Sei Pronta Per Partire?

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-sei pronta per partire? -
-non vorrei farlo -
-mi dispiace, ci vedremo l'estate prossima comunque -
-hai ragione, è che aspetto tutto l'anno per vedervi, mi mancherete... -
-manchi anche tu, quando non ci stai casa sta più silenziosa, ti giuro in un mese cambia tutto. -
Vorrei piangere.
Giulio mi stringe a sé in un abbraccio, mentre lancio un'occhiata alla mia camera che ora sembra essere irriconoscibile, senza le mie cose.
Senza i miei pupazzi, senza le mie coperte sul letto, senza tutti i miei trucchi  e i miei libri sparsi ingiro.
Tutto questo  mi conferisce una sensazione di vuoto.
-colazione ti aspetta - dice lui per poi lasciarmi sola, a fissare il pavimento della stanza.

Sin da piccina, era abitudinario venire a trovare i miei amici in Calabria.
Giulio, Lorenzo e Giacomo, sono i miei migliori amici, ma li conto come cugini.
Una volta all'anno rimango per un mese (qualche volta un po' di più) da loro qua in Calabria, ed il tempo sembra volare.
Quello che appartiene  a loro, ormai mi appartiene ugualmente.
I loro amici sono anche i miei, e non riesco  mai a lasciare questo posto senza versare una lacrima.
Forse la identifico  nella mia seconda casa.
Dopo Empoli.
Empoli è un paesino della Toscana, dove sono nata.
Un paesino modesto, con pochi abitanti.
Lì però, sono presenti i miei amici, la mia prima casa.
Andrea e Marco sono gli amici  che conto al primo posto in tutto ciò.
Li conosco sin da piccola, e mi conoscono  meglio delle mie tasche.
Frequentiamo anche la stessa scuola, con la differenza che io sono in seconda liceo, Marco terza e Andrea quarta quest'anno.

Essi hanno conosciuto Giulio Lorenzo e Giacomo, perché l'estate scorsa li ho portati un'estate con me.
Quest'anno non hanno potuto pervia dei loro impegni.
Andrea avrà avuto qualche ragazza da rimorchiare, mentre Marco avrà avuto da recuperare i debiti estivi, come al suo solito.

A scuola me la cavo.
Non mi posso lamentare, ho voti alti in tutte le materie senza bisogno del  minimo impegno.
Ogni tanto mi capita di dare ripetizioni di inglese ad Andrea, che devo dire è una schiappa in quella materia.
Nonostante sia in quarta, provo a capirci qualcosa anche io di quello che studia lui.

A Marco invece le dò di italiano (ancora peggio).
Non so nemmeno come non lo abbiano mai bocciato  fin'ora.
Mi ricordo ancora che in terza media aveva scritto sullo scritto del compito di italiano che "cane" è un nome proprio di cosa.
Dovrebbe solo ringraziare me se riesce a strappare a malapena la sufficienza.
Per inglese di lui se ne occupa Alice, invece,ovvero un'altra mia amica di Empoli.

Mi dirigo verso la cucina, e mi siedo al bancone.
-eccoti tesoro - dice mia "zia", Anna, lasciandomi un bacio in fronte.
-solito cappuccino? -
Annuisco.

-che palle che sei, come fai a bere il cappuccino per tutta l'estate quando puoi farti una buona spremuta d'arancia? - interviene Giacomo.
Giacomo è il più grande fra i miei amici, e conta diciannove anni.
-Giacomo! - lo richiama Anna,mentre io rido.
Io e lui ci provochiamo sempre.
Sembra che non viva se non mi infastidisce almeno due volte giornalmente.

-oggi ti accompagnamo in stazione - dice Lorenzo.
-certo, come ogni anno - dico mentre sorseggio la mia tazza di cappuccino.

-ti sei divertita - dice Anna,mentre mi pettina i capelli.
-tantissimo - dico ridendo.
Lancio uno sguardo agli altri ragazzi :sapevano che stavo ridendo per l'inizio mese , quando Lorenzo aveva buttato giù due bottiglie di vino dalla dispensa, che si erano frantumate in mille pezzi, facendo sapere il pavimento da vino per circa una settimana.

-bene, adesso prendo le valigie -
-l'ho già fatto io - interviene Giacomo.
-non vedi proprio l'ora che mi levo dalle palle eh? -
-ovvio -
-ciao tesoro, buon viaggio, salutami tua mamma e ricordati di avvisarla quando sei in stazione -
Annuisco alle sue parole,poi salgo in macchina con gli altri tre ragazzi fino all'arrivo alla stazione.

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Ciao!
Questo è il primo capitolo della storia, spero vi piaccia come inizio, ma in caso fatemelo sapere.
Detto ciò, buona lettura a tutti ❤️

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