle orecchie.
È un posto che gli provoca un incredibile fastidio.
-no no rompi cazzo -
Il ragazzo molla il guinzaglio e Akhen inizia a correre.
-Akhen! -lo richiama.Il cane continua a correre, e così noi gli corriamo dietro.
Ad una certa Andrea cade perterra ed io che gli sono dietro, di conseguenza faccio lo stesso.
La situazione è io ed Andrea perterra a ridere come dei matti, con Akhen che poi si avvicina e lecca il viso al ragazzo.-mamma mia - commenta lui, per poi alzarsi e pormi la sua mano per aiutarmi ad alzarmi.
-colpa tua - dico io.
-ah, sarebbe colpa mia? Sei tu che mi hai infastidito - dice lui solleticandomi il collo.
Continuiamo a ridere, mentre Akhen abbaia, provocandoci ancora più risate.Dopo avermi alzata, il ragazzo avvolge le sue braccia attorno alla mia vita, racchiudendomi in una sorta di abbraccio che mi fa sentire più al sicuro.
I nostri visi si avvicinano sempre di più, e l'aria mi sembra mancare.
Finalmente le nostre labbra si incontrano, lasciando un bacio lieve.
Ci baciamo con la leggerezza di due bambini.
Perché un po' è quello che mi sento quando sto con lui.
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Forse Soli Nell'universo || Faster
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